A distanza di oltre tre mesi dal delitto di Isabella Noventa, in merito al quale i fratelli Sorgato continuano a trincerarsi dietro un fitto silenzio, in base a quanto svelato dal quotidiano Il Mattino di Padova sarebbero stati resi noti i video della prima perquisizione in casa di Freddy. E’ il 21 gennaio scorso, esattamente sei giorni dopo la misteriosa scomparsa della segretaria. Non si conosce ancora quale sia il suo destino e la speranza è che la donna possa essersi allontanata volontariamente. Gli inquirenti, intanto, si sono recati per la prima volta nell’abitazione di Freddy, ex fidanzato ed ultimo ad aver visto in vita Isabella la sera del 15 gennaio. Dal video pubblicato sul quotidiano nella versione online, è possibile vedere come l’autotrasportatore amante dei balli seguisse le operazioni di perquisizione con un certo distacco, mentre è appoggiato allo stipite della porta della sua villetta a Noventa Padovana. Nella stessa villetta dove, secondo il racconto fornito da Manuela Cacco, Debora Sorgato avrebbe ucciso Isabella a colpi di mazzetta. A distanza di poco meno di un mese dalla perquisizione, i Sorgato e la tabaccaia furono arrestati con l’accusa di omicidio premeditato.
L’ultima notizia che riguarda il giallo di Isabella Noventa, la segretaria scomparsa esattamente 100 giorni fa e che al momento non sarebbe ancora stato ritrovato il suo cadavere, potrebbe rappresentare la svolta o, come spesso accade in casi simili, l’ennesimo atto messo a punto da un mitomane. Come reso noto da Il Mattino di Padova, infatti, l’avvocato della famiglia della vittima avrebbe ricevuto una lettera anonima che informerebbe del luogo nel quale cercare il corpo di Isabella Noventa. La missiva, a primo acchito, sarebbe stata scritta da qualcuno che conosce bene i due fratelli Sorgato, Freddy e Debora, in carcere (insieme a Manuela Cacco) con l’accusa di omicidio premeditato. Secondo quanto scrive il quotidiano, inoltre, nella medesima missiva si farebbe riferimento anche al compagno di Debora, il maresciallo dei carabinieri il quale avrebbe chiamato le Forze dell’Ordine al fine di far luce su alcuni scatoloni presenti in casa e che contenevano 124 mila euro in contanti e alcune armi. L’uomo non sarebbe mai stato indagato ma, secondo il contenuto della lettera anonima, potrebbe avere avuto anche lui un coinvolgimento nel delitto di Isabella Noventa.
Nuove indiscrezioni arrivano questa mattina sul caso di Isabella Noventa e andranno certamente verificate dagli inquirenti se trattasi di ulteriori depistaggi o di effettivi indizi: come riporta Il Mattino di Padova, il legale della famiglia Noventa, Gian Mario Balduin, ha ricevuto una lettera anonima in cui viene descritto dove porterebbe trovarsi il corpo della segretaria padovana, tragicamente ancora scomparso e senza informazioni date dai tre presunti carnefici a riguardo. «Il corpo di Isabella Noventa potrebbe essere stato buttato nelle acque del lago, quello che si è creato nel cantiere a Padova est, sotto il cavalcavia Darwin», scrive il testo anonimo della missiva. Nel messaggio viene tra l’altro anche indicato un’altra area, vicina all’ippodromo, dove potrebbe trovarsi il cadavere di Isabella Noventa. Proprio questa apparente confusione fa prendere con molta cautela la certezza di veridicità di una lettera del genere, ma certamente rimane il mistero che andrà verificato di dove effettivamente sia il corpo di Isabella e a questo punto di chi abbia mandato questa lettera. Ma perché quel luogo particolare del laghetto? In realtà lì vicino è presente il circolo Relax, dove sono andati a ballare quella drammatica notte proprio Freddy e Manuela Cacco, successivamente al delitto. Il quotidiano locale padovano scrive che chiunque abbia scritto la lettera conosce bene Freddy e Debora Sorgato e non solo: viene fatto riferimento anche al maresciallo dei carabinieri, al momento non indagato, che non si era mai accorto di avere in casa con la compagna Debora 124mila euro e due pistole non denunciate.
Il confronto fra Manuela Cacco ed i due fratelli Sorgato, Freddy e Debora, era inevitabile. La tabaccaia interverrà a metà di maggio in un incidente probatorio in cui tutti i legali, compreso l’avvocato che assiste la famiglia di Isabella Noventa, l’avvocato Gianmario Balduin, potrà porre delle domande. In questo modo, riporta Il mattino di Padova, la deposizione della Cacco verrà assunta come prova certa in sede processuale. Questa precauzione è stata decisa dalla Procura molto probabilmente per evitare che la donna possa uscire grazie ai domiciliari e riceva in seguito delle pressioni da parte di qualcuno, compromettendo la deposizione. In queste ultime ore il settimanale Giallo ha fatto luce anche su un altro particolare dei minuti seguenti all’omicidio di Isabella Noventa. Manuela Cacco avrebbe riferito che inizialmente la messinscena con il giubbino della vittima doveva farla Debora Sorgato. Il piano però è cambiato immediatamente perché sia lei che Freddy si sono accorti che Manuela Cacco era più adatta, in quanto la sua corporatura era più simile a quella di Isabella Noventa. Gli investigatori intanto hanno ammesso che l’indagine è “cristallizzata in termini di responsabilità” e chiederanno un rinvio a giudizio per i tre sospettati allo scadere dei sei mesi d’indagine. E’ da verificare anche la segnalazione arrivata al legale della famiglia Noventa in cui è segnalato il luogo preciso in cui è stato nascosto il corpo di Isabella Noventa.