Il caso di Isabella Noventa resta ancora avvolto nel mistero. Il corpo della donna non si troverebbe ancora ed il movente così come le dinamiche del delitto della segretaria sarebbero oscure. Mentre secondo Manuela Cacco ad uccidere Isabella sarebbe stata Debora Sorgato, nella sua prima versione rilasciata agli inquirenti in seguito al suo arresto, Freddy Sorgato avrebbe ammesso di averla uccisa nel corso di un gioco erotico spinto: “L’ho soffocata durante un gioco erotico, una pratica che facevamo come coppia nei rapporti sessuali”. Ora però, a smentire le sue parole sarebbero le donne che avrebbero fatto parte del suo passato. I dubbi degli inquirenti li avrebbero spinti a scavare nel trascorso amoroso dell’uomo fino a sentire le sue ex fidanzate e tentare di capire se realmente le pratiche estreme rientrassero nei gusti di Freddy. Le donne interpellate, come sottolinea Urban Post, avrebbero tuttavia smentito il fatto assicurando che Sorgato non fosse affatto avvezzo a simili pratiche sessuali.
Isabella Noventa, segretaria di Albignasego uccisa quasi quattro mesi fa, era stata “spiata” almeno un paio di volte del compagno di Debora Sorgato, il maresciallo Giuseppe Verde. L’indiscrezione emerge dal quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre, il quale sottolinea come l’uomo in passato abbia cercato per ben due volte informazioni relative a Isabella tramite la banca dati delle Forze dell’Ordine. Il fatto risalirebbe nel periodo tra novembre 2013 e settembre 2014, il medesimo in cui la segretaria uccisa aveva denunciato numerosi casi di stalking ai suoi danni. E sarebbe quello, secondo gli inquirenti, anche il momento in cui nei tre indagati ed ora in carcere per il delitto della Noventa – i fratelli Debora e Freddy Sorgato e la tabaccaia veneziana Manuela Cacco – sarebbe nato il germe della vendetta. Gli inquirenti non avrebbero dubbi: da quel periodo i tre iniziarono a premeditare su come fare fuori la segretaria, sebbene il giallo sia ancora senza un movente certo e, aspetto ancora più grave, senza un corpo.
La morte di Isabella Noventa potrebbe presto aprire nuovi inquietanti retroscena legati al passato di Debora Sorgato. Poco alla volta starebbe emergendo un quadro inquietante in cui finalmente potrebbero essere chiariti a distanza di anni anche i decessi dei precedenti compagni della donna, oggi in carcere con l’accusa di omicidio premeditato, insieme a Freddy Sorgato ed a Manuela Cacco. In base a quanto riportato oggi da Il Giornale di Vicenza, la Procura avrebbe riaperto il caso del suicidio di Giuseppe Berto, primo compagno di Debora e morto quindici anni fa. L’uomo fu trovato mummificato a Polegge nel 2001, a distanza di un anno dalla sua misteriosa scomparsa ma il caso fu subito archiviato come suicidio. Oggi, alla luce dei tanti dubbi emersi in seguito al delitto di Isabella Noventa, sarebbero trapelate altre morti sospette nella vita della donna e presunta assassina e per questo il magistrato avrebbe deciso di analizzare in modo più approfondito il caso.
Il caso di Isabella Noventa resta molto complesso, dopo le rivelazioni per cui il maresciallo Verde cercava negli scorsi giorni informazioni riguardo al caso in quesitone nella banca dati dei Carabinieri; ma intanto si aprono scenari inquietati sul passato di Debora Sorgato e riguardano quegli strani suicidi che emergono dal passato della sorella di Freddy e che su queste pagine abbiamo già passato in rassegna negli scorsi mesi. Ebbene, alcune morti molto vicine a Debora e che sono tate derubricate come suicidi, in realtà non convincono ancora le autorità che potrebbe riaprire le indagini, stando alle fonti del Giornale di Vicenza. Il suo primo marito, Giuseppe Berto, dal quale era divorziata, venne trovato mummificato in un’auto in garage con tagli sui polsi e una lettera autografata l’anno prima che lasciava beni alla ex moglie. La polizia archiviò il caso per suicidio ma sarebbero in corso altre verifiche per riaprire, forse, le indagini; idem per l’altro ritrovamento strano, il secondo marito Gianluca Ciurlanti. Morto in un incidente stradale in moto, l’assicurazione fruttò alla vedova 500mila euro e parte di quella somma è stata trovata di recente in casa del compagno, il Maresciallo Giuseppe Verde, a sua volta indagato. La famiglia di Ciurlanti ha sempre parlato di freni manomessi che avrebbero causato la morte: il mistero drammatico si allarga.
Nel giallo sul delitto di Isabella Noventa, di recente sarebbe entrato anche il fidanzato di Debora Sorgato. Maresciallo dei Carabinieri, Giuseppe Verde è da alcuni giorni indagato per violazione del segreto di ufficio ed accesso abusivo alla banca dati delle Forze dell’Ordine, ma stando a quanto riferito da uno dei suoi migliori amici alla trasmissione Pomeriggio 5, sarebbe assolutamente all’oscuro di quanto accaduto ai danni della povera segretaria di Albignasego. Secondo quanto emerso da alcune indiscrezioni rivelate anche nel corso della trasmissione di Canale 5, pare che in passato Debora Sorgato abbia più volte chiesto al fidanzato nonché maresciallo informazioni relative alle famose denunce per stalking avanzate da Isabella Noventa ai Carabinieri. Nello specifico, la donna ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario premeditato, avrebbe chiesto lumi su chi fossero gli indagati. Temeva che emergesse anche il suo nome? Su questo aspetto specifico non ci sarebbero tuttavia conferme ufficiali. In merito alla posizione del maresciallo, pare inoltre che si sia rifiutato categoricamente di andare a trovare Debora in carcere. Giuseppe Verde starebbe infatti vivendo un momento molto delicato. Stando a quanto riferito dagli uomini dell’Arma all’inviata Mediaset, il maresciallo sarebbe attualmente seguito da alcuni psicologi messi a disposizione dai Carabinieri in quanto molto provato dall’attuale situazione. Non è un caso se dal giorno dell’arresto di Debora lui sarebbe ancora in malattia, tanto da aver sviluppato una depressione che starebbe curando. A parlare del compagno della sorella di Freddy Sorgato, alla quale è stato legato per ben otto anni, è stato uno dei suoi migliori amici, intervistato sempre da Pomeriggio 5. L’uomo ha sottolineato il carattere eccezionale del maresciallo prima di commentare il ritrovamento dei 124 mila euro nel suo appartamento, presumibilmente appartenenti alla Sorgato: “Non ne sa assolutamente niente, non sa la provenienza, presume siano di Debora”. A sua detta il maresciallo era certamente a conoscenza dei precedenti problemi di Debora, prima di chiosare: “Non la vuole più sentire, non la vuole più vedere, per lui il nome Debora Sorgato non esiste più”.