Dall’incidente probatorio al fratellino di Gabriele Defilippi nell’ambito dell’incidente probatorio che si è svolto ieri per il caso Gloria Rosboch, come evidenzia il Quotidiano del Canavese sarebbe emersa una doppia conseguenza. Il giovane, avrebbe confermato la versione già fornita agli inquirenti puntando ulteriormente il dito contro Gabriele messo nei guai ancora una volta dal tredicenne. Di fronte al procuratore avrebbe parlato della truffa, dei soldi ma soprattutto dell’intenzione del fratello maggiore di uccidere la professoressa ancor prima del 13 gennaio scorso. A detta del medesimo quotidiano locale, con le sue parole il ragazzino avrebbe invece alleggerito la posizione di Caterina Abbattista, la madre in carcere per concorso in omicidio la quale pare non sapesse nulla del delitto sebbene fosse a conoscenza della truffa a scapito di Gloria Rosboch.



Dopo la morte di Gloria Rosboch, avvenuta il 13 gennaio scorso, l’attenzione si è concentrata in modo particolare sulle tre persone finite in carcere: Gabriele Defilippi, l’ex amante Roberto Obert e la madre del primo, Caterina Abbattista. Ma chi era realmente la professoressa di Castellamonte? A fornire un quadro preciso della personalità della donna, è oggi la grafologa Giovanna Sellaroli, interpellata da La Sentinella del Canavese e che ha esaminato la scrittura di Gloria. “Numerosi items infantili, segni semplici, a tratti bambineschi, lettere dissociate, lettere gonfiate in alto, lettere affettive schiacciate e le numerose diseguaglianze, consente di delineare un quadro di personalità caratterizzato fondamentalmente da una certa immaturità affettiva che rende difficile, in alcuni momenti, la capacità a gestire gli impulsi”, avrebbe spiegato la grafologa. Ne emerge una personalità “irreprensibile e innocente”, ma anche il desiderio di “crearsi un legame affettivo”. Ed ancora, la paura di restare delusa, il desiderio di essere accettata, pronta ad abbassare le difese di fronte ai sentimenti ed alle emozioni.



Un nuovo passo in avanti nella ricerca della verità sul delitto di Gloria Rosboch, è stato compiuto nella giornata di ieri, in occasione dell’incidente probatorio che ha visto protagonista il fratellino tredicenne di Gabriele Defilippi. Al cospetto del giudice, interrogato in un ambiente protetto, il minore avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni shock su Gabriele, compresa la frase fuori controllo pronunciata dal 22enne nei giorni precedenti al delitto dell’ex professoressa di francese. Come riferito dall’inviata di “Pomeriggio 5” nel corso dell’ultima puntata, il ragazzino avrebbe ricordato quanto accaduto lo scorso 7 gennaio quando, seduto sul divano di casa insieme a Gabriele, quest’ultimo non avrebbe trattenuto la rabbia in seguito al ricevimento della lettera di querela da parte di Gloria, dopo la truffa dei 187 mila euro messa in atto dallo stesso 22enne. “Questa qui la faccio fuori”: Defilippi avrebbe commentato con questa frase la vicenda, come ricordato dal fratellino in sede di incidente probatorio. Una dichiarazione shock che celerebbe anche l’elemento della premeditazione.



Dopo l’incidente probatorio di ieri sul caso Gloria Rosboch, un dato su tutti emerge – visto che i contenuti degli interrogatori sono comunque secretati – dalle prime voci riportate da Repubblica. Il fratellino di Gabriele Defilippi, interrogato per trovare ulteriori novità sul tragico caso di cronaca del Canavese, non ha scagionato né il fratello e né soprattutto la madre Caterina Abbattista. Al termine dell’intero incidente probatorio, il bambino ha salutato con un bacio la madre e il fratello: i commenti degli avvocati di Caterina sono stati resi pubblici, «valuteremo se fare istanza di scarcerazione o chiedere almeno che sia messa ai domiciliari», hanno detto i due legali. Da quanto pare dunque la donna rimane indagata e accusata, e il fratellino di Gabriele non sembra aver fornito dati sufficienti per scagionarla. Né tantomeno è avvenuto con il fratello, la cui situazione è ovviamente più grave essendoci la confessione diretta della morte di Gloria Rosboch.

Nella giornata di ieri sono emerse alcune clamorose novità in merito al giallo sul delitto della professoressa Gloria Rosboch. A parlare in sede di incidente probatorio, è stato il fratellino tredicenne di Gabriele Defilippi e figlio minore di Caterina Abbattista, entrambi in carcere con l’accusa di omicidio e presenti anche loro negli uffici della Procura di Ivrea. Il ragazzino è stato fatto entrare da un ingresso secondario, al fine di evitare i giornalisti e le numerose telecamere presenti, per poi essere ascoltato in una stanza protetta al secondo piano dell’edificio, seduto dietro uno specchio dal quale non era possibile incontrare gli sguardi della madre e del fratello. Questi ultimi, a loro volta, hanno potuto rivedere dopo il loro arresto avvenuto tre mesi fa il tredicenne, protagonista di un interessante interrogatorio. Le prime indiscrezioni sono emerse dalla trasmissione “Pomeriggio 5”, che ha sottolineato l’importanza dei racconti del minorenne, ai fini del raggiungimento della verità in merito al delitto di Gloria Rosboch. Il suo racconto avrebbe preso il via dal giorno del 7 gennaio scorso, poco prima dell’omicidio della professoressa di Castellamonte. Il tredicenne avrebbe raccontato di aver assistito ad un Gabriele oltremodo infuriato dopo il ricevimento della querela da parte della sua ex professoressa, al punto da averlo sentito pronunciare la seguente frase shock: “Questa qui la faccio fuori”. Il racconto è proseguito con il ricordo della visione dei veri soldi della truffa di Gloria Rosboch, raccolti in un borsone insieme ad una pistola poi consegnata a Roberto Obert. Il ragazzino avrebbe quindi evidenziato la doppia faccia del fratello maggiore: quella dolce, di chi voleva accudirlo e proteggerlo, ma anche quella di colui che lo picchiava, minacciava e che dormiva con un’arma sotto al cuscino. Il giovane avrebbe anche svelato un’altra truffa ordita da Gabriele i cui proventi sarebbero stati trasferiti su un conto corrente estero, a Montecarlo. Defilippi, inoltre, avrebbe appuntato su un foglio dove aveva spartito i soldi della truffa ai danni della professoressa Gloria Rosboch. Il tredicenne ha rilasciato alcune dichiarazioni shock anche in merito ad Efisia Rossignoli – grande assente insieme ad Obert – rivelando di essere andato a casa della donna diverse volte con Gabriele: era lei a fornirgli la droga e il fratello avrebbe intestato sul suo conto 2000 euro come ricompensa per le telefonate effettuate nell’ambito della truffa a Gloria Rosboch, citando addirittura la banca. Tutto ciò, secondo l’inviata di “Pomeriggio 5”, sarebbe stato confermato anche dal procuratore di Ivrea, Ferrando, il quale avrebbe definito il tredicenne molto attento e sveglio per la sua età. Infine, il ragazzino avrebbe insistito affinché gli fosse stato permesso incontrare la madre Caterina ed il fratello maggiore, in presenza dei rispettivi avvocati, del giudice e degli psicologi. L’incontro con la madre sarebbe stato caratterizzato da grande commozione, mentre quello con il fratello da uno shock, avendolo trovato molto dimagrito.