Ci troviamo nel mezzo della guerra contro la Francia, il 6 aprile 1814. Napoleone Bonaparte, dopo vari tentativi di salvare il proprio impero, decide alla fine di abdicare. Ma che cosa è successo? Perché quell’uomo, descritto dalla storia come uno dei più grandi strateghi si ritrova sconfitto? Per scoprirlo, doppiamo tornare indietro, ovvero a quando Napoleone Bonaparte è ancora un ufficiale molto giovane. E’ il 2 marzo del 1769 e Napoleone, dopo aver sostituito Schérer al comando, prende sotto la sua guida 38mila uomini. In poco tempo, Napoleone modifica il fronte periferico puntando all’epicentro del conflitto, riuscendo a portare a casa numerose vittorie. Ma in questo momento Napoleone ancora non sospetta ciò che gli sta per accadere. Appena qualche anno più tardi, nel 1814, il trattato di Fontainebleau fissa la sua sconfitta definitiva in seguito ad una serie di conflitti persi nella guerra della coalizione. E non solo perché la guerra dei sei giorni porta la Francia sotto il dominio delle forze alleate di Russia, Austria e Prussia. Il contenuto delle trattative è il modo con cui si vuole far uscire di scena Napoleone Bonaparte. Le trattative vengono svolte nella capitale francese tra i rappresentati dell’imperatore Bonaparte e delle forze coalizzate. In realtà come Napoleone aveva intuito già da un po’, una sesta coalizione aveva approfittato della sua debolezza. Napoleone aveva infatti subito la prima importante sconfitta fra il 12 ed il 14 ottobre dell’anno precdente, il 1813. Prussia, Inghilterra, Svezia, Russia ed Austria, gli avversari di sempre in pratica, uniscono gli intenti contro il nemico comune. La Svizzera, la Germania e l’Olanda in particolare affrontano l’esercito francese ed a nulla serve l’appello di Napoleone Bonaparte per radunare più uomini possibile. Riesce infatti a raccoglierne solo 80mila. L’esercito formato dalla sesta coalizione riesce a muovere quindi i passi verso la capitale francese senza che nessuno riesca ad ostacolarlo. Il 31 Marzo del 1814, la città di Parigi si arrese ed il successivo 6 aprile Napoleone Bonaparte decise di abdicare. A partire da questo momento sul trono francese sale l’erede della famosa dinastia borbonica, con a capo Luigi XVIII, nonchè fratello di Luigi XVI. Nel frattempo, Napoleone Bonaparte viene esiliato presso l’Isola d’Elba e con lui svanisce il sogno di un Impero universale, facendo indietreggiare la Francia fino alla situazione vissuta nel 1792. Durante questo periodo, Bonaparte non accetta il suo triste destino e scappa dall’isola d’Elba, rientrando nella capitale francese nel marzo del 1815. Arrivato a Parigi, le truppe anziché ostacolarlo ed arrestarlo, decidono di affiancarlo e Luigi XVIII viene costretto a fuggire. L’imperatore Bonaparte rimette definitivamente piede sul suo trono il 20 marzo del 1815.



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