Il 1 maggio, Festa dei Lavoratori, si celebra la ricorrenza di san Giuseppe artigiano, spesso chiamato anche carpentiere, falegname o semplicemente lavoratore. San Giuseppe, protettore non solo di tutti i lavoratori, ma anche dei moribondi, dei procuratori legali, degli economi e, ovviamente, dei padri, fu uno dei più grandi esempi di umiltà e di fede incondizionata di tutta la storia della Chiesa. Egli era un uomo non anziano, ma sicuramente nel fiore degli anni, quando Maria ebbe la Rivelazione da parte dell’Arcangelo Gabriele, ed era sicuramente innamorato della sua fidanzata. Nella cultura ebraica, però, il fidanzamento non prevedeva convivenza e vita coniugale, quindi l’attesa di un bambino, pur se Figlio dell’Altissimo, generò una lacerazione nell’animo del buon san Giuseppe, che non voleva credere al tradimento ma non riusciva a spiegarsi l’accaduto. Solo quando anche lui ricevette la visita dell’Angelo scelse di prendere in sposa Maria e di crescere come padre putativo il Figlio d Dio. “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù; egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” leggiamo nel Vangelo di Matteo: san Giuseppe, a queste parole, fece professione di fede cieca ed assoluta, accettando tutte le conseguenze della propria scelta. Nei Vangeli la parola di san Giuseppe non compare mai, e quando Gesù iniziò ad avere una vita pubblica ed a predicare con costanza, probabilmente suo padre era già morto; non conosciamo, tuttavia, né una data precisa di morte né tanto meno un eventuale luogo di sepoltura. Sia papa Giovanni XXIII che papa Giovanni Paolo II hanno confessato di essere profondamente devoti a san Giuseppe, e di pregarlo quotidianamente. È interessante anche notare come san Giuseppe sia stato essenzialmente un rivoluzionario, in grado di accettare delle “regole” di vita molto particolari, solo per amore di Maria: questo fa di lui, per altro, anche il primo e più importante devoto della figura mariana prima di qualsiasi canonizzazione o ombra di santità, per aver creduto alla sua versione dei fatti e per aver accettato di camminare un passo indietro rispetto alla sacralità della sua sposa e soprattutto del Figlio che essa portava in grembo. 



È stato, inoltre, scelto come santo protettore sia da ordini e congregazioni religiosi che da persone laiche, tanto che nel 1955 papa Pio XII istituì la ricorrenza di san Giuseppe lavoratore, proprio il 1 maggio, per permettere ai lavoratori cattolici di condividere in pieno questa festa con i colleghi atei. La ricorrenza vera e propria, tuttavia, sarebbe il 19 marzo, che è anche il giorno della Festa del Papà. 
A Gorra, in provincia di Savona, il 1 maggio si terrà tuttavia una festa religiosa espressamente dedicata a san Giuseppe lavoratore, con celebrazione della Messa solenne nella Chiesa principale del paesino, e processione della statua del Santo per le vie del borgo. Al termine della processione viene organizzata anche una parte profana di festeggiamenti, con un piccolo rinfresco per gli abitanti del paese. A Bisceglie, in Puglia, i festeggiamenti addirittura si protraggono per due giorni consecutivi, il 1 e 2 maggio. La domenica verrà svolta la messa solenne al mattino e la recita del rosario al pomeriggio, mentre la processione è prevista per il lunedì. 



lavoratore è il patrono di Montursi, una frazione del comune di Gioia del Colle, vicino a Bari. Il paesino è sito in un territorio montuoso piuttosto aspro e fitto di boschi, e deve la sua devozione al santo per via di un decreto del 1959, quando il prefetto di Gioia del Colle ordinò lo stanziamento di 300.000 lire di fondi pubblici per la costruzione della chiesa dedicata proprio a San Giuseppe. 

Nel giorno del 1 maggio si dà anche memoria facoltativa a Sant’ Agostino Schoeffler, Sant’ Agostino Schoeffler, Sant’ Andeolo, Sant’ Arigio, Santi Giovanni de Zorroza e Giovanni de Huete, Santi Gistaldo e Gundebado, Santa Grata di Bergamo, San Jean-Louis Bonnard.