E’ stato rinviato al prossimo 20 giugno il processo a Veronica Panarello. Il rinvio, come si legge sul Giornale di Sicilia, è stato deciso nell’udienza lampo che si è svolta lo scorso 11 maggio davanti al Gup di Ragusa Andrea Reale. La donna è accusata dell’omicidio del figlio Loris di 8 anni e dell’occultamento del cadavere nel canalone di Contrada Mulino Vecchio a Santa Croce Camerina. Il giudice ha rinviato l’udienza in attesa del deposito della perizia psichiatrica su Veronica Panarello. L’esito della perizia psichiatrica era atteso per ieri ma è slittato. L’omicidio di Lorys Stival è avvenuto il 29 novembre 2014: la donna ha dato dall’iniziao diverse versioni di quanto accaduto. Nelle ultime confessioni Veronica Panarello ha accusato del delitto del figlio il suocero Andrea Stival. Secondo la donna l’uomo avrebbe ucciso il bambino perché il piccolo avrebbe scoperto la relazione tra la mamma e il nonno. Andrea Stival ha negato tutto, sia la presunta relazione con la nuora sia di aver ucciso il nipote, ma è stato comunque indagato come atto dovuto dopo le dichiarazioni di Veronica Panarello.



Era atteso per ieri il deposito della perizia psichiatrica alla quale è stata sottoposta Veronica Panarello, madre del piccolo Lorys Stival ed accusata del suo delitto, avvenuto il 29 novembre di due anni fa. I periti nominati dal gup Andrea Reale e che erano stati chiamati a valutare la capacità di intendere e di volere di Veronica Panarello, infatti, avevano avuto tempo fino al 15 maggio, ma secondo quanto trapelato dall’Ansa, il deposito sarebbe ora slittato di due settimane. Il motivo sarebbe da attribuire alla possibilità per gli esperti di poter redigere la loro relazione finale, comprensiva anche dei risultati della risonanza magnetica, esame medico al quale la donna e presunta responsabile del delitto di Lorys Stival si era sottoposta, su richiesta della difesa, per valutare le sue condizioni “neuro, radiologiche, morfologiche e funzionali”. L’esame era avvenuto alcune settimane fa in una struttura medica privata di Catania, nella quale Veronica Panarello si era recata lasciando momentaneamente il carcere della città. L’accertamento era stato disposto dai periti del Tribunale di Ragusa, davanti al quale si sta svolgendo il processo con rito abbreviato condizionato, su richiesta dei consulenti della difesa. In attesa, dunque, del deposito della perizia psichiatrica il quale avverrà tra 15 giorni, la nota criminologa Roberta Bruzzone aveva commentato sulle pagine del settimanale “Giallo” la vicenda, asserendo: “Dalle conclusioni della perizia mi aspetto una valutazione di piena capacità di intendere e di volere. Se i periti, come sembra, la pensassero come me, Veronica Panarello rischia una condanna a 30 anni, in considerazione dello sconto di pena previsto dalla scelta del rito abbreviato”. Secondo la Bruzzone, inoltre, proprio “il ‘balletto’ delle versioni rese dalla donna non fa che irrobustire l’ipotesi di una piena imputabilità”.

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