Come annunciato nell’anteprima della trasmissione Pomeriggio 5, Domenica, madre di Fortuna Loffredo, è intervenuta oggi nel corso della trasmissione di Canale 5 insieme ai nonni per parlare della svolta nel delitto di Caivano, avvenuta in seguito all’arresto di Raimondo Caputo. “Per me è arrivato finalmente il giorno in cui ho dato un nome e un volto a chi ha ucciso mia figlia. Sono felicissima che si sia arrivato ad un colpevole sebbene già sapevo che era stata ammazzata”, ha commentato la donna. Sin dall’inizio, infatti, la madre di Fortuna aveva evidenziato i suoi sospetti invitando i Carabinieri a chiedere al settimo piano. “Io li ho tenuti lontani perché dentro di me vedevo che dovevano vedere fino in fondo perché è da lì che l’avevano ammazzata”, ha ancora aggiunto, in riferimento al presunto assassino della figlia ed alla sua compagna. Anche i nonni sospettavano di loro, sebbene l’assenza di prove. A commentare è stato anche il nonno, il quale ha asserito a Pomeriggio 5: “Il problema più grande è che la bimba non ha mai dimostrato di avere subito sevizie perché sennò l’avevamo ancora qui con noi”. “Se la giustizia va avanti gli dovrebbero dare l’ergastolo”, ha poi chiosato.



La madre ed i nonni di Fortuna Loffredo, la bambina uccisa nel giugno di due anni fa a Caivano, nel napoletano, sono intervenuti questo pomeriggio nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. Domenica, madre di “Chicca” come veniva affettuosamente chiamata la bambina, ha aperto le porte della sua casa dopo la svolta rappresentata dall’arresto di Raimondo Caputo, l’uomo 43enne arrestato con l’accusa di omicidio. La stessa donna, nelle passate ore ha commentato le parole di Matteo Salvini, come riporta Giornalettismo.com. Il leader della Lega si era detto compiaciuto dalla notizia in base alla quale Caputo sarebbe stato picchiato in carcere. “Basta violenze. Anche quella che generata dalle parole. Non so chi sia Matteo Salvini, e conosco poco, anzi quasi niente della Lega. Però chi si compiace per il pestaggio in carcere subito da Raimondo Caputo, l’assassino e il violentatore di mia figlia, finisce per pensare la vita come fa la camorra, che è sempre violenta”, avrebbe commentato la donna, madre di Fortuna.



Dopo la svolta nel giallo della morte di Fortuna Loffredo, avvenuta con l’arresto di Raimondo Caputo, suo presunto assassino, non solo Caivano ma anche molti detenuti del carcere di Poggioreale hanno reagito nei confronti dell’uomo 43enne. Mentre fuori alcuni cittadini avrebbero dato alle fiamme l’abitazione della compagna di Caputo, anche lei accusata di violenze sessuali ed attualmente ai domiciliari, in carcere appena la notizia delle nuove accuse a carico di Raimondo si è diffusa, come riportato dal Corriere della Sera, l’uomo sarebbe stato aggredito violentemente dagli altri detenuti. Raggiunto nella giornata di sabato dal gip e dal pm in vista dell’interrogatorio di garanzia, Caputo avrebbe rivelato l’aggressione ai suoi danni e ciò ha portato la direzione del penitenziario a prendere le opportune misure di sicurezza trasferendolo in isolamento per la sua incolumità. Dopo la notizia del linciaggio avvenuto in carcere, Matteo Salvini ha commentato la vicenda nel corso di un’intervista radiofonica a Radio Cusano Campus, come riportato da Giornalettismo.com. “È stato quasi linciato in carcere il presunto assassino di Fortuna Loffredo? Se dicessi che mi dispiace, direi una cosa falsa. Non mi dispiace per nulla, anche se non deve essere lasciata alla legge del carcere la soluzione”, ha dichiarato il leader della Lega.



Il caso di Caivano si allarga sempre di più: la piccola Fortuna Loffredo, morta precipitando dal palazzo nello stabile Parco Verde alle porte di Napoli potrebbe non essere stata l’unica a morire in quel modo orribile. L’accusa a Raimondo Caputo, per cui il caso si è riaperto negli scorsi giorni con il suo arresto, è di quelle gravissime: chi indaga crede che possa aver violentato più volte la bambina Fortuna e poi possa averla gettata dalla finestra. Ecco, oggi un’altra incredibile novità che in molti già discutevano dal giorno dell’arresto: «va riesumato il corpo del piccolo Antonio Giglio, morto a 4 anni il 27 aprile 2013 nello stesso modo e nello stesso stabile di Parco Verde, in cui un anno dopo è morta Fortuna Loffredo. La giustizia deve arrestate tutti i responsabili», a parlare è l’avvocato della famiglia Loffredo Angelo Pisani, tramite l’Ansa. «Siamo solo alla prima pagine di un libro di orrore, violenza, degrado e criminalità mai letto prima ed inimmaginabile anche per il regista più cruento», afferma quasi shoccato l’avvocato. Una storia terribile quella di quel palazzo che vedrebbe ora coinvolto anche un altro bambino: quel piccolo era figlio di Marianna Fabozzi, compagna proprio di quel Raimondo Caputo ora in carcere – dove tra l’altro in questi giorni di carcere arrivano notizie di continui pestaggi da parte degli altri detenuti, restii a perdonare un presunto pedofilo e omicida – e per cui potrebbe profilarsi una duplice accusa di omicidio. Antonio e Fortuna si conoscevano e giocavano insieme a volte, sono morti nello stesso modo e tutti e due i minori sono stati ritrovati senza la scarpa destra e non solo; secondo il Corriere della Sera, l’ultima volta che la bambina è stata vista viva era in casa di Antonio seduta sul divano a giocare con la sorellina del bambino.