Stefano Binda resta in carcere. La Cassazione ha infatti respinto l’istanza di scarcerazione chiesta dai suoi avvocati difensori. L’uomo accusato di aver ucciso la studentessa varesotta Lidia Macchi nel gennaio 1987 viene tenuto in carcere perché, si legge nella sentenza, potrebbe influenzare le persone che ai tempi conoscevano entrambi. Un mese fa circa si è proceduto con la riesumazione del corpo della giovane nella speranza di trovare tracce di dna dell’omicida. clicca su questo link per la notizia approfondita
Accolta la richiesta dell’Italia: Salvatore Girone tornerà in Italia per il tempo della durata dell’arbitrato internazionale che dovrà decidere la sua sorte e quella del suo compagno accusati di aver ucciso dei pescatori indiani scambiati per pirati. Lo ha deciso il tribunale dell’Aja invitando Italia e India a concordare i tempi e le modalità del ritorno in patria del marò. La Farnesina ha anticipato la sentenza che sarà resa nota domani: “Se la notizia è vera sono strafelice. E’ una notizia meravigliosa. Adesso devo sentire mio figlio e mia nuora per accertare se è vera”, ha detto Michele Girone, padre del soldato.
Matteo Renzi parlando a un incontro al teatro Niccolini di Firenze ha reso note le date ufficiali in cui si voterà la legge sulle unioni civili. Sarà un voto di fiducia anche questa volta per il timore che il decreto legge sia a rischio, l’11 e 12 maggio prossimo: “L’11-12 maggio, con fiducia a naso noi voteremo la legge sulle unioni civili alla Camera”. Sempre nel corso di questo incontro il premier ha fatto il punto sulla sua opera di governo, sottolineando il successo del Jobs Act (“400mila posti di lavoro in più”) e in generale le riforme come quella del senato: “Dopo 63 governi di fila, il lavoro di questi due anni ha provocato un cambiamento radicale : il Pil è tornato positivo. Ma quello che stiamo cercando di fare è restituire agli italiani l’orgoglio di appartenere a qualcosa di grande”.
Secondo il quotidiano israeliano Haarez le forze armate fedeli al regime di Assad hanno usato armi chimiche a est di Damasco per respingere un attacco dei fondamentalisti di Isis. Il fatto sarebbe successo una settimana fa quando gli islamisti hanno attaccato due basi dell’aviazione governativa che hanno importanza strategica vitale. Per fermare l’attacco sarebbe stato usato gas sarin nonostante gli accordi del 2013 che hanno forzato Damasco a distruggere le armi chimiche, che invece evidentemente Assad ha ancora a disposizione.
Con una scelta inaspettata da parte dell’organizzazione, il grande concertone del primo maggio a Roma è stato dedicato a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano, torturato e ucciso in Egitto. Il concerto che come al solito ha attirato nella Capitale centinaia di migliaia di persone, ha visto la partecipazione di svariati musicisti, tutti accumunati dal pensiero dei giovane friulano. Toccante il messaggio dei genitori di Giulio che hanno ringraziato tutti coloro che affollavano la piazza e hanno promesso che “la ricerca della verità non troverà fine fino a quando la memoria di Giulio non sarà onorata”. Sul palco si sono alternate decine di artisti. Interessante il lavoro proposto dal gruppo “Parto delle Nuvole Pesanti” che con il suo brano “Fuori la mafia, dentro la musica” ha scaldato la piazza e guadagnato applausi scena aperta.
Importante la “partecipazione unitaria” dei tre sindacati confederati al corteo del primo maggio che si è tenuto quest’oggi a Genoa. La manifestazione, aperta dai leader di Cgil, Cisl e Uil ha rappresentato un chiaro messaggio al governo di Matteo Renzi, reo di non fare nulla per incentivare il mondo del lavoro. Dal palco i tre sindacalisti, Camusso, Furlan e Barbagllo, hanno lanciato parole di fuoco verso l’esecutivo, chiedendo di “accelerare le misure sul lavoro, che per gli italiani è la prima priorità”. Il corteo, proseguito senza incidenti, ha ricordato Giulio Regeni e molti, Camusso compresa, indossavano un nastro giallo, diventato ormai il simbolo della ricerca della verità sulla morte del giovane ricercatore frullano. La manifestazione ha ricevuto il saluto del presidente della Regione Giovanni Toti. L’esponente politico durante l’intervento è stato sommerso dai fischi dei partecipanti.
“Gli abusi sui minori sono intollerabili”. Queste le parole di fuoco lanciate da Papa Bergoglio durante l’Angelus di ieri in piazza San Pietro. Le parole del Pontefice ripercorrono ciò che avviene nel nostro Paese e sono chiare le allusioni verso la situazione di Caviano. Sembrerebbe riconducibile infatti al reato di pedofilia la morte della piccola Fortuna Loffredo. Il Pontefice ha inviato il suo saluto anche all’associazione cattolica Mater che da decenni si occupa di portare all’attenzione della cittadinanza ogni forma di abuso sui minori. Le parole del Papa sono state accolte da un lunghissimo applauso di una piazza che nonostante la pioggia era molto gremita.
Una Juve che non sa più perdere e un Milan che non sa più vincere, è questa la frase che riassume la domenica calcistica. Gli uomini di Massimiliano Allegri, con una squadra molto rimaneggiata per il “turn over”, hanno battuto il Carpi 2 a 0. I rossoneri invece sono riusciti ad agguantare in extremis un pareggio contro un Frosinone impegnato nella “bagarre retrocessione”. Nella domenica calcistica spicca il successo del Palermo che ancora spera nella salvezza. Pesante débâcle dell’Udinese che viene umiliata dal Torino. In campo internazionale il Leicester con il pareggio di oggi sul difficile campo del Manchester United, è a un solo punto dal laurearsi campione d’Inghilterra. In F1 facile vittoria di Rosberg su Mercedes, nel gran premio di Russia, il tedesco è stato in testa dal primo all’ultimo giro. Solo un terzo posto per le Ferrari con Raikkonen, Vettel tamponato in partenza è uscito immediatamente dalla gara, sbattendo contro le protezioni alla fine della prima curva.