Sarà mostrata a Pomeriggio 5, il programma condotto da Barbara D’Urso, la lettera anonima ricevuta nei giorni scorsi dai familiari di Isabella Noventa. Nella lettera si sostiene che il corpo della segretaria scomparsa da Padova a metà gennaio scorso sia in fondo al laghetto della città. Finora il corpo di Isabella non è stato trovato: è stato cercato vicino alla casa di Freddy Sorgato, accusato del delitto insieme con la sorella Debora e l’amica Manuela Cacco. Di questa lettera sono giò circolate nei giorni scorsi indiscrezioni. L’avvocato Gian Mario Balduin, difensore dei Noventa, è intervenuto ieri a Mattino 5 e ha ribadito che sono al vaglio le ipotesi descritte. Si cerca di capire se quanto scritto sia attendibile: secondo le rivelazioni, il corpo di Isabella Noventa si troverebbe nel laghetto di Padova, al di sotto del cavalcavia Darwin. Nella lettera sarebbe menzionata anche una quarta persona e chi scrive, secondo il legale di Noventa, sembra conoscere molto bene i fratelli Sorgato e Manuela Cacco.
Il giallo sul delitto di Isabella Noventa si infittisce sempre di più. Dopo il mistero della lettera anonima giunta all’avvocato di famiglia della vittima, un nuovo testimone si sarebbe messo in contatto con l’avvocato Balduin tramite una mail firmata. Il presunto testimone, come riporta Urban Post citando la trasmissione Storie Vere, avrebbe riferito alcuni importanti particolari su Freddy Sorgato, chiedendo di poter parlare con gli inquirenti. L’uomo avrebbe chiesto l’anonimato, sebbene la sua identità sia chiara all’avvocato della famiglia di Isabella Noventa: avrebbe paura di esporsi ma potrebbe rivelare importanti novità sul corpo della segretaria uccisa. Stando alle poche indiscrezioni rivelate, infatti, il testimone conoscerebbe molto bene Freddy in quanto avrebbe lavorato con lui ed avrebbe chiesto agli inquirenti di concentrare la loro attenzione su un luogo preciso, esattamente a Ponte di Brenta. Potrebbe esserci una svolta a breve?
Novità clamorose sul caso di Isabella Noventa: stando alle fonti del Corriere della Sera da ieri abbiamo l’ufficialità dei risultati nella villetta di Freddy Sorgato dove, secondo la confessione di Manuela Cacco, i due fratelli Sorgato avrebbero ucciso la povera Isabella Noventa. Secondo gli esami della biologa Luciana Caenazzo, perito nominato dal pm Giorgio Falcone e dunque super partes ha condotto i seguenti risultati: non ci sono tracce di sangue e neanche di dna a casa dei Sorgato e questo cambia notevolmente l’intera ricostruzione della vicenda, che purtroppo riparte praticamente da zero. Eventuali tracce potevano essere la mossa per mandare definitivamente sotto processo con l’accusa definita contro Debora Sorgato e il fratello Freddy: e invece no, si deve ripartire per l’ennesima volta, oltre ancora a non aver trovato il corpo della povera Isabella Noventa. Esperta mondiale nel settore, il lavoro della biologa ha raffreddato gli entusiasmi attorno alle indagini che ora dovranno davvero riprendere dai primissimi punti dell’indagine e da eventuali nuovi interrogatori anche per la Cacco, ora sospettata di aver creato un’altra messinscena dopo quella del giubbotto bianco la sera del delitto in piazza a Padova. Se non ci sono tracce di Isabella né in cucina né in macchina, dove è stata uccisa la donna? E di chi sono le tracce evidenziate dal luminol della Polizia? Il mistero ritorna alle origini, lo sconforto in casa Noventa purtroppo è davvero sempre di più.
Una grande svolta sul luogo in cui si trova il corpo di Isabella Noventa potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Ieri a Mattino 5 si è parlato della lettera anonima che la famiglia Noventa ha ricevuto nei giorni scorsi e che è ora al vaglio degli inquirenti. Si sta cercando infatti di capire se le informazioni contenute si possano considerare attendibili o meno, a partire dalla quarta persona che viene menzionata nello scritto. L’avvocato Gian Mario Balduin, difensore dei Noventa, è intervenuto nello studio televisivo ed ha confermato che si stanno considerando attentamente le due ipotesi descritte. E’ evidente, secondo il legale, che chi scrive conosca molto bene i fratelli Sorgato e Manuela Cacco. Secondo le rivelazioni, il corpo di Isabella Noventa si troverebbe nel laghetto di Padova, al di sotto del cavalcavia Darwin. A detta dell’avvocato il luogo sorge nelle prossimità del magazzino Ikea, sorto spontaneamente in seguito al lavori di costruzione. La zona si troverebbe inoltre molto vicina a Noventa Padovana, ovvero dove c’è anche la villa di Freddy Sorgato. “Si tratta di pochi chilometri percorribili in auto in circa dieci minuti“, riferisce Balduin. Ma perché proprio in questa zona? Lì si trova anche il Relax, il locale in cui Freddy Sorgato e Manuela Cacco si erano recati la notte in cui è stata uccisa Isabella Noventa, quando ormai la segretaria era già morta. Ma ad insospettire è la citazione di un altro luogo, ovvero l’Ippodromo Le Padovanelle, a 500 metri di distanza. In realtà il collegamento, anche se a prima vista potrebbe sembrare confusionario, è significativo. In quel luogo si trova infatti un ristorante in cui anni fa si è svolta una rapina finita con numerose morti. Ed è sempre qui che Debora Sorgato lavorava come addetta alle pulizie alcuni anni prima che venisse chiuso e quindi potrebbe essere a conoscenza del tragitto adeguato da percorrere per arrivarci lontana da occhi indiscreti. Per trovare l’ulteriore nesso bisogna partire dall’inizio della messinscena del giubbino, architettata con dovizia di particolari, e dal fatto che in nessun caso le telecamere hanno ripreso il momento in cui il corpo di Isabella Noventa è stato spostato da villa dei Sabbioni al luogo di sepoltura. Nel corso delle indagini gli inquirenti si erano infatti soffermati su questo dettaglio, concludendo che Debora Sorgato, a cui si attribuiva lo spostamento del corpo, avesse volutamente percorso una strada sterrata e lontana dalle telecamere di videosorveglianza. Anche se il trio di indagati ha compiuto alcuni errori eclatanti nel tentativo di coprire la verità, la dinamica di tutti i fatti racconta che anche la modalità di spostamento del corpo e la zona prescelta per farlo sparire, siano stati scelti con estrema cura.