La vicenda di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego che secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa dai fratelli Freddy e Debora Sorgato con la complicità di Manuela Cacco potrebbe essere vicina ad una svolta. Come riferisce “Il Corriere del Veneto” infatti, ad inizio maggio la tabaccaia di Camponogara sarà protagonista di un incidente probatorio con i due Sorgato, un appuntamento a questo punto cruciale nel quale la Cacco dovrà confermare la versione fornita nell’interrogatorio del 25 febbraio, quando sostenne che era stata la sorella dell’autotrasportatore con la passione per il ballo ad infliggere il colpo mortale alla povera Isabella. Ad arbitrare il confronto saranno il gip Cristina Cavaggion e il sostituto procuratore Giorgio Falcone, attenti a pesare ogni affermazione soprattutto in un momento di stanca dell’indagini dettato dall’incapacità di ritrovare il corpo della Noventa e di rintracciare tracce ematiche nella cucina di Freddy, presunta scena del delitto.
Dal loro arresto per il delitto di Isabella Noventa, i due fratelli Sorgato, Freddy e Debora sembrano essere legati dal patto del silenzio reciproco. La sola ad aver finora fornito dettagli importanti, tali da essere ritenuti credibili dagli inquirenti, è stata la tabaccaia Manuela Cacco, la quale avrebbe evidenziato la sua intenzione di contribuire a far luce sull’intricata vicenda. Intanto, dal carcere di Padova e di Veronica, rispettivamente Freddy e Debora non avrebbero evidenziato alcun segnale di pentimento, ma avrebbero solo reso noto un pensiero comune, ovvero quello legato al denaro attualmente sequestrato. Entrambi, con il loro arresto rischiano tanto e non solo in termini giudiziari. In base a quanto trapelato dal settimanale Giallo, infatti, Freddy Sorgato rischierebbe seriamente di perdere il suo lavoro di autotrasportatore di carburanti. L’azienda presso la quale lavorava, infatti, lo ha attualmente sospeso e dal suo arresto non percepirebbe più il regolare stipendio. I guai maggiori sarebbero però per la sorella Debora in merito al destino del figlio 13enne. Il Tribunale dei Minori, su sollecitazione dei servizi sociali, potrebbe infatti presto decidere di affidare il figlio minorenne ad una struttura protetta o ad una casa famiglia. Il 13enne non avrebbe il padre (morto nel 2012) ed è attualmente affidato alla nonna materna. In merito alle indagini, nelle prossime settimane potrebbero emergere nuovi importanti dettagli che contribuirebbero a chiarire meglio le dinamiche del delitto di Isabella Noventa. Il medesimo settimanale fa infatti sapere che tutti i capi di abbigliamento dei tre indagati sarebbero stati sequestrati e sottoposti a perizie da parte della Scientifica, al fine di individuare possibili tracce di sangue appartenenti a Isabella Noventa. Per i risultati occorrerà attendere ancora alcuni giorni.