Emergerebbero nuovi dettagli in merito alle perizie compiute nella villetta di Freddy Sorgato, nell’ambito del delitto di Isabella Noventa. In merito a quanto riportato dal quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre, infatti, sarebbero cento, in totale, i reperti analizzati dalla professoressa Luciana Caenazzo, tra le maggiori esperte genetico forensi d’Italia. L’intero primo piano della villetta di Noventa Padovana, dunque, sarebbe stato messo letteralmente a soqquadro. Stracci, asciugamani, coperte in pile, rotoli di carta assorbente, ed ancora tappetini, sifoni degli scarichi ed altri oggetti, fino al filtro della lavatrice ed all’orma di una scarpa rinvenuta sulla scala sarebbero stati analizzati dagli esperti. Nessuna traccia di Isabella Noventa, tuttavia, sarebbe emersa se non quella del fratello Paolo, ma che non avrebbe alcuna valenza ai fini delle indagini in quanto l’uomo sin dalla scomparsa della sorella aveva ammesso agli inquirenti di essersi recato in casa di Freddy il giorno seguente per chiedere delucidazioni sulla sparizione della donna.
Ancora nessuna novità sul corpo di Isabella Noventa, il quale continua ad essere avvolto nel più fitto dei misteri. Le ultime news relative al delitto della segretaria del padovano, riguarderebbero le recenti perquisizioni che hanno interessato in prima persona il compagno di Debora Sorgato e che sarebbero giunte esattamente dopo il ricevimento di alcune missive anonime all’avvocato Balduin che assiste la famiglia Noventa. L’uomo, maresciallo dei Carabinieri, non risulta indagato per il delitto di Isabella. Stando a quanto riportato da Urban Post, gli investigatori avrebbero rinvenuto nel corso della perquisizione alcune lettera attinenti al legame amoroso con Debora Sorgato e ritenute interessanti. I documenti sarebbero stati sequestrati. Potrebbero contenere dettagli in più sul profilo della donna, in carcere insieme al fratello Freddy ed a Manuela Cacco e che finora si sarebbe rifiutata di parlare nel corso dei vari interrogatori? Ne sapremo di più con l’inizio della prossima settimana.
L’ultimo colpo di scena relativo al giallo sul delitto di Isabella Noventa, riguarderebbe la notizia riportata oggi dai maggiori quotidiani locali (e non solo), secondo la quale nella giornata di ieri sarebbe stato perquisito l’ufficio del maresciallo Giuseppe Verde, compagno di Debora Sorgato. Quest’ultima, insieme al fratello Freddy e a Manuela Cacco è in carcere con l’accusa di omicidio premeditato della segretaria. Ci si domanda come mai la perquisizione sia giunta solo nelle ultime ore e la risposta potrebbe essere ritrovata nella lettera anonima che nei giorni scorsi sarebbe stata ricevuta dall’avvocato Balduin, difensore della famiglia della vittima. Come rivelato anche dalla trasmissione Pomeriggio 5, infatti, nella missiva l’autore anonimo avrebbe insistito affinché si facesse luce anche sul compagno della Sorgato, scrivendo in merito: “Il maresciallo dei Carabinieri, compagno della Sorgato, può avere consciamente o inconsciamente dato la dritta di scaricare il corpo di Isabella Noventa nel lago di Padova”.
Svolta, l’ennesima, nel giallo di Isabella Noventa: oggi è stato perquisito, come riporta il Mattino di Padova nella versione online, l’ufficio del Maresciallo Giuseppe Verde, sottufficiale con incarichi operativi della Compagnia dei Carabinieri di Padova. Lui è l’ex compagno di Debora Sorgato, sospettata di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere con il fratello Freddy e l’amica Manuela Cacco. Il corpo di Isabella Noventa ancora non si trova, ma le indagini proseguono per comprendere le situazioni delle vite precedenti per i tre indagati: gli agenti della Squadra Mobile hanno perquisito l’armadietto in uso dal maresciallo e pare, sempre da quanto riportano i colleghi del Mattino di Padova, che i poliziotti abbiano trovato carte attinenti al rapporto con Debora. Un mese fa a casa sua vennero trovate due pistole e 124mila euro nascosti da Debora ma fin dall’inizio si provò a verificare la situazione personale del maresciallo, finora comunque non indagato e solamente informato sui fatti. Come mai oggi però, ad un mese, l’improvviso controllo che avrebbero potuto fare subito? L’ipotesi è che possano gli inquirenti avere in mano informazioni più dettagliate che consigliano un approfondimento sulla versione dei fatti di Verde.
Il giallo relativo al delitto di Isabella Noventa, anziché instradarsi verso la sua soluzione appare sempre più complesso e caratterizzato da un ulteriore velo di mistero. Le poche certezze attualmente in mano agli inquirenti e sorrette dalla confessione di Manuela Cacco, la tabaccaia in carcere con l’accusa di omicidio premeditato, inizierebbero a vacillare sempre di più dopo gli esiti delle perizie compiute nella villetta di Freddy Sorgato. Qui, infatti, non sarebbero state riscontrate tracce ematiche o Dna riconducibili alla vittima, uccisa nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. Secondo il racconto della Cacco, Isabella Noventa sarebbe stata uccisa nella cucina della villetta di Noventa Padovana dell’ex amante Freddy. Come mai, allora, non sarebbe stata rinvenuta alcuna traccia della donna su asciugamani, tappeti e coperte? La medesima domanda riguarda anche l’auto di Debora Sorgato, sulla quale il corpo di Isabella, uccisa a colpi di mazzetta in testa, sarebbe stato trasportato per essere occultato in un luogo ancora non noto. Le parole della tabaccaia, alla luce dei nuovi elementi, apparirebbero sempre più un cumulo di menzogne. Del giallo di Isabella Noventa se ne è parlato anche nel corso della trasmissione Pomeriggio 5 nella puntata di ieri, durante la quale è stata analizzata l’ultima segnalazione firmata da un uomo che avrebbe lavorato a lungo con Freddy Sorgato e che avrebbe indicato un luogo nel quale cercare il corpo della segretaria. Si tratterebbe delle cisterne in zona San Lazzaro, posto conosciuto dall’autotrasportatore e presunto assassino in quanto qui veniva a fare rifornimento di carburante, ma non solo. Appena 250 metri separerebbero il luogo indicato dal Relax, il locale nel quale Freddy era solito andare a ballare e dove si recò la sera del delitto per crearsi un alibi. Secondo l’autore della missiva, Freddy sarebbe in possesso della chiave per accedere alle cisterne, inoltre, secondo l’inviata di Pomeriggio 5, solo 8 minuti separerebbero la casa di Freddy dal luogo in cui potrebbe essere il corpo di Isabella Noventa. Come confermato anche dal proprietario delle cisterne, tuttavia, il posto ora sottoposto a bonifiche, sarebbe stato già controllato da vigili del fuoco e polizia. Inoltre, le cisterne sarebbero vuote e in assenza di liquido corrosivo sarebbe difficile gettare un corpo e sperare nella sua distruzione. La verità appare, dunque, ancora molto lontana?