A quasi tre mesi dal terribile delitto che è costato la vita alla professoressa di Castellamonte, Gloria Rosboch, gli inquirenti si domandano se realmente potrebbe esserci qualcuno che avrebbe potuto salvare la donna e non lo ha fatto. In merito ci si interroga soprattutto sui nomi di due donne, che secondo le indiscrezioni potrebbero essere state iscritte nel registro degli indagati per l’omicidio di Gloria. Si tratta di Efisia e di Sofia, entrambe legate a Gabriele Defilippi. La prima, già indagata per la truffa dei 187 mila euro a scapito della professoressa Rosboch, nella giornata del delitto ha effettuato diverse telefonate sospette al cellulare di Gabriele, mentre la seconda si è resa protagonista di una vera e propria confessione in anticipo da parte del giovane, ma nonostante questo non ha mai detto nulla agli inquirenti, se non dopo l’arresto del 22enne. La posizione della ragazza potrebbe ora aggravarsi sempre di più? E’ questa l’ipotesi emersa nel corso dell’ultimo appuntamento con la trasmissione La vita in diretta, che finora ha affrontato con estremo interesse il giallo di Gloria.



Sono tante le donne entrate nella vita di Gabriele Defilippi, il 22enne presunto assassino di Gloria Rosboch. Tra queste, anche la 23enne Virginia Cocciolo, amica (e non fidanzata) di Gabriele la quale sul settimanale “Giallo” è intervenuta per chiarire alcuni fraintendimenti in merito alla sua posizione. “La mia unica colpa, se così la si può chiamare, è quella di aver conosciuto Gabriele e la sua famiglia”, ha dichiarato la giovane. “Non siamo mai stati fidanzati. Siamo usciti insieme per qualche mese, ma è stato un semplice rapporto di amicizia, peraltro ricco di litigi, anche per motivi stupidi”, ha precisato Virginia, che emotivamente ha affrontato un brutto periodo proprio per il suo presunto coinvolgimento nella vicenda di cronaca che lei continua a definire “una storiaccia”. Prima di chiosare, Virginia ha dichiarato: “Voglio essere sincera: quando sono venuta a sapere della truffa che aveva messo in piedi contro Gloria non mi sono stupita troppo. Non dico che me l’aspettassi, naturalmente, ma era sotto gli occhi di tutti il suo tenore di vita decisamente elevato”.



Non solo la madre, ma anche il padre di Gabriele Defilippi, presunto assassino di Gloria Rosboch, avrebbe deciso di prendere le distanze dal ragazzo 22eenne, ora in carcere. A rivelarlo è lo stesso uomo nel corso di una intervista per la trasmissione Quarto Grado: “Mio figlio ha fatto un dramma. Ok, ha commesso la cosa più brutta che poteva fare nella sua vita un essere umano. Soltanto il signore, quello che sta lassù, e la giustizia può giudicare mio figlio, sua madre e quello che hanno combinato. Da me non potete volere niente…”, ha dichiarato all’inviato della trasmissione di Rete 4. Il padre di Gabriele ha poi rivelato di non avere alcuna intenzione di andarlo a trovare in carcere, manifestando il suo enorme dispiacere per la morte della professoressa di Castellamonte: “Mi dispiace tantissimo per questa donna e se potessi ridare la vita a questa donna, io lo farei. Purtroppo non lo posso fare. Quindi io non posso che soffrire per questa donna e non posso che soffrire per mio figlio che ha fatto questo gesto infame…”. Il rapporto tra Gabriele ed il padre era già profondamente in crisi da prima del delitto di Gloria Rosboch ed ora sembra essere destinato a naufragare del tutto.



Il caso di Gloria Rosboch è tutt’altro che chiuso: in carcere ci sono tre persone, Gabriele Defilippi, Roberto Obert e Caterina Abbattista, mentre sono indagate anche Efisia Rossignoli e Sofia Sabhou. Ma la verità dove sta? Chi realmente sapeva del delitto e chi lo ha organizzato/eseguito? Il dolore per amici e parenti della professoressa nel Canavese è ancora altissimo visto che tra interrogatori e nuove prove la confusione regna sovrana: si è sfogata qualche giorno fa in tv a La Vita in Diretta anche la madre di Gloria Rosboch che dopo l’ennesimo interrogatorio a Gabriele ha voluto commentare con queste brevi ma fortissime parole. «Per me Gabriele è una bestia, adesso sta male? È pentito? Proprio non ci credo, doveva pensarci prima. Non ha problemi di mente, è troppo puntiglioso e preciso: vorranno farlo passare per matto, ma per me non lo è».

Potrebbero essere più di tre le persone coinvolte nell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch. Secondo La Stampa, sarebbero molte le persone che avrebbero potuto salvare la donna e che sono diventate taciti complici. Non si tratta quindi solo di Gabriele DeFilippi e Roberto Obert, i due principali sospettati come assassini materiali, o di Caterina Abbatista, indagata per concorso in omicidio. Nel mirino anche il ruolo di Sofia Sabhou, l’ultima fidanzata di Gabriele, che avrebbe ricevuto una confessione del ragazzo pochi giorni prima del delitto. Confermata l’iscrizione nel registro degli indagati anche per Efisia Rossignoli, la donna che si era spacciata per telefonista e che aveva preso parte alla maxitruffa ai danni di Gloria Rosboch. Negli ultimi giorno Gabriele DeFilippi è stato ascoltato di nuovo dal capo della Procura Giuseppe Ferrando, ma l’interrogatorio è stato interrotto da una nuova crisi di pianto. Secondo quanto riporta il Corriere, Efisia Rossignoli aveva fatto numerose telefonate a Gabriele proprio il giorno dell’omicidio, giustificando il tutto con una scusa. La donna aveva infatti affermato di pensare che il marito la tradisse e di aver chiesto a Gabriele di spiarlo, ma gli inquirenti non le hanno creduto. Nel frattempo, Gabriele DeFilippi ha iniziato le sedute con lo psichiatra Ezio Villari su richiesta del difensore che è convinto che il ragazzo sia affetto da un distubo mentale. Pochi giorni fa, Gabriele avrebbe chiesto di parlare anche con il cappellano del carcere alle Vallette, don Alfredo Stucchi, che avrebbe ascoltato in un secondo momento anche la madre Caterina Abbatista. “Ho visto molta sofferenza in lui“, riferisce nell’intervista il cappellano, “sono convinto abbia una coscienza, in fondo. Ma per arrivare a prenderne atto e per capire che cosa ha fatto servirà un percorso molto lungo che adesso è ancora lontano. Ci vorrà molto tempo per lui per cambiare“.