Il caso di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte che secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa da Gabriele Defilippi e Roberto Obert, ha vissuto mercoledì scorso un capitolo importante con l’incidente probatorio tenutosi al quarto piano del Palazzo di Giustizia di Ivrea. Ad uscire rafforzata in maniera particolare è stata la posizione di Caterina Abbattista, la mamma del Defilippi che sarebbe stata scagionata dal proprio figlio minore, il tredicenne che avrebbe di fatto confermato l’estraneità nell’omicidio della donna già sostenuta dalle dichiarazioni di Gabriele e dell’Obert. A questo punto non è escluso che dopo mesi di detenzione, per la Abbattista scatti presto la scarcerazione. Questo è il convincimento dei suoi due legali Erica Gilardino e Matteo Grognardi, che a “La Sentinella del Canavese” dichiarano:”Coinvolta nella truffa ma totalmente estranea all’omicidio: per lei chiederemo la scarcerazione o in subordine i domiciliari”. Questa istanza verrà accolta dal magistrato?
Negli ultimi giorni il caso di Gloria Rosboch ha subito un importante scossone in seguito all’incidente probatorio nel corso del quale è stato ascoltato il fratello minore di Gabriele Defilippi, il 22enne presunto assassino della professoressa di Castellamonte. Il tredicenne, figlio di Caterina Abbattista, è stato ascoltato per cinque ore dal gip, al quale ha raccontato i momenti che hanno preceduto e seguito la truffa dei 187 mila euro ai danni di Gloria Rosboch e il suo delitto. Tanti i punti affrontati nel corso del lungo colloquio in procura, a partire dalla madre, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. Il ragazzino avrebbe scagionato ancora una volta la donna, come si comprende dalle sue parole riprese dal quotidiano “La Sentinella del Canavese”: “Ho letto sui giornali che con le mie dichiarazioni ho messo nei guai mia madre. Io non l’ho mai accusata. E non voglio farle del male”. Diversa la posizione nei confronti del fratello Gabriele in merito al quale il minore ha svelato: “A volte Gabry con me era dolce e protettivo, a volte violento e cattivo”. Questo è nulla rispetto alle altre rivelazioni fatte anche in presenza del gip, durante le quali Defilippi viene dipinto come un vero e proprio truffatore seriale: “Una volta mi chiese di partecipare ad una truffa. Dovevo cambiare dei soldi veri con dei soldi falsi, chiuso in un armadio. Doveva partecipare anche l’allora fidanzata di Gabriele. Ci rifiutammo. Io avevo paura e lei si arrabbiò molto. Tanto che lasciò Gabriele”. La truffa di cui parla il ragazzino avrebbe visto come vittima proprio Roberto Obert, anche lui in carcere con l’accusa di omicidio premeditato. A proposito del delitto di Gloria Rosboch , al ragazzino è stato chiesto se secondo lui la madre ne fosse a conoscenza: “Mamma chiese a Gabriele se avesse qualcosa a che fare con la scomparsa di Gloria e lui rispose di no. E Roberto s’arrabbiò pure: “Come fai a pensare questo di tuo figlio?””, ha replicato. Ad uscirne con le ossa rotte, anche la finta telefonista Efisia Rossignoli che, nel racconto del ragazzino, oltre ad essere stata pagata 2000 euro nell’ambito della truffa a Gloria Rosboch , riforniva la droga a Gabriele. Al termine del lungo interrogatorio, il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha commentato l’attuale situazione in cui si trova il ragazzino che, a sua detta, andrebbe tutelato, nella speranza di una vita più serena per lui.