Il premier Renzi torna all’attacco dopo questi ultimi tre giorni di caos dopo il caso Guidi e le dimissioni dell’ex ministro dello Sviluppo Economico: a In Mezz’ora il premier entra in campo in primissima persona nella polemica nata dopo i dettagli sulle inchieste sul petrolio in Basilicata. «C’è il presidente del Consiglio che è coinvolto se questo è il tema: ho scelto io di fare questo emendamento, lo rivendico per forza. Le opere pubbliche sono state bloccate per anni e l’idea di sbloccare le opere pubbliche l’abbiamo presa noi per Tempa Rossa, per Pompei, per Bagnoli e per altre opere, quell’emendamento è roba mia». La difesa va già sulla Boschi e sulla richiesta delle opposizioni delle sue dimissioni: «se il ministro dei Rapporti con il Parlamento non controlla e verifica gli emendamenti, che ci sta a fare? Non è l’emendamento in sé il problema ma se qualcuno commette atti illeciti: se ci sono opere non vanno bloccate le opere, se qualcuno ruba va bloccato il ladro. Tutti quelli che si trovano ad aver commesso un errore si devono dimettere, io per primo».
È morto all’età di 84 anni l’immenso Cesare Maldini, ex giocatore e capitano del Milan, padre di un altra storica ex bandiera e colonna rossonera, Paolo Maldini, e anche ex commissario tecnico della Nazionale di Calcio Italiana. Lutto nel mondo del calcio per uno dei massimo protagonisti del Novecento azzurro: terzino come il figlio, grande presenza in campo e persona fuori, ne dà notizia la famiglia Maldini in una nota dove “annuncia con immenso dolore la scomparsa di Cesare nella notte tra sabato e domenica”. Carriera incredibile sia da giocatore che da allenatore, 1 Coppa dei Campioni, 4 scudetti con il Milan, 1 Mondiale da vice di Bearzot nell’82, 3 Europei Under 21 e un’uscita ai quarti con la Nazionale maggiore ai Mondiali del ’98 in Francia (ai rigori). Figura eccezionale e padre del forse già grande difensore della storia, Paolo Maldini che piange ora la scomparsa dell’affettuoso padre triestino ma cresciuto a Milano.
Sono numerosi gli attacchi diretti al premier Matteo Renzi in questi giorni e che urlano a gran voce di promuovere mozioni di sfiducia nei confronti del governo. Renzi è sicuro di quello che sta facendo l’esecutivo, forte del fatto che sia nel governo che nel PD si sia abituati che “chi sbaglia paga”. Il premier ha inoltre speso alcune parole per le accuse forti di Beppe Grillo che lo ha tacciato di avere le “mani sporche di petrolio”. Renzi ha annunciato di voler procedere con una querela ed ha sottolineato che Tempa Rossa si trovava in una fase di stallo dal lontano 1989. Secondo il suo punto di vista, il governo si trova in una posizione sicura e nessuno riuscirà a destabilizzare le sue fila.
Nei prossimi giorni, i pm di Potenza raggiungeranno Roma per interrogare il ministro Boschi e Federica Guidi in merito alla recente inchiesta sul petrolio lucano. Tra i reati che potrebbero venire contestati c’è anche quella di disastro ambientale. Intanto, la Procura chiede di nuovo che Gianluca Gemelli, compagno dell’ex ministro Guidi, venga arrestato. Presente nel registro degli indagati anche Giuseppe De Giorgi, Capo di Stato maggiore della Marina Militare. In questi giorni l’Ammiraglio ha dichiarato di sentirsi sorpreso ed allo stesso tempo amareggiato per il provvedimento.
E’ un ritorno inatteso quello di Silvio Berlusconi che in questi giorni ha espresso la volontà di unire i moderati e le destre per evitare che i comuni vengano affidati all’M5S ed alle destre. L’ex premier ha deciso infatti di sostenere i propri candidati alle elezioni amministrative, annunciando che sarà il centrodestra a vincere. Il cavaliere si è espresso duramente nei confronti del governo, accusandolo di essere un esecutivo illegittimo. Berlusconi ha affermato: “sconfiggeremo Renzi alle amministrative ed al referendum. Abbiamo scelto i professionisti del fare”.
Il Presidente Obama è intervenuto a New York durante la conferenza sul nucleare ed ha affermato di essere impaurito dall’eventualità che l’ISIS possa includere nei propri attentati anche il nucleare. Obama ha sottolineato che la convezione sulla sicurezza, sottoscritta da 102 Paesi, ha dato un giro di vite alla possibilità che ciò avvenga. Intanto, ritrovata in Siria una fossa comune in cui erano stati sepolti 42 corpi uccisi dall’ISIS. In Iraq invece, alcune fonti militari anonime riportano che le autorità hanno messo a segno un raid con incursione aerea, durante il quale sarebbe morto il capo degli armamanti dell’ISIS. Paura ancora a Molenbeek, Belgio. Nei giorni scorsi il paese è stato invaso da numerosi cortei anti-Islam voluti da estremisti di destra. Vano il tentativo di un gruppo di anti razzisti che ha cercato di fermare la manifestazione. Il primo Ministro belga ha annunciato che sono possibili nuovi attentati.
Gli allevatori di Udine sono scesi di nuovo in piazza in difesa del latte made in Italy. Il settore, un anno dopo la fine delle quote latte, sta subendo numerose perdite con un conseguente crollo dei prezzi ed aumenti della concorrenza straniera. Sarebbero 1500 le stalle che sono state chiuse nell’ultimo anno e che ha portato alla perdita di 120 mila posti di lavoro. Le proteste degli allevatori, sostenuti dalla Coldiretti, richiedono misure specifiche che mirino alla salvaguardia degli allevamenti e del latte italiano. Durante la manifestazione, Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, ha presentato il dossier ‘Quote latte, un anno dopo” che mette in luce la situazione problematica delle fattorie italiane.