Il giallo sul delitto di Isabella Noventa è diventato ricco di dubbi ed aspetti ancora tutti da chiarire. Il settimanale Giallo nell’ultimo numero ha affrontato tutti gli elementi che ancora non tornano nel delitto della segretaria, a partire dalla confessione di Manuela Cacco, l’unica fra i tre arrestati ad aver collaborato con gli inquirenti. La donna, tabaccaia veneziana, avrebbe raccontato finora diversi dettagli interessanti legati al delitto ed al momento immediatamente successivo. Il dubbio di chi indaga al caso, sebbene le sue parole siano state ritenute credibili, è che Manuela Cacco finora non abbia detto tutta la verità. Il suo racconto è attualmente al vaglio degli inquirenti e sarà verificato nel corso del così detto incidente probatorio fissato per i primi di maggio, quando la donna dovrà confermare la sua versione in presenza dei due fratelli Sorgato, Freddy e Debora.
Il giallo sul delitto di Isabella Noventa, lascia ancora aperte molte porte. Il maggiore tassello che mancherebbe e che con la sua presenza permetterebbe di chiarire molti dubbi è legato proprio al cadavere della segretaria uccisa, in merito al quale Manuela Cacco avrebbe ribadito più volte di non avere informazioni. Debora e Freddy Sorgato, avrebbero deciso di mantenere il silenzio su questo aspetto, non solo con gli inquirenti, ma anche con la loro complice, ma per quale ragione? Sebbene le ricerche del corpo siano andate avanti per svariate settimane, i risultati sono stati vani. Le operazioni hanno addirittura portato alla morte di uno dei sommozzatori impegnati, ma di Isabella Noventa neppure l’ombra. Freddy, dopo il fermo avrebbe confessato il delitto e ammesso di aver gettato il cadavere dell’ex fidanzata nel fiume Brenta, eppure le lunghe ricerche non avrebbero prodotto i frutti sperati. L’autotrasportatore ha mentito anche in quel caso? Il sospetto degli inquirenti, secondo il settimanale Giallo, è che Sorgato abbia potuto mentire proprio per non far ritrovare il corpo di Isabella. “L’autopsia sul cadavere, infatti, potrebbe provare che la donna non è morta per soffocamento”, ha spiegato il settimanale e questa sembrerebbe essere anche la maggiore ipotesi attualmente al vaglio.
C’è attesa, riguardo al caso di Isabella Noventa, per l’incidente probatorio fissato per l’inizio di maggio come riporta Newsitaliane.it citando il settimanale Giallo. Nell’incidente probatorio saranno verificate tutte le ultime dichiarazioni di Manuela Cacco, la tabaccaia in carcere insieme con Freddy Sorgato e la sorella di lui Debora. La tabaccaia negli ultimi interrogatori ha sostenuto, come riferisce il settimanale Giallo, che sia stata Debora Sorgato ha uccidere Isabella Noventa nella villa di Freddy: poi i due fratelli avrebbero occultato il cadavere senza rivelarle il luogo e lei si sarebbe prestata per la messa in scena in piazza a Padova, indossando il giubbino bianco. Una ricostruzione questa che gli inquirenti stanno cercando di verificare: proprio durante l’incidente probatorio si vedrà se Manuela Cacco confermerà l’ultima versione data agli inquirenti anche davanti a Freddy e Debora Sorgato. Le indagini, come riferisce sempre il settimanale Giallo, saranno chiuse tra 3 mesi, cioè dopo sei mesi dal delitto avvenuto lo scorso 15 gennaio.
Isabella Noventa e le ultime novità sul giallo che riguarda il suo omicidio e il suo corpo che drammaticamente ancora non si trova. Dopo le ultime rivelazioni di “Giallo” sulle parole di Manuela Cacco nell’interrogatorio davanti al pm Falcone, si rianima il caso – come spieghiamo qui sotto – ma soprattutto viene rivelata la possibile chiusura delle indagini se non vi saranno novità, ovvero tra tre mesi, a sei mesi esatti dalla scomparsa di Isabella Noventa. Pochi giorni fa aveva rilasciato le ultime dichiarazioni il fratello di Isabella, Paolo Noventa, che aveva rilanciato l’unico vero fattore importante dell’intera vicenda: «bisogna ritrovare il corpo di Isabella. Questa è la cosa che più preme a me e alla mia famiglia, a mia mamma che in questi mesi ha persi la voglia di viverre e sembra tutto d’un tratto invecchiata di anni. Questa è l’unica cosa che ci interessa: trovare Isabella». Per questo motivo Paolo è andato a trovate gli uomini della questura di Padova per ringraziarli del lavoro svolto: «gli uomini della Squadra Mobile che continuano a lavorare instancabilmente per trovare il corpo nonostante ultimamente i riflettori sul caso di mia sorella si siano un po’ spenti. Io sono fiducioso che prima o poi riavrò mia sorella».
Le indagini sul delitto di Isabella Noventa proseguono incontrastate, sebbene il corpo della segretaria non sia ancora stato ritrovato. Mentre la famiglia della vittima continua a lanciare drammatici appelli per bocca del fratello Paolo, affinché gli investigatori continuino a far luce sul cadavere della donna che ancora manca, emergono nuove confessioni da parte di Manuela Cacco, l’unica dei tre arrestati che avrebbe dimostrato di voler collaborare con gli inquirenti. Il settimanale “Giallo”, come riporta Corriereadriatico.it, avrebbe svelato le parole della tabaccaia veneziana e che vanno ad aggiungersi al racconto in merito a quanto accadde nelle villetta di Freddy Sorgato la sera dello scorso 15 gennaio. E’ nel luogo indicato dalla Cacco, esattamente nella cucina, che Debora, sorella dell’autotrasportatore, le avrebbe confessato di aver ucciso Isabella Noventa. Insieme al fratello avrebbero occultato il corpo e l’arma del delitto, due tasselli ad oggi ancora mancanti. La tabaccaia avrebbe rivelato dettagli in più in riferimento alla messinscena che la vedrebbe coinvolta e che avrebbe ammesso sin dal suo arresto. In quell’occasione, non sarebbe spettato a lei il compito di indossare il giubbino della vittima e di percorrere le piazze padovane al fine di depistare le indagini. “Quel ruolo, dopo aver compiuto l’assassinio di Isabella Noventa, spettava a Debora Sorgato. Solo che lei e suo fratello si sono resi conto che fisicamente io ero più adatta, perché somigliavo alla vittima”, ha dichiarato in merito Manuela. I tre arrestati per l’omicidio premeditato della segretaria, avrebbero avuto ruoli diversi nel delitto di Isabella Noventa Noventa, e ad oggi la Cacco sarebbe l’unica ad aver fornito dettagli utili al giallo. Tra le tante informazioni, tuttavia, nessuna farebbe riferimento al cadavere della vittima: “Né lei né Freddy, però, mi hanno voluto dire dove hanno occultato il cadavere. Forse non si fidavano di me”, ha ammesso la 53enne amante di Sorgato. Intanto, per gli investigatori la situazione sarebbe molto chiara sul fronte delle relative responsabilità e a distanza di sei mesi dal delitto assisteremo alla chiusura delle indagini ed alla richiesta di rinvio a giudizio per Manuela Cacco, Freddy e Debora Sorgato.