Ci sono luoghi, e nemmeno troppo distanti, in cui sembra condensarsi il male. Come certe zone di Napoli, purtroppo, dove la bellezza della natura, dell’arte, degli uomini e delle donne  è saccheggiata dalla miseria, dal degrado, da continue violenze.

Questa volta non è la guerra di camorra, non la mancanza di lavoro, non la corruzione è il male, ma il più nascosto dei vizi, soprattutto se esercitato sui bambini, l’abuso sessuale. Ma, a fronte dell’orrore e della vergogna che tutti proviamo, nell’apprendere la notizia della svolta compiuta dalle indagini sulla morte della piccola Fortuna Loffredo, avvenuta a Caivano, alle porte di Napoli due anni fa, si accende una lieve speranza: hanno taciuto i grandi, ma hanno parlato i piccoli.



“Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari”: è un versetto del salmo 8, inno pieno di meraviglia per la grandezza di Dio. In questo caso l’amore alla verità, che non può mai essere eliminato dal cuore umano e che nei bambini sgorga come una sorgente fresca, non ancora imbrattata dal calcolo, ha guidato le loro parole fino a perforare il muro di silenzio che accompagna questa dolorosa vicenda. La vita è talmente un bene che raramente la verità non viene alla luce; la sua forza è tale da sgombrare il buio di cui è fatto il male, sia esso la miseria morale della sconcezza o il tristo silenzio di chi sapeva.



Chi ha compiuto bassezze che si teme persino di immaginare avrà la pena che la giustizia gli assegnerà. Ma non è solo questa la vittoria del bene; sarebbe ben misera e non potrebbe mai lenire il dolore indicibile delle famiglie delle piccole vittime. “Per ridurre al silenzio nemici e ribelli”, continua il salmo. Chi ha violato l’innocenza, chi ha taciuto viene smascherato dalle parole dei bambini. Ecco il germe della vittoria, inaspettato proprio come il piccolo fiore nella fessura della roccia.

La vittoria su questo male è quella cantata da Maria vergine: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente: la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”. Questo incredibile rovesciamento ci viene detto oggi da quei bambini che non hanno voluto nascondere ciò che hanno visto o saputo o vissuto; e la verità detta da bambini ha come connotato una sorta di innocente pietà, profezia della misericordia che come un manto ricopre la miseria dell’uomo.