Nei giorni scorsi, Veronica Panarello, la mamma di Santa Croce Camerina (Ragusa) accusata del delitto di Lorys Stival, figlio primogenito di otto anni, si è sottoposta ad un ulteriore esame medico voluto dalla difesa e relativo alla risonanza magnetica. L’obiettivo della stessa difesa, come riportato dal settimanale Giallo alcuni numeri fa, sarebbe quello di dimostrare che la donna non sarebbe pienamente capace di intendere e di volere. Se così fosse, la Panarello non sarebbe processabile. Tuttavia, il medesimo settimanale avrebbe interpellato un esperto, il dottor Antonio Acerra, il quale si è espresso sulla reale utilità della risonanza magnetica alla quale la presunta assassina di Lorys si è sottoposta. Secondo il medico non sarebbe possibile stabilire la capacità di intendere e di volere di un soggetto attraverso un simile esame medico. Gli esiti di questo esame, dunque, potrebbero non portare ad alcun cambiamento ai fini processuali?



Potrebbe slittare ancora una volta l’udienza per il processo a Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il piccolo figlio Lorys Stival: dopo la risonanza magnetica alla testa potrebbe ancora andare in avanti il processo a suo carico. L’esame che dovrebbe verificare una possibile malformazione o problema al cervello della giovane donna accusata del delitto è stato disposto dai periti del Gup di Ragusa, davanti al quale dovrà essere svolto il processo vero e proprio. Il Gup, Andrea Reale, aveva nello stesso tempo già concesso una proroga di altri 25 giorni agli esperti che dovranno depositare le loro conclusioni entro il 15 maggio. Ma ora, con i risultati attesi della risonanza magnetica, potrebbe slittare ancora la data inizialmente fissata dell’11 maggio 2016: la data dovrà essere decisa di nuovo dal Gup che potrebbe voler attende i risultati per poter dare tempo alle due parti di preparare l’udienza.



Nei giorni scorsi Veronica Panarello, la giovane mamma di Santa Croce Camerina in carcere a Catania con l’accusa di aver ucciso il figlio primogenito Lorys Stival, è stata sottoposta a nuovi esami medici voluti dalla difesa. Si è trattato, nello specifico, di una risonanza magnetica funzionale alla testa, come anticipata dal suo avvocato difensore Francesco Villardita. Stando a quanto riportato da Libero Quotidiano, l’analisi alla quale Veronica Panarello si è sottoposta, in una struttura privata di Catania nella quale è stata accompagnata dalla polizia penitenziaria, ha avuto la durata di circa un’ora e servirà a verificare le sue condizioni “neuro, radiologiche, morfologiche e funzionali”, come sostenuto dagli esperti. Nel corso della visita che ha visto uscire per una breve durata dalla sua cella nel penitenziario di Catania la presunta assassina del primogenito Lorys Stival, ucciso nella sua abitazione nella provincia di Ragusa il 29 novembre di due anni fa, non era presente nessuno della squadra che compone la sua difesa. Non è atteso un referto da parte dei medici ma solo la consegna dell’esito alla magistratura. Con la risonanza magnetica andrà anche a completarsi la perizia psichiatrica compiuta su Veronica Panarello e le cui conclusioni sono attese entro la metà di maggio. Ma quale peso potrà avere la risonanza magnetica alla quale la madre del piccolo Lorys si è sottoposta? A fornire maggiori dettagli in merito è stata la Dottoressa Francesca De Rinaldis, psicologa forense, interpellata sul magazine Cronacaedossier.it. “La risonanza magnetica è utilizzata per osservare se a livello di funzionamento neurologico ci sono alcune tracce di disturbo psicopatologico”, ha chiarito l’esperta. A sua detta, citando il prof. Sartori, neuro psicopatologo e consulente della difesa, grazie alla risonanza magnetica funzionale “è possibile vedere quelle microfratture a livello neurologico che sono tipiche di alcuni comportamenti di tipo psicopatologico”. Quella compiuta nei giorni scorsi su Veronica Panarello, dunque, potrebbe stabilire la natura di alcuni comportamenti della donna. La dottoressa, nello specifico, ha ribadito: “Penso che la risonanza effettuata su Veronica Panarello sia funzionale alla ricerca di tracce sommerse, o non identificabili con altri metodi, di queste alterazioni psicopatologico a livello neurologico”.

Leggi anche

Stella Boggio: concessi i domiciliari/ I familiari: "Marco Magagna beveva troppo e diventava spesso violento"