Nacque a Todi ma, la data precisa di nascita, non venne mai rivelata: i documenti che permettevano di conoscere tale dato non vennero mai cercati, cosa che creò una sorta di disagio nel cercare di attribuire, al futuro Papa, una data di nascita. Anche sulla sua gioventù vi sono diversi misteri che, ancora ad oggi, risultano essere tali, ovvero non sono stati risolti: è noto però che, fin da giovane, san Martino I era molto devoto e frequentava l’ambiente ecclesiastico, cercando di distinguersi, tra gli altri fedeli, per il suo impegno nel diffondere il credo religioso e soprattutto nell’aiutare il prossimo. Egli venne notato dal Pontefice precedente, ovvero da Papa Teodoro, san Martino I ottenne la Nunziatura Apostolica a Costantinopoli: questo per il semplice fatto che, durante gli anni precedenti a tale nomina, egli collaborò col Papa, svolgendo alcune faccende per lui e distinguendosi per la precisione e soprattutto per la grande devozione ed impegno che decideva di adoperare durante le varie mansioni che gli venivano affidate. San Martino I inoltre, era un uomo dotato di grande saggezza: egli riusciva sempre a trovare la giusta via diplomatica per poter riuscire a portare al termine quei compiti che Teodoro gli affidava. Inoltre, egli riusciva anche a conquistare i cuori degli altri vescovi e collaboratori: le sue virtù e soprattutto un modo molto saggio e tranquillo nel dialogare col prossimo, gli permisero di potersi distinguere e soprattutto di rimanere ben impresso nel mondo ecclesiastico. San Martino I venne eletto Papa nel 649, a pochi mesi dalla morte di Teodoro, senza attendere il benestare papale: purtroppo, questo comportamento non faceva altro che rendere irregolare la nomina e andare contro alle leggi che vennero impostate dall’impero bizantino, che prevedeva un periodo d’attesa prima che, un nuovo pontefice, venisse eletto. Ma sia il clero che il popolo, stanchi di dover sottostare a quelle che vennero definite come leggi inutili e assolutamente intollerabili, decisero di procedere in questa maniera, senza prendere in considerazione le suddette leggi, creando un’aperta polemica con Costante II, che però evitò di far insorgere la popolazione, sottomettendosi al volere della suddetta. San Martino I riuscii a distinguersi anche come Pontefice: amorevole e caritatevole, egli si prodigava affinché la Chiesa, nonché la religione, diventassero parte integrante della vita di ogni fedele. Il modo di fare del Papa, però, non venne visto di buon occhio da parte dell’imperatore, che stanco di vedersi essere messo da parte, decise di ribellarsi a quel modo di fare e di entrare in contrasto col Pontefice. San Martino I venne arrestato con l’accusa di essere un nemico dell’impero e di essere uno dei maggiori contestatori delle leggi emanate da Costante, che lo fece imprigionare. Il popolo, schierandosi dalla parte dell’imperatore che riuscii a convincere i suoi sudditi delle accuse, decise di abbandonare il Papa, che venne esiliato a Crimea, dove morì in solitudine, cosa che lo fece soffrire parecchio, secondo quanto riportato nelle sue lettere. San Martino I, che divenne Papa nel 649, morì nel 655. A Todi, in provincia di Perugia, viene celebrato durante il giorno del tredici aprile, con una messa solenne che ripercorre soprattutto il primo periodo come Pontefice, gli scontri con l’imperatore e la sua solitudine e prigionia, che lo condussero alla morte dopo l’esilio. Tutte le varie opere vengono raccontate durante la lettura delle sue diverse lettere indirizzate ai fedeli. 



San Marice viene celebrato invece in Umbria: egli fu il protettore di tale zone, la quale divenne maggiormente religiosa durante il periodo della sua vita, seppur egli fu costretto ad un lungo e sofferente martirio che lo condusse alla morte attorno al 1647.

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