Non solo i genitori di Marco Vannini, anche gli italiani chiedono giustizia per il ragazzo di Ladispoli morto nella casa della fidanzata Martina Ciontoli, e per il cui omicidio sono stati rinviati a giudizio tutti e quattro i componenti della famiglia Ciontoli e Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli. Sono tanti infatti a scrivere sul gruppo su Facebook GIUSTIZIA E VERITÀ X MARCO VANNINI: abbracciano i genitori e chiedono che si sappia la verità su quanto accaduto. Ieri Marco Vannini avrebbe compiuto 21 anni e proprio in questa circostanza una mamma scrive sul social network: “Ieri è stato il compleanno di mio figlio e in tutta onestà ho pensato tanto a Marco, facendogli gli auguri l’ho abbracciato talmente forte che anche lui ne è rimasto stupito! Le ho detto ti ricordi di quel ragazzo che è morto perché un’intera famiglia non l’ha soccorso? Ecco parte di quell’abbraccio e’ anche per Marco e da oggi in poi sarà sempre così! Ho visto a quarto grado mamma Marina e papà Valerio ogni volta che li vedo mi si stringe il cuore. Ho una rabbia! non si può perdere un figlio così! Non finirò e tutti noi non finiremo mai di urlarlo GIUSTIZIA E SOPRATUTTO VERITA’ PER MARCO!! Un forte abbraccio a Marina e Valerio”.



L’omicidio di Marco Vannini, il giovane di Ladispoli ucciso da un colpo d’arma da fuoco mentre si trovava all’interno dell’abitazione della fidanzata Martina Ciontoli, ha scosso l’Italia intera. Ieri, nel corso della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado“, si è tornati a parlare della vittima, che proprio l’8 aprile avrebbe compiuto 21 anni. La trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi, come riportato da “Urbanpost.it” ha dato voce alla madre di Marco, la signora Marina Conte, che ai microfoni della trasmissione Mediaset ha dichiarato:”Marco oggi avrebbe compiuto 21 anni. Il regalo più bello è che qualcuno di loro dica finalmente la verità“. Il riferimento non troppo velato è alla famiglia Ciontoli e investe in primis il capofamiglia Antonio Ciontoli, nonché il figlio Federico e la mamma della fidanzatina di Marco, Maria Pezzillo. I dubbi sulle versioni date dai Ciontoli agli inquirenti sono infatti tanti e non è escluso che per la prima volta si possa parlare di un’intera famiglia a processo con l’accusa di omicidio.



E’ stato intenso quanto doloroso l’intervento dei genitori di Marco Vannini nel corso della puntata di ieri de La vita in diretta. Dopo settimane di silenzio, la famiglia del giovane ucciso quasi un anno fa a Ladispoli, nell’abitazione della famiglia Ciontoli, ha voluto ricordare l’amato figlio che proprio ieri avrebbe compiuto 21 anni se solo le persone accusate del delitto avessero chiamato in tempo i soccorsi. Sono cinque i rinviati a giudizio coinvolti nella morte del giovane di Cerveteri, tutti presenti sul luogo del delitto la sera dello scorso 17 maggio, quando Antonio Ciontoli, padre della fidanzata Martina, colpì Marco Vannini con un colpo di pistola in circostanze ancora tutte da chiarire. L’intera famiglia Ciontoli è stata accusata di concorso in omicidio, mentre Viola Giorgini, fidanzata del fratello di Martina, dovrà rispondere “solo” di omissione di soccorso. A distanza di un anno ed in occasione di quello che sarebbe stato il 21esimo compleanno di Marco Vannini, la famiglia ha potuto contare sull’enorme affetto di tutta Italia, intervenuta sia sul web tramite il gruppo Facebook dedicato a Marco Vannini e persino in cimitero. Un calore che per la madre della vittima è stato molto importante, nonostante l’immenso dolore. “Marco aveva tanti sogni nel cassetto. Voleva diventare un carabiniere e sono sicura che ce l’avrebbe fatta”, ha dichiarato la madre sulle pagine del settimanale “Giallo”. “Questi demoni gli hanno portato via tutto”, ha aggiunto mamma Marina che, come ha ricordato, ogni giorno è una lotta alla sopravvivenza per lei e per il marito Valerio. Per la famiglia di Marco Vannini, ora l’unico obiettivo è ottenere giustizia. Dal punto di vista giudiziario i primi passi sono stati già compiuti, in attesa del prossimo 23 maggio, quando inizierà il processo vero e proprio a carico dei cinque imputati. “Speriamo che il processo sia breve e che per gli assassini di mio figlio si aprano al più presto le porte del carcere”, ha chiosato la madre del ragazzo ucciso.

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