In attesa dell’interrogatorio di Caterina Abbattista, il caso di Gloria Rosboch acquisisce possibili novità riguardo ai complici degli assassini, dopo la notizia rivelata dalla Stampa sull’avviso di garanzia e di indagine per Efisia Rossignoli, la telefonista della truffa architettata a Gabriele Defilippi verso la povera Gloria. Domani alle 9.30 verrà sentita la madre del ragazzo, nella speranza di trarre altri elementi per le indagini ancora nel buio sul lato complici; per gli assassini e il movente invece il caso si potrebbe considerare quasi chiuso. Roberto Obert e Gabriele Defilippi, che avrebbero ucciso Gloria Rosboch per quei 187mila euro truffati alla professoressa e che, dopo la querela, ha di fatto involontariamente fatto scattare la vendetta folle. «È stata quella querela, diventata un’ossessione per Difilippi, a far scattare un secondo diabolico e sanguinoso piano: l’eliminazione dell’insegnante», hanno confermato gli uomini della Procura.



Ha parlato l’avvocato di famiglia di Gloria Rosboch, Stefano Caniglia, che tramite La Stampa ha voluto puntare l’attenzione sulla questione soldi ancora aperta nel caso di cronaca sulla morte della professoressa del Canavese. «Bisogna proteggere i beni in possesso di Gabriele e della madre Caterina Abbattista, nella prospettiva di un maxi-risarcimento: “vogliamo impedire dispersioni, i soldi serviranno non solo a coprire il danno causato dalla truffa, ma anche tutti i profili risarcito legati alla morte di Gloria Rosboch”. Sono dunque nel mirino, oltre ai soldi congelati nei conti bancari, la villetta di Gassino e l’alloggio di Castellamonte; più complicato il monitoraggio dei beni nella disponibilità di Roberto Obert. Ci sono poi titoli di stato per 20mila euro e la titolarità di due o tre abitazioni tra Forno e Torino. In generale, ricorda La Stampa, che i carabinieri continuano a lavorare sull’intera rete finanziaria in parte condivida con altre persone legate a Roberto e Gabriele, che rischiano di vedere sequestrati titoli di loro proprietà.



La novità del giorno sul caso di Gloria Rosboch, in attesa dell’interrogatorio di domani a Caterina Abbattista, la madre di Gabriele Defilippi e sospettata di essere complice dell’orrendo delitto del Canavese, riguarda una quarta persona possibile implicata con i fatti delittuosi: gli avvisi di garanzia diffusi, come anticipa La Stampa, sono quattro e sono stati notificati ieri sera dai carabinieri. Tre sono per i sospetti già in carcere, il quarto è per Efisia Rossignoli, la telefonista della truffa architettata contro Gloria Rosboch e innamorata in passato dello stesso Gabriele. Contro di lei, come elemento chiave, ci sono le 11 chiamate fatte a Defilippi il giorno dell’omicidio di Gloria; ancora mancano gli esiti, ma gli esami della scientifica serviranno anche ad accertare la sua presenza o meno sulla Twingo dove è stata strangolata la professoressa. Ipotesi di accusa è favoreggiamento nel delitto: sembra invece decaduta l’ipotesi di complicità per l’altra donna coinvolta,a la giovane ventenne Sofia Sabhou, al momento infatti non ha ricevuto alcun avviso di garanzia né atto di accusa.



La giornata odierna rappresenta la vigilia di una data importante in merito al giallo sul caso Gloria Rosboch. Domani, infatti, potrebbero venire finalmente alla luce importanti informazioni in riferimento al delitto della professoressa di Castellamonte. Sebbene il secondo interrogatorio fiume a Gabriele Defilippi, il presunto assassino 22enne, sia stato secretato, alcune indiscrezioni sarebbero comunque emerse, come annunciato ieri nel corso della trasmissione di Rai 1, La vita in diretta. L’ex studente di Gloria Rosboch, negli ultimi due interrogatori, rivolgendosi alla donna uccisa avrebbe sempre detto “povera Gloria”. Troppo poco per gli anziani genitori, i quali nei giorni scorsi hanno destinato parole durissime a Defilippi. Intanto, le ultime indiscrezioni avrebbero svelato la presenza di presunti nuovi complici, tra cui una possibile figura maschile presente sulla Twingo bianca di Roberto Obert e che avrebbe accompagnato con Gabriele la professoressa Gloria Rosboch verso il suo tragico destino lo scorso 13 gennaio. Proprio sulla vettura del 54enne complice di Gabriele, mercoledì saranno avviati nuovi ed irripetibili esami mirati all’individuazione di ulteriori dettagli che potrebbero anche rappresentare una importante svolta. Restano ancora tanti i dubbi in merito al giallo di Castellamonte e ad altri reati ad esso connessi che porteranno sempre nella giornata di domani all’invio di ben nove avvisi di garanzia. A tal proposito, resta il giallo delle due donne indagate, Efisia e Sofia. La prima, cameriera 44enne che ha ammesso di aver perso la testa per Gabriele e di averlo aiutato nella truffa a scapito di Gloria Rosboch – per la quale è indagata – fingendosi una telefonista, all’inviata de La vita in diretta non avrebbe voluto commentare la notizia. La trasmissione Quarto Grado avrebbe invece smentito l’iscrizione nel registro degli indagati di Sofia, l’ultima ex fidanzata di Defilippi e che alla trasmissione di Rai 1 aveva asserito di avere la coscienza pulita, ribadendo: “So di non aver fatto nulla”. Manca una risposta anche in merito a ciò che resterebbe del tesoretto della famiglia Rosboch così come alla semiautomatica che Obert avrebbe ammesso di aver nascosto in un bosco del Canavese. La pistola non sarebbe l’arma del delitto di Gloria Rosboch ma potrebbe aprire a nuovi inquietanti scenari sul passato dei due ex amanti ora in carcere. Intanto mercoledì parlerà nuovamente anche la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. In attesa di risposte restano anche gli anziani genitori della donna uccisa, i quali finora avrebbero ricevuto numerose dimostrazioni di affetto e solidarietà da tutta Italia.