Dovrebbe tenersi in settimana l’interrogatorio di Efisia Rossignoli, la donna che al telefono con Gloria Rosboch si era finta direttrice di banca per rassicurare la professoressa di Castellamonte che quella ordita da Gabriele Defilippi non era una truffa. Come riporta “La sentinella del Canavese”, la cameriera 44enne di San Giorgio sebbene sia stata iscritta nel registro degli indagati dal procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando continua a vivere nella propria casa insieme al marito e ai figli. A non convincere gli inquirenti sulla posizione di Efisia sono però le 11 telefonate che la donna fece partire all’indirizzo del Defilippi il giorno dell’omicidio: davvero la Rossignoli non sapeva nulla del piano di Gabriele di eliminare la prof? Ed è credibile la dichiarazione rilasciata agli investigatori in cui la donna afferma:”Cercavo Gabriele perché mi aiutasse a scoprire se mio marito avesse un’amante“? Forse il prossimo interrogatorio servirà a fare maggiore chiarezza sulla vicenda.
Per gli inquirenti che indagano al giallo di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio, a compiere materialmente il delitto sarebbero stati Gabriele Defilippi e Roberto Obert. La madre del 22enne, Caterina Abbattista, anche lei in carcere con l’accusa di concorso in omicidio, sarebbe stata la mandante. Nonostante questa ipotesi resa nota anche dal settimanale “Giallo”, i due presunti assassini, complici ed ormai ex amanti, nel corso del drammatico faccia a faccia che si è svolto nei giorni scorsi presso gli uffici della procura di Ivrea, avrebbero manifestato un unico punto di incontro legato proprio alla posizione di Caterina Abbattista rispetto alle accuse che la vedrebbero in carcere. La donna, a loro detta, non avrebbe avuto alcuna responsabilità rispetto al delitto della professoressa Gloria Rosboch. Con le sue parole, dunque, anche il figlio Gabriele avrebbe scagionato Caterina, sebbene ad incastrarla ulteriormente sarebbero state le parole dell’ex di Defilippi, Sofia Sabhou che per prima ha accusato la madre del ragazzo, asserendo di essere stata lei a spingere il figlio ad uccidere. Mentre gli investigatori cercano di stabilire le reali responsabilità relative all’assassino materiale di Gloria Rosboch, anche alla luce del video dell’ultimo interrogatorio che ha visto protagonisti a pochi metri di distanza Gabriele e Obert, il padre del 22enne sembra aver preso ormai le distanze dal figlio. “Giallo” sul suo ultimo numero ha riportato le parole dell’uomo, Pierpaolo, in merito all’intricata quanto dolorosa vicenda: “Non posso sapere perché l’abbia fatto. Non so nemmeno perché frequentava questa gente e come poteva permettersi di portare in casa delle persone del genere”, ha commentato. “E’ stato comunque lui ad allontanare me”, ha quindi chiarito, prima di rivolgere il suo pensiero alla vera vittima dell’intero caso, Gloria Rosboch. “Mi dispiace tantissimo per questa donna e se potessi ridarle la vita lo farei. Purtroppo è impossibile. Quindi io non posso che soffrire, sia per lei, che non c’è più, che per mio figlio, che ha fatto questo gesto infame”.