La polemica tra Giuseppe Cruciani e il mondo animalista-vegano continua dopo lo scontro davanti alla sede di Radio 24 qualche giorno fa: nell’intervista doppia di questa sera a Le Iene show interviene il noto conduttore della Zanzara e Valerio Vassallo, leader dei META (il Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente). Secondo alcune anticipazioni rilasciate da Repubblica e Giornalettismo, lo scontro si è rientrato sul valore degli animali, specie se sia giusto o no uccidere per cibarsi di loro: Cruciani ha espresso il suo personale giudizio con la consueta ironia e appuntita, «Una volta le persone andavano a caccia e poi si cibavano. Per fortuna ci siamo evoluti e adesso gli animali si uccidono in un altro modo, no? Però penso che non ci sia niente di strano a uccidere un animale per portarlo sulla tavola». Vassallo si scaglia contro e replica: «Ma che stiamo dicendo? Noi non siamo carnivori, ce lo vogliamo mettere in testa? Allora, se siamo dei predatori, andiamo con le nostre unghione e con i nostri dentoni nel bosco, addentiamo un cinghiale e lo ammazziamo con le nostre mani e allora siamo predatori».
Risale a qualche giorno fa l’aggressione subita dal giornalista Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico del proramma La Zanzara. La trasmissione di Radio 24 ha dimostrato negli anni di mettere al primo posto la libertà di parola, anche quando poteva essere scomoda, ma non è da qui che è partito il tutto e che continuerà questa sera nella nuova puntata de Le Iene Show dove Cruciani sarà protagonista di un’intervista doppia. L’altro intervistato è invece Valerio Vassallo, leader del META, il Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente. Alcuni giorni prima, riferisce Cruciani in un’intervista di Radio Cusano Campus, il conduttore aveva ospitato in trasmissione un allevatore e ristoratore che gli aveva portato in dono un agnellino. L’animale, nominato subito La Zanzarina, è stato dato quindi in adozione, in previsione del suo futuro macello. Un gruppo di animalisti vegani dell’associazione Fronte Animalista, ha voluto far sentire la propria voce, invitando Cruciani ad uscire dalla sede della radio per un confronto tutt’altro che amichevole. Il conduttore ha sventolato un salame in segno di sfida, mettendo a segno la proverbiale goccia. Non appena ne hanno avuto l’occasione, il gruppo di contestatori ha fatto irruzione nella sede con la chiara attenzione di aggredire fisicamente il conduttore. Un’azione che è stata vanificata dalla sicurezza interna prima, e dall’arrivo delle forze dell’ordine poi. Alla loro vista, il gruppo si è dileguato lasciando a terra striscioni e fumogeni. Questo è solo l’inizio di numerose polemiche che hanno messo Giuseppe Cruciani sotto il mirino di ambientalisti ed animalisti, non ultimo quello del leader del META. Valerio Vassallo è infatti stato protagonista di confronti accesi con il conduttore, calcando la mano sui recenti avvenimenti. Sono giorno infatti che il Meta manifesta davanti alla sede di Radio 24 contro Cruciani e Vassallo è riuscito ad incontrarlo. In un’intervista di News Biella, Vassallo racconta di aver notato che il giornalista era alquanto nervoso fin dall’inizio e che le cose sono andate alla deriva nella successiva discussione negli studi. “Ha accusato noi vegani di essere aggressivi e violenti, oltre che di voler imporre alle persone di non mangiare carne. Ha poi detto che non possiamo paragonare gli animali alle persone e che i primi non soffrono”. Stando alle sue parole, Vassallo avrebbe quindi ribattuto che il conduttore non merita di fare informazione, quanto piuttosto disinformazione. Subito dopo l’aggressione, riporta Repubblica, il META aveva annunciato sui social che avrebbe continuato le proteste, dato che “chi predica violenza e sopraffazione e in più deride e porta in studio animali condannati a morte si deve aspettare solo una reazione forte e decisa degli animalisti”. Durante l’intervista doppia delle Iene, Valerio Vassallo e Giuseppe Cruciani hanno messo a confronto in special modo due diverse scale di valori della vita. Da una parte, il conduttore crede che sia assurdo credere “che la vita di un piccione sia uguale a quella di mia figlia”. Dall’altra, Vassallo pensa che “se deve morire un mangia cadaveri [chiunque si nutra di carne, ndr], a questo punto è meglio che muoia il mangia cadaveri e salviamo cento delle vittime che potrebbe mangiare in un anno”.