Il caso relativo al delitto di Isabella Noventa sarebbe solo apparentemente fermo. In realtà le indagini proseguono e gli inquirenti sarebbero concentrati in modo particolare sulle parole delle tre persone arrestate ed indagate per omicidio premeditato della segretaria. Parliamo dei due fratelli Sorgato, Freddy e Debora e della tabaccaia Manuela Cacco. Sebbene le accuse siano in tutti e tre i casi le medesime, le posizioni degli indagati sarebbero ovviamente distinte. Manuela Cacco, stando al suo racconto, non sarebbe stata sul luogo del delitto ma vi sarebbe giunta solo successivamente. La donna avrebbe contribuito a depistare le indagini realizzando la celebre messinscena del giubbino nella piazza di Padova. Intanto, oltre ad attendere gli esiti scientifici degli esami compiuti nella villetta di Freddy, i tre avvocati sarebbero anche in attesa della chiusura delle indagini al fine di poter preparare la propria personale battaglia in base alla relativa linea difensiva. Come sottolinea il quotidiano Mattino di Padova, il reato contestato ai tre arrestati prevede circa un anno e mezzo di custodia cautelare, dunque il lavoro degli avvocati si preannuncia piuttosto lungo.
Sono trascorsi due mesi dall’arresto dei tre presunti assassini di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa misteriosamente la sera tra il 15 ed il 16 gennaio. I fratelli Sorgato, Debora e Freddy, dopo due mesi di silenzio continuano a seguire la medesima strada senza fornire alcuna informazione importante in merito alla fine di Isabella ed al suo corpo. Oltre al cadavere, mancherebbe all’appello anche l’arma con la quale la Noventa è stata uccisa. Manuela Cacco, la terza persona arrestata con l’accusa di omicidio premeditato e l’unica ad aver finora fornito la sua versione, stando al racconto che le avrebbe fatto Debora, avrebbe indicato come arma usata per uccidere la segretaria una mazzetta, ma in merito ci sarebbero molteplici dubbi. Anche per tale ragione l’attesa degli inquirenti, della famiglia della vittima e degli avvocati dei tre indagati è ora tutta concentrata sugli esiti scientifici relativi alle tracce ematiche rinvenute nella villetta di Freddy e che da un primo test sembrerebbero non appartenere a Isabella. Quando sarà possibile mettere tutti insieme i tasselli di questa inquietante vicenda, confermando così la responsabilità reale delle tre persone attualmente in carcere? La svolta appare ancora lontana.
Un delitto, quello di Isabella Noventa dove non c’è ancora un corpo, dove la probabile assassina Debora Sorgato non parla dal giorno dell’arresto, dove il fratello Freddy dopo la confessione a questo punto palesemente falsa (la morte durante gioco erotico finito male) e dopo una versione dell’unica che ha fornito elementi utili, Manuela Cacco, che però risulta indebolita dalla mancanza di sangue, dopo le prime rilevazioni scientifiche compiute in villetta Sorgato, sul luogo del delitto. Un mistero che come vedete si allarga invece che diminuire e con il dolore della famiglia di Isabella e degli amici che prosegue senza avere neanche la consolazione per il ritrovamento del corpo. La confessione della Cacco parla di una cucina piena di sangue dopo due colpi di martello dati da Debora all’odiata Isabella: ma al momento di sangue non si trova, e insieme all’ipotesi che il trio abbia pulito a fondo la casa avanza anche la possibilità che la tabaccaia non abbia ancora detto tutto. Per questo motivo sono attesi con ansia i risultati delle consulenze scientifiche eseguite al piano terra della villa di via Sabbioni. Elementi in più che possano dare un quadro d’insieme che gli accusati, al momento, non stanno fornendo.
Nessun segno di pentimento. Sarebbe questo l’atteggiamento attuale dei due fratelli, Freddy e Debora Sorgato, accusati dell’omicidio di Isabella Noventa. Secondo una fonte di Giallo, i due sono molto più preoccupati per il sequestro di 124mila euro dalla casa del compagno di Debora. Nessun pensiero quindi verso Isabella Noventa che rimane immersa nell’ombra di mistero che avvolge il proprio delitto. Così come rimane ancora oscuro dove si trovi il suo corpo, unico elemento che potrebbe fornire agli inquirenti un quadro preciso delle dinamiche dell’omicidio. I soldi, ancora una volta quelli. E’ il denaro infatti al centro di numerose contestazioni da parte di Debora Sorgato nei confronti della segretaria. Secondo lei, oltre a rubarle il fratello, la donna stava anche sperperando il gruzzolo di famiglia. La stessa posizione che aveva avuto lo stesso Freddy, forse spinto da Debora, quando chiese ad un investigatore di seguire Isabella, convinto che si stesse approfittando dei suoi numerosi regali. E Freddy di quei soldi sembrava non solo possederne tanti -la famiglia è proprietaria di diversi stabili- ma ne elargiva anche tanti ad Isabella Noventa. Non senza tenerne traccia, visto che era in grado di dire dove, come e quando aveva speso ogni singolo centesimo per Isabella Noventa. Anche quando si trattava di cene. Per ora entrambi i fratelli Sorgato hanno scelto la strada del silenzio, mentre Manuela Cacco continua a collaborare con le indagini. Eppure fin dall’inizio la donna non ha mosso un dubbio, anche il più piccolo, verso la richiesta di Freddy di prendere parte alla messinscena del giubotto bianco. Forse trincerata verso quell’amore, morboso ed impossibile, che le aveva fatto accettare la presenza di Isabella Noventa nella relazione che aveva a sua volta con Freddy. In uno dei numerosi messaggi, uno dei tanti in mano agli acquirenti, la tabaccaia infatti scriveva a Sorgato: “stai con lei, va bene. Ma stai anche con me“.