Il giallo di Roberta Ragusa continua a regalare spunti di riflessione importanti. Il giornalista del Corriere, Fabrizio Peronaci, tramite la sua pagina Facebook continua ad aggiornare i suoi contatti in merito ad uno dei casi più controversi della cronaca nostrana degli ultimi anni e, nel suo ultimo stato, ha riportato le parole di Luigi Murò, l’uomo 60enne e fonte confidenziale che da anni è impegnato in numerose indagini compresa quella relativa alla scomparsa di Roberta Ragusa. Lo stesso giornalista, in merito a Murò ha dichiarato: “Grazie a lui è emersa la presenza di una supertestimone (irreprensibile, sulla quarantina, con funzioni di pubblico ufficiale) che (da me sentita telefonicamente il 19.4.2016 alle ore 12.02) ha riferito di aver notato “movimenti sospetti” nel boschetto vicino la stazione di San Giuliano Terme e di essere determinata a contribuire alla scoperta della verità sul caso Ragusa (“non sono spaventata”, le sue parole)”. Il confidente dell’arma avrebbe riferito: “Se non ci fossero persone come me operazioni ne farebbero molto poche, lo dice uno che con questa gente ha lavorato sin dal 1976. Loro prendono sempre i meriti e passano di grado, le persone come me calci negli stinchi quando non gli conviene. Ma ne vedrete delle belle”.
Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, dopo l’annullamento del proscioglimento da parte della Cassazione, inizialmente emesso dal Gup di Pisa, quasi certamente dopo l’estate sarà chiamato nuovamente in aula, al cospetto di un nuovo Gup, in vista dell’udienza preliminare. L’uomo, il quale subito dopo la misteriosa scomparsa di Roberta iniziò una relazione con la ex baby sitter Sara Calzolaio, sua attuale compagna, è accusato di omicidio volontario e soppressione di cadavere della povera Ragusa. La famiglia della donna scomparsa continua a chiedere a gran voce la verità in merito ad uno dei gialli più controversi degli ultimi anni e mentre cresce l’attesa in vista del nuovo processo che, di fatto, ha riacceso i riflettori sul caso, Logli e la sua compagna sono stati immortalati dal quotidiano La Nazione in pubblico, impegnati a fare la spesa in un supermarket della zona. Come riporta il quotidiano, Antonio Logli, presunto assassino di Roberta Ragusa e che finora ha continuato a sfidare i giornalisti con il suo silenzio e con qualche sorriso, è apparso decisamente sicuro di sé manifestando grande tranquillità. Come riporta anche Il Tirreno, dunque, i dubbi della Cassazione in merito alla sua innocenza ed evidenziati di recente non avrebbero scalfito affatto l’orgoglio di Logli.
Ancora dettagli sul caso di Roberta Ragusa dopo oltre quattro anni dalla sua scomparsa. Ieri nella trasmissione Pomeriggio 5 condotta su Canale 5 da Barbara D’Urso sono state rivelate alcune dichiarazioni di una collega di Antonio Logli alla giornalista della trasmissione riguardo al furgone della Geste in uso all’uomo. La giornalista riferisce che due giorni dopo la scomparsa di Roberta Ragusa il marito prese un periodo di aspettativa di sei mesi e il suo Fiorino passò a una collega. La donna ha raccontato alla giornalista che su quel Fiorino trovò due coperte e un suo collega anche dei fazzoletti sporchi di sangue. Il Fiorino però fu analizzato quasi un anno dopo la scomparsa di Roberta Ragusa ma a quel punto era stato più volte usato e pulito e non sono state trovate tracce. La donna ha anche affermato di aver riferito quanto visto al procuratore capo già all’epoca della scomparsa di Roberta Ragusa ma di non essere stata ascoltata.
Questa sera a Chi l’ha visto? si ritorna a parlare del caso di Roberta Ragusa e precisamente del mistero che circonda l’ora della scomparsa. Inoltre, verranno trattate anche le motivazioni che hanno portato la Cassazione a ritenere Antonio Logli, il marito della donna, non solo colpevole di soppressione di cadavere, ma anche reo di omicidio volontario. Secondo gli atti dell’indagine, riporta il Corriere della Sera, la Cassazione ha infatti ribaltato il precedente proscioglimento del Logli, sottolineando invece che dalla documentazione “è escluso che emerga in modo evidente l’innocenza dell’imputato“. Ad oggi infatti il Logli è l’unico indagato per omicidio. La Cassazione ha escluso subito che Roberta Ragusa possa essersi allontanata all’abitazione, un dato chiaro rispetto a quanto prospettato in tanti anni di indagine. Il movente secondo la Procura risiede nel rapporto ormai deteriorato fra il Logli e la moglie e della presenza di una relazione clandestina -portata poi alla luce del giorno- dell’uomo con l’ex baby sitter Sara Calzolaio. Quella notte, riporta la Nazione, Roberta potrebbe aver scoperto l’identità di chi scriveva al marito “ti amo” e con cui il Logli si incontrava di nascosto. I vari testimoni che hanno visto la scena della lite fra un uomo ed una donna in via Gigli, fra cui il vicino di casa e giostraio Loris Gozi, accreditano la tesi di omicidio. Uno dei grandi enigmi rimane tuttavia dove si trovi il corpo e come sia stata uccisa Roberta Ragusa. In questi ultimi giorni, una missiva anonima, recapitata a giornali e Carabinieri, ha diretto nuovamente le indagini verso un bosco nel comune di San Giuliano, ma anche questa volta, come già successo nelle numerose perlustrazioni, non si è trovato nulla. Chi l’ha visto? questa sera si concentrerà inoltre su altri punti di tutta la vicenda, a partire dalle dichiarazioni che Antonio Logli rilasciò alle telecamere di Rai 3 quando ancora si parlava di scomparsa. In quei giorni infatti, l’uomo fece un’affermazione sull’ora del delitto, un particolare che nessuno in realtà è in grado di stabilire. Nemmeno lui stesso, dato che ha sempre dichiarato di essersi accorto dell’assenza della moglie solo il mattino successivo. Eppure durante l’intervista fa riferimento ad un orario preciso che solo Roberta Ragusa e chi si trovava con lei in quel momento possono conoscere.