Continua la sofferenza dei genitori di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte che secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa da Gabriele Defilippi e Roberto Obert. In attesa di ottenere piena giustizia Marisa Mores, mamma della vittima, è stata intervistata in esclusiva questa mattina da “La Sentinella del Canavese”; la donna, al giornalista recatosi nella sua abitazione ha ammesso:”Oggi è una giornata pessima, ho già discusso con mio marito non so quante volte. Questa è proprio una giornata no perché tra l’altro ho la Messa di Gloria, la trigesima, ed è sabato alle 18 e per giunta noi andavamo tutti i sabati a Messa. Allora lei immagini cosa vuol dire trovarmi la e non avere Gloria vicino…“. La signora Mores ha anche tratteggiato il profilo di Gabriele Defilippi:”Era un ragazzo educato, si presentava bene. Era l’opposto di quello che è adesso: però devo essere sincera, io lo vedevo bene come ragazzo, ma non riesco a concepire il cambiamento che ha fatto. Adesso è diventato un super-Dio: come lo chiama uno che si vanta di non avere bisogno di niente e di nessuno?“. La Mores ha poi ribadito che Gabriele era entrato in casa soltanto “come amico” e che spesso “aiutava Gloria con il computer“.
Uno degli aspetti ancora da chiarire rispetto alla vicenda che ha visto tragica protagonista Gloria Rosboch è quello riguardante il ruolo di Caterina Abbattista, la madre di Gabriele Defilippi che ha sempre dichiarato di trovarsi al lavoro nelle ore in cui è stato consumato l’omicidio della povera professoressa di Castellamonte. A confermare questa tesi ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado” è stata la dirigente dell’ospedale in cui la donna prestava servizio. Flavia Cardillo, direttrice sanitaria dell’ospedale di Ivrea ha infatti dichiarato:”La signora risulta in servizio, le timbrature sono regolari. Questo ufficio non ha ricevuto segnalazioni di assenze, quindi è difficile che qualcuno abbandoni il lavoro e non venga segnalato“. Anche gli inquirenti che il badge della Abbatista è stato strisciato alle 14:47 in entrata e alle 22:55 in uscita: perché allora le celle telefoniche attestano che la donna si trovasse in una zona diversa dall’ospedale? Un mistero tanto difficile da chiarire quanto importante da decifrare.
La settimana sta per chiudersi portando con sé ancora pochi importanti risvolti in merito al giallo di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa quasi tre mesi fa. Dopo l’interrogatorio a Caterina Abbattista, anticipato da un incontro a sorpresa con il figlio Gabriele Defilippi, il prossimo tassello sarà rappresentato dal faccia a faccia tra il 22enne e l’ex amante Roberto Obert. Il confronto è stato slittato al prossimo mercoledì dopo che dalla chiusura dei vari interrogatori non sarebbe emerso ancora un quadro preciso circa le responsabilità del delitto. Intanto, a far emergere tutta la loro rabbia sono gli anziani genitori di Gloria Rosboch, i quali non smettono di chiedere giustizia per la morte dell’amata figlia. In prima linea è in particolare la madre della professoressa uccisa, Marisa More, la quale dopo essere intervenuta spesso nel corso della trasmissione di Rai 1, La vita in diretta, ha raccontato il suo dolore anche sulle pagine del settimanale “Giallo”. “Abbiamo il cuore a pezzi”, ha esordito la donna, sottolineando come sia difficile per lei ma soprattutto per il marito “guarire da questa sofferenza insostenibile”. Al dolore si è accompagnata naturalmente anche la rabbia nei confronti dei tre arrestati ed in particolare di Gabriele, ex studente della professoressa Gloria. “Lui ha continuato la sua vita come se nulla fosse successo. Come si può essere così lucidamente scaltri dopo aver commesso un omicidio?”, si è domandata la madre di Gloria Rosboch, che continua comprensibilmente a non darsi pace. Dagli ultimi sviluppi sull’intricata vicenda, sarebbe stata coinvolta e per tale ragione iscritta nel registro degli indagati anche Efisia Rossignoli, rea di aver sia collaborato alla truffa dei 187 mila euro che al delitto di Gloria Rosboch. “Davvero proprio non capisco. Come pensava di farla franca anche questa signora? Come pensavano, tutti insieme, di farla franca?”, ha commentato l’anziana madre. Per la donna, l’obiettivo di tutte le persone finora coinvolte sarebbe stato solo uno: eliminare la professoressa e tenersi i soldi. “Ora ciascuno di loro pagherà per quello che ha commesso”, è l’augurio di Marisa More, prima di congedarsi nel suo dolore.