Dopo lungo dibattito giudiziario e politico, il senato brasiliano ha votato l’impeachment nei confronti del presidente Dilma Rousseff che adesso dovrà affrontare un processo. Sono stati 55 i voti contro di lei e 22 quelli a favore dopo un dibattito durato ben 20 ore. Il presidente è accusato di aver manomesso i conti pubblici per nascondere il crescente deficit del paese prima della sua rielezione nel 2014. Tutte accuse che la Rousseff ha sempre negato. Sarà il vicepresidente Michel Temer a prendere adesso il ruolo di presidente del paese mentre la Rousseff sarà impegnata nel processo che dovrebbe durare 180 giorni il che significa che la Rousseff sarà sospesa dai suoi incarichi anche durante i giochi olimpici che cominceranno il prossimo 5 agosto.
Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, l’assessore alla cultura Laura Ferraris e tre membri del cda del Teatro Regio di Parma risultano indagati per abuso di ufficio. E’ il secondo sindaco, dopo quello di Livorno, appartenente al Movimento cinque stelle a essere coinvolto in una inchiesta in pochi giorni. Per la Procura si tratta di un atto dovuto, l’accusa è di aver favorito la nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del teatro e di Barbara Minghetti a consulente per lo sviluppo e ai progetti speciali. Il commento di Pizzarotti: “Era già emerso ci fossero indagini in corso in ragione degli esposti del senatore Pd Pagliari. Sarà utile per chiarire la vicenda, con la Procura consueto atteggiamento collaborativo. Il mio impegno continua senza esitazione”.
Da ieri pomeriggio non si avevano più notizie di lui, Jashan, un bambino di 6 anni residente a Guidizzolo in provincia di Mantova. Purtroppo è stato ritrovato morto questa notte in un canale. Jashan soffriva di una forma leggera di autismo ed era già successo si fosse allontanato dalla sua abitazione da solo. Mercoledì pomeriggio era stato visto vicino alle scuole elementari nel centro del paese. In duecento volontari insieme alle forze dell’ordine si erano messi a cercarlo. Purtroppo ci sono riusciti ma troppo tardi: il bambino deve essere scivolato in uno dei tanti canali della zona ed è morto annegato.
369 voti, tanti sono stati i deputati che hanno approvato la contestata legge sulle Unioni Civili. La norma che ha visto un iter travagliato, era stata già approvata dal Senato il 25 Febbraio scorso, e per diventare legge si attendeva solamente il passaggio di quest’oggi. Il governo che vista l’importanza della legge, soprattutto a livello mediatico, aveva imposto la fiducia, (fiducia votata anche dai “Verdiniani”) per bocca di alcuni importanti esponenti esprime soddisfazione estrema. Duro attacco invece delle opposizioni, da una parte Brunetta che segnala un “mutato assetto della maggioranza di governo” e consiglia al Premier di andare da Mattarella, per metterlo al corrente dell’ingresso di Verdini in seno all’esecutivo, dall’altra Salvini che incita i Sindaci del Carroccio di iniziare una “disobbedienza civile” contro la norma, e a non permettere le Unioni Civili all’interno dei comuni da loro amministrati.
Anche lo stato italiano potrebbe “entrare in guerra” con la Apple, il motivo del contendere è legato allo sblocco dell’ iPhone 6 plus, di uno degli arrestati dei giorni scorsi, nell’ambito dell’inchiesta di presunte attività terroristiche a Bari. I carabinieri del ROS hanno infatti fatto sapere di non essere riusciti ad accedere ai dati di uno degli arrestati, Mansoor Ahmadzai. Il cellulare secondo gli investigatori, potrebbe contenere al suo interno delle rilevanti “piste investigative”, piste che allo stato attuale non è possibile utilizzare, in quanto protette dalla tecnologia Apple. Nessun problema per i cellulari degli altri due arrestati. Entrambi della Samsung, sono stati “bonificati” grazie un software apposito (Oxygen Forensic Suite 2015), in essi sono stati trovati “spunti” definiti dagli investigatori “molto interessanti”. Non è escluso la richiesta di aiuto da parte delle autorità italiane, ai colleghi americani dell’FBI, che trovandosi dinanzi ad un problema simile con i telefoni degli indagati della “strage di San Bernardino”, hanno proceduto allo sblocco, forzando la porta d’acceso ai dati del telefono.
Sono state le rivelazione di un pentito della Sacra Corona pugliese, a far innalzare il livello di sicurezza attorno al procuratore della repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo. Il pentito di cui non sono state rese note le generalità, ha rivelato come il tritolo sequestrato in provincia di Bari alcuni giorni fa, fosse destinato al procuratore partenopeo. L’attentato già pianificato, sarebbe dovuto avvenire nella zona di Gioia del Colle, luogo di residenza dell’alto magistrato. I camorristi per questo avevano già effettuato numerosi sopralluoghi, allo scopo di individuare la “location” più congeniale. A Colangelo, cui è stato innalzato il livello di protezione, è giunta la pronta vicinanza del Ministro della Giustizia Orlando, il magistrato pur preoccupato, ha sottolineato come non saranno le minacce a interrompere la sua attività di “servitore dello stato”.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati ritorna a esprimersi sul tema corruzione, e lo fa all’interno di un seminario a Taranto. L’alto esponente giudiziario memore del vespaio che la sua ultima intervista aveva suscitato, cerca di puntualizzare il suo pensiero su quella che lui stesso definisce “una delle piaghe della società italiana”. Davigo sottolinea come non tutti i politici siano ladri, ma rileva come la corruzione sia penetrata nel “tessuto sociale”, essa va analizzata soprattutto allo scopo di capire le cause e studiarne i rimedi. Le parole di Davigo seguono un incontro con il ministro della Giustizia Orlando, incontro ritenuto da entrambi “molto proficuo”