In attesa della nuova tappa del processo a carico di Veronica Panarello, presunta assassina di Lorys Stival, la criminologa Roberta Bruzzone nelle passate settimane aveva commentato le precedenti versioni fornite dalla donna ora in carcere. Di recente la Panarello ha fornito agli inquirenti la sua ultima quanto attesa terza versione, secondo la quale ad uccidere Lorys sarebbe stato il suocero Andrea Stival, padre di suo marito nonché suo ex amante. Precedentemente aveva però asserito, in un primo momento, la sua totale estraneità rispetto al delitto del piccolo figlio di otto anni, versione sostenuta per un anno. In seguito aveva ammesso l’occultamento del cadavere avvenuto dopo l’uccisione accidentale del figlio. Quindi l’ultima versione shock che avrebbe portato la Bruzzone a commentare sulle pagine del settimanale “Giallo”: “Credo che questo ‘balletto’ nelle versioni non faccia che irrobustire l’ipotesi di una sua piena imputabilità”.



Nei prossimi giorni, come annunciato dal suo avvocato, Veronica Panarello, madre di Lorys Stival, sarà sottoposta a risonanza magnetica al fine di valutare l’esistenza o meno di malformazioni al cervello. Ai fini del giallo sul delitto del piccolo di Santa Croce Camerina, quale potrebbe essere l’utilità di questo esame? A rispondere a questo quesito è stato lo psichiatra Antonio Acerra che sulle pagine del settimanale “Giallo” ha sostenuto senza mezzi termini: “Non si può stabilire se una persona è sana di mente con la risonanza”. L’esperto aveva sottolineato come la capacità di intendere di una persona e le sue funzioni cerebrali non sarebbero correlate. L’utilità dell’esame annunciato dalla difesa della madre di Lorys, dunque, a detta dello psichiatra sarebbe nulla.



Il caso di Veronica Panarello continua a tenere banco nelle cronache nazionali con il delitto del piccolo figlio Lorys Stival che ancora trova un colpevole certo, anche se la grande indiziata resta l’indagata moglie di Davide Stival. Una storia familiare incredibile che vede, dopo le accuse della donna di aver avuto una relazione con il suocero Andrea e che lui sarebbe il vero colpevole, una sostanziale rottura dei vari rapporti con le vittime, l’altro figlio di Veronica e lo stesso marito sempre più in crisi per una situazione che invece di risolvere si complica sempre di più. Pochi giorni fa l’avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita, ha confermato che la versione della donna è lucida e decisa e determinata a portare avanti le accuse rivolte ad Andrea. «L’ultima versione della Panarello è rimasta tale, nessun dietrofront, l’ho incontrata giorni fa in carcere. Non escludiamo che possa esserci un supplemento di indagine, la partita rimane ancora aperta con la rinomanza magnetica alla testa che sarà utile a verniciare la conformazione del cervello di Veronica e a capire se ci sono malformazioni congenite».



Emergono nuovi dettagli sulla vita privata di Veronica Panarello, presunta assassina di Lorys Stival, figlio primogenito per il cui omicidio e occultamento di cadavere la giovane mamma di Santa Croce Camerina è in carcere. La donna, nella sua ultima e – secondo gli inquirenti – inverosimile versione, avrebbe tirato in ballo il suocero Andrea Stival, accusandolo di essere il vero responsabile del delitto. Veronica Panarello, agli inquirenti avrebbe indicato anche il possibile movente: lei ed il nonno paterno di Lorys avevano una relazione segreta, scoperta dal bambino il quale aveva minacciato di rivelare tutto al padre Davide, figlio di Andrea Stival. Mentre gli inquirenti avrebbero stabilito l’estraneità dell’uomo accusato da Veronica Panarello rispetto alle accuse legate all’omicidio di Lorys, come sottolinea anche il settimanale “Giallo” sarebbero invece emersi nuovi particolari relativi al rapporto tra la donna ed il suocero. A confermare in parte la versione di Veronica Panarello sull’aspetto legato alla sua presunta relazione extraconiugale, era stata anche la madre Carmela Anguzza, nel corso di un interrogatorio durante il quale aveva raccontato la nascita della relazione tra la figlia e l’attuale marito Davide: “In un’occasione, rientrando intorno a mezzanotte, mi disse che aveva intenzione di andarsene a Milano insieme con Davide e il padre di lui. Io ovviamente le negai il permesso e lei se ne andò di casa”, dichiarò la madre. Dieci anni prima del delitto, dunque, Veronica Panarello aveva già tirato in ballo il suocero. Il racconto della signora Anguzza è proseguito, questa volta narrando di un altro episodio durante il quale la Panarello chiamò la madre affinché la raggiungesse in casa. “Mi disse che il marito l’aveva picchiata accusandola di avere una relazione con il fidanzato di sua sorella. Veronica Panarello davanti al marito aveva negato ma a me confidò che in effetti aveva avuto un rapporto sessuale con questo uomo”. Si tratta della realtà oppure, come ipotizza il settimanale, Veronica Panarello, presunta assassina di Lorys Stival, mentiva anche in passato? E’ proprio sul suo castello di bugie che gli inquirenti continuano ad indagare alla ricerca di ciò che accadde realmente la mattina del 29 novembre di due anni fa.