Nella puntata odierna di Pomeriggio 5, la trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, è stato dedicato ampio spazio al giallo di Isabella Noventa con alcune novità in esclusiva. Per la prima volta Debora Sorgato ha deciso di rompere il silenzio e parlare dal carcere di Verona nel quale si trova, accusata dell’omicidio premeditato della segretaria, insieme al fratello Freddy ed alla tabaccaia Manuela Cacco. La donna ha scritto una lunga lettera indirizzata al programma di Barbara d’Urso nella quale ha ripercorso le tappe più importanti della sua vita, concentrandosi sull’amato figlio. “Scrivo questa missiva perché trovo giusto e umano poter dire anch’io la mia verità”, ha esordito così Debora Sorgato, sottolineando le numerose cattiverie dette nei suoi confronti. Debora si ritiene profondamente amareggiata dalle parole dette nei suoi riguardi e dai giudizi sui suoi silenzi che la stessa ha definito “rassegnazione”.
In seguito all’assenza del corpo di Isabella Noventa, il giallo diventa ancora più complesso e l’avvocato della famiglia avrebbe avanzato in merito una ipotesi shock. A detta dell’avvocato Balduin, come riporta Il Mattino di Padova, infatti, il corpo della segretaria uccisa potrebbe non essere più ritrovato. Il legale ha avanzato la pista dell’inceneritore: “Isabella potrebbe essere finita all’inceneritore, per questo dico che potrebbe non esistere più quel corpo”, ha commentato in merito Balduin. La sua ipotesi potrebbe ora trovare conferma in un post pubblicato su Facebook da Debora Sorgato, sorella di Freddy e che alla luce dell’ipotesi sopra citata apparirebbe sempre più sospetto. Si tratterebbe di una foto che immortala tre cassonetti della spazzatura con la scritta “Ma le persone che ti scadono in quale secchio dell’immondizia vanno messe?”. L’immagine in questione è stata postata lo scorso 15 febbraio, ad un mese dall’uccisione di Isabella Noventa.
La morte di Isabella Noventa continua ad essere avvolta nel mistero. Dopo le perlustrazioni accurate nel lago di Padova Est, le ricerche del corpo si sono concentrate anche sulle dieci cisterne profonde diversi metri (circa quattro) indicate in un’altra lettera (questa volta non anonima) giunta all’avvocato Balduin. Secondo quanto riportato dal Mattino di Padova, l’intervento avrebbe visto in prima linea i Vigili del Fuoco, i quali attraverso una apposita sonda avrebbero analizzato ciascuna delle cisterne, smentendo così sul loro fondale la presenza del cadavere della segretaria uccisa. L’ennesimo tentativo avrebbe quindi avuto esiti negativi, dopo le ricerche nelle acque del lago artificiale e nel vecchio hotel abbandonato delle Padovanelle, vicino all’Ippodromo. I tre luoghi perlustrati ad oggi sarebbero tutti molto vicini ai luoghi frequentati da Freddy Sorgato, ma non avrebbero ancora portato alla soluzione del giallo sul delitto di Isabella Noventa.
Potremo essere alla vigilia di un’altra svolta nel caso Isabella Noventa anche se mancano dei dati certi: l’ipotesi avanzata dall’avvocato Gian Mario Balduin, legale dei Noventa, sul Mattino di Padova ha del clamoroso e forse spiegherebbe al meglio il perché non sia stato ancora trovata il corpo (anche se non ancora il motivo del silenzio dei tre accusati). Mentre proseguivano le ricerche del corpo di Isabella Noventa nel lago di Padova est e poi nelle cisterne vicino all’albergo in disuso delle Padovanelle, l’avvocato ha avanzato una ipotesi alternativa: «Il corpo di Isabella potrebbe non esistere più, ora che abbiamo escluso sia il lago di Padova Est che le cisterne: ad oggi mi sento di dire che Isabella potrebbe essere stata narcotizzata quando ancora si trovava in pizzeria con Freddy». Secondo il legale la povera donna avrebbe bevuto una birra drogata da Freddy Sorgato e poi quando presumibilmente si addormentò potrebbe essere stata soffocata con una federa bianca. «Non mi tolgo dalla mente la federa bianca nascosta sotto la giacca della Cacco ripresa dalle telecamere di videosorveglianza nel centro di Padova, quella potrebbe essere l’arma del delitto». E poi a quel punto messa in un sacco nell’immondizia a cui poi il destino sarebbe stato l’inceneritore senza che nessuno se ne accorga: si tratta della versione definitiva? Le indagini continuano.
Le ricerche del corpo di Isabella Noventa stanno continuando in questi giorni, seguendo le indicazioni di una lettera anonima pervenuta settimane fa che indicava il laghetto di Padova Est e le Padovanelle i due possibili luoghi in cui sarebbe stato occultato il cadavere. Due giorni fa, riporta il Corriere del Veneto, tutti i 15mila metri del lago artificiale sono stati scandagliati, soprattutto soffermandosi su due punti in particolare a cui si può accedere con le macchine, ma non è stato trovato il corpo di Isabella Noventa. Anche le Padovanelle, l’ex albergo in cui anni prima aveva lavorato Debora Sorgato, non ha dato alcun riscontro. Nel frattempo Paolo Noventa, il fratello della vittima, ha assistito alle ricerche ed assieme all’avvocato Balduin sono riusciti a rintracciare un’esperta di toponomastica originaria di Abano e che ora vive a Londra. La donna conosce bene anche Noventa Padovana -il luogo in cui si trova la villa di Freddy Sorgato– ed i tre indagati. La sua ricostruzione è appurare che Manuela Cacco, al contrario di quanto ha sempre affermato, non è arrivata dopo il delitto ma vi ha partecipato. La testimonianza della donna rimane tuttora l’unica prova contro Freddy e Debora Sorgato ed il suo legale sta solo aspettando l’esito delle perizi su telefonini e pc sequestrati per procedere con la richiesta degli arresti domiciliari. Per la Cacco è già quasi pronta la casa della figlia e del relativo compagno.