Nella giornata di ieri, come rivelato dal Quotidiano del Canavese, il fratellino di Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, sarebbe stato sentito in gran segreto presso la caserma dei Carabinieri di Torino. Il 13enne, interrogato per la seconda volta, avrebbe fornito alcuni dettagli importanti relativi non solo alla posizione della madre (Caterina Abbattista, anche lei arrestata con l’accusa di concorso in omicidio) ma anche al giorno del delitto, mettendo in rilievo una anomalia che non sarebbe affatto passata inosservata agli occhi degli inquirenti. Nello specifico, il ragazzino avrebbe ammesso di aver telefonato più volte, lo scorso 13 gennaio, sia alla madre che al fratello Gabriele, senza tuttavia ricevere alcuna risposta da parte di entrambi. Un evento considerato alquanto strano, soprattutto perché Caterina, il giorno dell’omicidio di Gloria, asserì di non aver mai lasciato il posto di lavoro in ospedale. Come mai, allora, non rispose alla chiamata del figlio? Ed ancora, perché il suo cellulare avrebbe agganciato la cella telefonica di Montalenghe nel medesimo pomeriggio? Misteri, questi, sui quali gli inquirenti starebbero ancora lavorando.
Le accuse rivolte da Gabriele Defilippi a Roberto Obert nel corso del passato faccia a faccia tra i due presunti assassini di Gloria Rosboch ed avvenuto negli uffici della procura di Ivrea nei giorni scorsi, avrebbe spalancato numerose porte finora rimaste solo socchiuse. Le parole di entrambi sarebbero attualmente al vaglio degli inquirenti che indagano sull’intricata vicenda, ma non è escluso che il delitto della professoressa di Castellamonte possa essere collegato ad altri crimini commessi dai due presunti killer. E’ quanto è emerso dalla trasmissione Chi l’ha visto?, come riporta oggi FanPage.it, in seguito alla dichiarazione di Gabriele che, rivolgendosi a Obert avrebbe asserito al cospetto del pm: “Hai ucciso un uomo e hai abusato di un ragazzino di 14 anni, come hai fatto con me”. A chi si riferiva asserendo di aver ucciso un uomo? L’omicidio di Gloria Rosboch, avrebbe spiegato la conduttrice Rai, potrebbe forse avere un legale con altri due delitti avvenuti nel Torinese. Si parla dell’omicidio di Paolo Pilla, avvenuto nel 2011 e di quello di Pierpaolo Pomatto, assassinato pochi giorni dopo la scomparsa della professoressa Rosboch. Il giallo sembra infittirsi sempre di più aprendo a nuove possibili piste investigative.
Il giallo dell’uccisione di Gloria Rosboch è stato affrontato nuovamente anche nel corso dell’ultima puntata di Chi l’ha visto?, la trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli. L’accento è stato posto su una frase pronunciata da Gabriele Defilippi nel corso del faccia a faccia avuto di recente con il suo complice ed ex amante e che aprirebbe ad alcuni dubbi. Si tratta di una frase inedita, non ancora trapelata nella sua interezza, nella quale Gabriele lancerebbe gravi accuse al 54enne: “Hai ucciso un uomo e hai abusato di un ragazzino di 14 anni, come hai fatto con me”. In merito alla pista della pedofilia, nei giorni scorsi il tema era stato ampiamente affrontato, parlando anche dell’interrogatorio che avrebbe visto coinvolto presto anche il ragazzino (oggi 15enne) chiamato in causa. Ma a chi si riferirebbe invece Gabriele, quando accenna all’uomo ucciso da Obert? Gli inquirenti starebbero analizzando con estrema attenzione queste affermazioni cercando di capire se il delitto di Gloria Rosboch sia stato anticipato da altri reati a carico di uno dei due presunti assassini.
