Si parla del caso di Roberta Ragusa oggi a Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Barbara D’Urso. In trasmissione nuove rivelazioni sul caso della donna scomparsa da Gello di San Giuliano, in provincia di Pisa, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 e mai più ritrovata: viene fatto vedere il punto esatto dove si troverebbe il corpo di Roberta. Una fonte attendibile avrebbe indicato il luogo in cui si troverebbe con una lettera anonima inviata ai Carabinieri di Pisa e pubblicata dal Corriere della Sera, in cui qualcuno ha scritto agli inquirenti dove scavare per trovare il corpo di Roberta Ragusa. Il marito di Roberta, Antonio Logli, è stato indagato e poi prosciolto dall’accusa di aver ucciso la moglie e di aver trafugato il corpo. Ma lo scorso marzo la Cassazione ha ribaltato l’esito dei primi due gradi di giudizio e ha inviato gli atti al Tribunale di Pisa: Logli sarà quindi sottoposto nuovamente a processo.
Forse per l’ennesima volta si riapre il caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa da Gello di San Giuliano nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 e mai più ritrovata, con il mistero sul suo corpo che tuttora permane, quantomeno fino ad oggi. Il marito Antonio Logli fino a marzo del 2015 era stato indagato e poi prosciolto dall’accusa di omicidio e corpo trafugato. Poi però giusto un mese fa, nel marzo 2016, la Cassazione aveva ribaltato l’esito dei primi due gradi di giudizio, stabilendo il nuovo invio degli atti al Tribunale di Pisa, dove Logli verrà sottoposto nuovamente a processo. Ebbene, oggi la svolta: una lettera anonima inviata ai Carabinieri di Pisa, pubblicata dal Corriere della Sera, indica un punto dove scavare e trovare finalmente il corpo della donna. Mitomani? Ennesimo depistaggio? Sentiamo la lettera: «Andate a vedere lì, nel boschetto. Troverete i resti di quella poveretta». Si fa riferimento al boschetto che si trova a poche centinaia di metri dalla casa in cui il marito della Ragusa vive ancora con i due figli e la sua ex amante Sara Calzolaio, come riporta il Mattino di Napoli. Dettagli sembrano molto precisi: nelle fotografie viene mostrato un avvallemàno nel terreno di colore più scuro a causa di un ristagno d’acqua e lì dovrebbe essere il punto in cui il cadavere della donna sarebbe stato fatto scomparire. La stazione di San Giuliano è nelle vicinanze e chi scrive ai Carabinieri di Pisa racconta anche di un altra persona informata sui fatti di cui non viene fatto il nome. Il caso è riaperto?