Sono passati oltre tre mesi dal terribile omicidio di Gloria Rosboch ma la verità su quanto realmente accaduto resta ancora lontana. Non saranno certamente i suoi due presunti assassini, Gabriele Defilippi e Roberto Obert a renderla nota ma forse arriverà direttamente dai vari esami compiuti sul cadavere della professoressa e da altre perizie ancora in corso. Intanto, oltre a rimbalzarsi le varie colpe, i due ex amanti nel corso dell’ultimo interrogatorio congiunto avrebbero anche avanzato i nomi di tredici persone. L’interrogatorio, come sottolineato dal quotidiano locale La Sentinella del Canavese sarebbe stato secretato, quindi non si conosce l’identità delle persone chiamate in causa da Gabriele ed Obert. Tuttavia, alcune indiscrezioni avrebbero rivelato l’apertura di notevoli ed inquietanti nuovi scenari che si celerebbero dietro il delitto di Gloria Rosboch. Al momento si parla di ben cinque piste: pedofilia – la più grave -, spaccio di droga, molestie sessuali, stalking, concorso in truffe.



Nella giornata di domani, i risultati ufficiali dell’autopsia compiuta sul corpo della professoressa Gloria Rosboch giungeranno sulla scrivania del procuratore Ferrando. Nel frattempo, le prime indiscrezioni avrebbero rivelato importanti informazioni in merito alla dinamica dell’omicidio che sarebbe avvenuto per mano di entrambi i presunti assassini, Gabriele Defilippi e Roberto Obert. Come sottolinea anche il sito CronacaeDossier.it, dai segni riportati sul corpo della vittima sembrerebbe che i due ex amanti abbiano avuto un ruolo attivo. Uno avrebbe stretto il cordino attorno al collo, mentre l’altro avrebbe evitato che la donna si dimenasse nel tentativo di lottare contro i suoi assassini. Proprio la ferita riportata sul ginocchio di Gloria sarebbe compatibile con la spaccatura del parabrezza dell’auto di Obert, che lo stesso aveva fatto sostituire dopo l’omicidio. Al fine di confermare le ipotesi attualmente al vaglio, occorreranno ulteriori esami dei Ris, ma è chiaro che dai segni delle lesioni sul corpo della professoressa Rosboch anche il complice seduto al posto di guida avrebbe agito attivamente. Spetterà al procuratore, ora, confermare la responsabilità di chi tra Gabriele e Obert abbia stretto il cordino attorno al collo della vittima.



Dopo la scoperta dall’autopsia del corpo di Gloria Rosboch che ci sarebbero le forti prove di un duplice coinvolgimento proprio nell’atto dello strangolamento, presumibilmente dunque Gabriele Defilippi e Roberto Obert, come spieghiamo qui sotto nel dettaglio, emergono altri dubbi sul luogo in cui sarebbe avvenuto l’infame gesto. Stando agli esami degli inquirenti, chi abbia usato il cordino per uccidere Gloria e chi invece la teneva ferma ancora non si sa e dagli interrogatori finora non sono emerse novità, con reciproci scambi di accusa. Ma il mistero rimane appunto anche su dove sia avvenuto il delitto, di vitale importanza anche e soprattutto per capire se vi siano responsabilità ulteriori per Caterina Abbattista, la madre di Gabriele, scomparsa nel pomeriggio del delitto e allontanata dall’ospedale dove aveva il turno (anche se lei continua a smentire l’accaduto). Come riporta l’analisi di Repubblica, i due assassini potrebbero averle ucciso Gloria Rosboch in macchina sia nella discarica di pertugio, sia a Rivara ma anche in qualsiasi altro posto, più vicino alla casa di Gloria. Si conosce il punto di rilascio del copro, i boschi di Rivara ma appunto è ancora mistero su quelle ultime fasi terribili. E per questo il caso è tutt’altro che chiuso.



Dopo giorni passati ad incolparsi l’un l’altro, la responsabilità dell’omicidio di Gloria Rosboch potrebbe ricadere invece sia su Gabriele DeFilippi che su Roberto Obert. Sarebbero infatti stati entrambi ad uccidere fisicamente la donna, dato che uno dei due la teneva ferma e l’altro invece la strangolava con il filo da biancheria. Riporta Urban Post che l’autopsia confermerebbe anche che i due potrebbero essersi anche passati l’arma del delitto ad un certo punto. La versione di Roberto Obert punterebbe invece sul fatto che si trovava alla guida e che è stato Gabriele a stringere il filo a sé. Diversa invece il punto di vista di Gabriele che parla di una sostituzione fra lui e Obert al volante. L’ex amante si sarebbe diretto verso il sedile posteriore per prendere i soldi e si sarebbe seduto dietro a Gloria Rosboch  prima di strangolarla. Un particolare però di entrambe le versioni è veritiero, ovvero che la professoressa prima di morire ha scalciato con tutte le sue forze. E’ questo che emerge dall’autopsia dell’anatomopatologo Roberto Testi che ha rilevato un metatoma su uno dei ginocchi di Gloria Rosboch. Una conferma ulteriore di questo dato, riferisce La Sentinella del Canavese, potrebbe venire dall’analisi sul parabrezza dell’auto di Obert, quella stessa che il 54enne ha fatto sostituire in seguito al delitto. Un altro particolare getta definitivamente Gabriele DeFilippi nel girone dei bugiardi, dato che l’autopsia ha rilevato senza alcun dubbio che Gloria Rosboch  è stata gettata nella cisterna ormai morta. In precedenza il ragazzo aveva riferito invece che la professoressa si lamentava ancora.