Il giallo di Isabella Noventa ha avuto inizio tre mesi fa esatti. Era il 15 gennaio scorso, in pieno inverno, quando Freddy e Debora Sorgato, insieme a Manuela Cacco, si macchiarono – con diverse responsabilità che gli inquirenti starebbero valutando attentamente – dell’omicidio premeditato della segretaria di Albignasego. Isabella fece perdere misteriosamente le sue tracce e nel corso di molte interviste tv, Freddy e la sua amante Manuela cercarono in tutti i modi di depistare le indagini. Poi l’arresto, avvenuto dopo alcune settimane e l’inizio di una ricerca drammatica del corpo della donna, che costò la vita anche ad uno dei sommozzatori impegnati nelle operazioni. Da allora, i fratelli Sorgato si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre l’unica a parlare è stata Manuela Cacco, sebbene le sue parole sarebbero al vaglio degli inquirenti. Mancherebbero però all’appello due importanti tasselli in merito ai quali la tabaccaia veneziana avrebbe ammesso e più volte ribadito di non conoscere la verità: dove sarebbero stati occultati il corpo della vittima e l’arma usata per ucciderla? La svolta, ampiamente attesa dal fratello Paolo Noventa e soprattutto dall’anziana e malata madre di Isabella, sarebbe ancora molto lontana.
Freddy Sorgato, uno dei tre arrestati per il delitto di Isabella Noventa, sua ex fidanzata, continua a restare in silenzio di fronte agli inquirenti e a non rivelare il luogo in cui avrebbe gettato il cadavere della segretaria né la presunta arma del delitto. Senza queste informazioni, il caso sembra essersi al momento bloccato, portando gli inquirenti ad analizzare parole e atteggiamenti di Freddy ma anche della sorella Debora Sorgato e di Manuela Cacco. L’unico uomo indagato per il delitto di Isabella, avrebbe iniziato da alcuni mesi la sua nuova vita nel carcere di Padova ed in merito il settimanale “Giallo” avrebbe rivelato alcune indiscrezioni importanti. Pare infatti che, per non avere problemi in prigione anche con gli altri detenuti, l’uomo distribuisca le sue sigarette agli altri uomini carcerati. Nonostante il regime protetto del penitenziario, ciò ha permesso all’uomo di poter legare con due detenuti italiani che con Freddy condividono la medesima cella.
Ruoterebbe tutto attorno al sospetto della premeditazione il giallo sull’omicidio di Isabella Noventa. L’ultimo tassello emerso dal lavoro di collaborazione avviato da Manuela Cacco con gli inquirenti sarebbe stato rappresentato da una misteriosa sim, andata distrutta dopo il delitto della segretaria. Stando a quanto riportato da Urban Post, l’indiscrezione sarebbe giunta dal carcere di Venezia dove si troverebbe attualmente la tabaccaia. La donna, avrebbe riferito agli inquirenti l’esistenza di una sim, intestata all’anziano padre e regalata all’ex amante Freddy Sorgato usata per depistare le indagini che dopo l’omicidio sarebbe stata distrutta. In merito però, gli inquirenti avrebbero in mano le tracce del suo utilizzo che potrebbero rivelarsi fondamentali, insieme ad altri elementi, per definire valida la versione di Manuela Cacco finora fornita ma anche per confermare la tesi della premeditazione finora battuta con un’insistenza sempre maggiore.
Mentre ancora non si sblocca il caso di Isabella Noventa, il corpo non si trova e i due fratelli Sorgato non scuciono ancora alcuna parola su possibili dettagli e novità del delitto, gli inquirenti studiano mosse per poter andare avanti e trovare da soli elementi utili alla soluzione. Al momento il bandolo della matassa sembra davvero essere lontano dal trovarlo, eppure parallelamente si muovono altre indagini che vanno, ad esempio, a trovare tracce del passato molto turbolento di Debora Sorgato. Un primo marito morto in circostanze mai capite e un successivo compagno morto nel 2002 per un incidente stradale le cui cause sono tutt’oggi misteriose: nelle ultime puntate di Chi l’ha Visto? si è tornati anche su quel passato, con l’intervento della mamma di quel ragazzo, Gianluca Ciurlanti. La madre ha chiesto di recente una perizia sulla moto del figlio che è conservata intatta dal giorno dell’incidente mortale: finora la famiglia che vive a Terni ah sempre creduto alla versione dell’incidente stradale, ma ora che circolano voci sulla possibilità che i freni della moto di Gianluca possano essere stati manomessi e con la situazione di Debora in carcere per il delitto di Isabella Noventa qualcosa forse si è mosso. Si chiede chiarezza dunque, esattamente come Giuseppe Berto il primo marito della donna che è morto dopo essere sparito per un anno e poi ritrovato in un garage di Vicenza con i polsi tagliati e un coltello di fianco. Suicidio complesso e con dubbi aperti: il passato di Debora è sempre più nuvoloso.
Il lavoro degli inquirenti che indagano sul delitto di Isabella Noventa, sembra essersi concentrato tutto sulle dichiarazioni dei tre arresti per l’omicidio premeditato della segretaria. Mentre dal carcere di Venezia la tabaccaia Manuela Cacco sarebbe l’unica ad aver intrapreso una collaborazione con gli inquirenti, sebbene le sue parole siano attualmente sotto esame, diversamente i due fratelli Sorgato, Freddy e Debora, finora avrebbero scelto la via del silenzio. L’ex fidanzato di Isabella Noventa si era limitato ad ammettere la morte della donna avvenuta in seguito ad un gioco erotico dagli esiti drammatici – versione mai ritenuta credibile e smentita dalla confessione dell’ex amante Manuela Cacco – mentre la sorella Debora si sarebbe limitata a negare di aver mai fatto del male alla signora Isabella Noventa. Dopo queste poche quanto irrilevanti dichiarazioni, avrebbero entrambi deciso di trincerarsi dietro il più freddo dei silenzi, senza fornire alcuna informazione sul movente ma soprattutto sul luogo in cui avrebbero gettato il corpo della vittima. Il settimanale “Giallo”, intanto, sarebbe entrato a conoscenza di alcune indiscrezioni relative proprio ai due fratelli in carcere rispettivamente a Padova ed a Verona. Pare che l’unica preoccupazione di Freddy e Debora abbia a che vedere con il denaro, mentre non avrebbero rivelato ad oggi alcun pentimento né dispiacere per la morte di Isabella Noventa. “I soldi sono l’unica preoccupazione di entrambi. Sono molto arrabbiati per il sequestro di 124 mila euro in contanti avvenuto nella casa del compagno di Debora”, sarebbe emerso dall’ambiente carcerario. Non è tutto: i due Sorgato temono anche di rischiare di perdere le proprietà immobiliari rendendoli ulteriormente nervosi. “I soldi e le proprietà sono l’unico pensiero che li affligge”. Nessun segno di pentimento né l’intenzione di collaborare nel chiarimento dei restanti aspetti ancora bui relativi al giallo di Isabella Noventa sarebbe emerso invece dalle loro celle dove sono rinchiusi.