Sarebbe stato interrogato di nuovo il fratello 13enne di Gabriele Defilippi, accusato insieme con l’amico Roberto Obert dell’omicidio di Gloria Rosboch. A riportare la notizia del nuovo interrogatorio è il Quotidiano del Canavese che scrive che il ragazzo sarebbe stato sentito in una caserma dei carabinieri di Torino e che luogo e che per proteggerlo luogo e ora sono stati tenuti segreti fino all’ultimo. Secondo quanto riferito ancora dal quotidiano “per il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando, le parole del fratellastro di Gabriele potrebbero essere determinanti. Specie per quanto riguarda la posizione della madre, Caterina Abbattista”. Anche la donna è in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. Non si sa che cosa abbia detto il fratello di Gabriele Defilippi nel nuovo interrogatorio. Si sa però che ha già raccontato, come riporta sempre il quotidiano, di aver telefonato, il giorno dell’omicidio di Gloria Rosboch, più volte alla mamma e al fratello ma nessuno gli ha risposto. E di aver visto la madre e il fratello dare fuoco a delle banconote, non si sa se false o vere.
Potrebbe essersi difesa Gloria Rosbosch prima di essere uccisa lo scorso 13 gennaio. Sul corpo della professoressa di Castellamonte sarebbero stati trovati infatti un livido sul ginocchio e altri segni che farebbero pensare a un tentativo di sfuggire al suo o ai suoi assassini. Questi ultimi particolari sono stati resi noti durante la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto?, come riporta Urban Post. Gli inquirenti stanno vagliando ancora le confessioni dei due accusati del delitto di Gloria Rosboch, l’ex alunno Gabriele Defilippi e l’amico Roberto Obert. Finora i due si sono accusati a vicenda del delitto ma ci sono elementi che non quadrerebbero. Secondo quanto riportato da Cronaca Qui, infatti, sarebbero contrastanti le versioni. La prima sarebbe quella di Gabriele Defilippi, secondo il quale sarebbe stato l’ex amante Roberto Obert a progettare e mettere in pratica l’omicidio di Gloria Rosboch. Ma il 54enne accusa invece il 22enne di averlo coinvolto e di aver al contrario agito da solo. Ancora da chiarire la posizione della madre di Gabriele, Caterina Abbattista, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio.
L’autopsia compiuta sul corpo di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio, avrebbe rivelato alcune informazioni importanti che potrebbero chiarire meglio le responsabilità dei due presunti assassini ma anche le loro versioni finora discordanti. Gabriele Defilippi e Roberto Obert, i due complici ed ex amanti in carcere per l’omicidio di Gloria Rosboch (insieme alla madre del primo, Caterina Abbattista, accusata di concorso in omicidio), finora avrebbero fornito agli inquirenti versioni diametralmente opposte, nelle quali uno accusava l’altro di essere l’esecutore materiale del delitto. I due sono rimasti sulle rispettive posizioni anche nel corso del recente – quanto discusso – faccia a faccia che li ha visti confrontarsi a pochi metri l’uomo dall’altro. Un interrogatorio congiunto che è stato definito a più riprese drammatico, nel corso del quale nessuno dei due arrestati ha mutato la propria versione iniziale, accusandosi a vicenda. Obert avrebbe ammesso a più riprese di essere stato Gabriele ad uccidere Gloria Rosboch, mentre il 22enne avrebbe riferito di aver gettato la donna ancora viva nella vasca del percolato il cui cadavere è stato ritrovato grazie alle indicazioni del 54enne di Forno Canavese. A fare chiarezza su questo aspetto è stata l’autopsia, in base a quanto riportato dal Quotidiano del Canavese, secondo il quale l’esito degli esami medico-legali avrebbe sottolineato come Gloria Rosboch sia stata strangolata – e quindi uccisa – prima di essere gettata nella vasca. Gabriele Defilippi, dunque, avrebbe mentito sostenendo il contrario. Dagli esami dell’autopsia è emerso che la donna sarebbe stata strangolata a bordo della Twingo di Obert con un filo resistente, simili a quelli usati per stendere la biancheria. La professoressa sarebbe stata gettata nella vasca del percolato già morta.