C’è attesa per lunedì prossimo 23 maggio quando inizierà il processo per la morte di Marco Vannini. Accusati di concorso in omicidio sono i quattro componenti della famiglia Ciontoli nella cui casa di Ladispoli il giovane è deceduto un anno fa. Marco Vannini era fidanzato con Martina Ciontoli. Anche una quinta persona è indagata per omissione di soccorso: si tratta di Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli. Nel gruppo di Facebook GIUSTIZIA E VERITÀ X MARCO VANNINI ci sono anche post di chi chiede l’ergastolo per tutti e cinque gli imputati. E in tantissimo sostengono la famiglia, dimostrando la loro vicinanza online: “Marco nel cuore giustizia e verità x te…. che tu possa avere giustizia tesoro… un grande grande abbraccio di cuore alla famiglia sono con voi… buongiorno a tutti…”, “TANTA FORZA DI LOTTARE E MAI DI ARRENDERSI! – Angelo biondo, staremo sempre al fianco dei tuoi cari senza mai lasciarli. Buongiorno a tutti! Facciamo sentire il nostro affetto a Marina e Valerio”, “buongiorno Marco Marina Valerio Alessandro Gruppo Siamo angeli con un’ala soltanto, e possiamo volare solo restando abbracciati. (Anonimo)”.
Sono giorni di grande dolore ma anche di speranza, questi, per la famiglia di Marco Vannini, il giovane di Cerveteri ucciso il 17 maggio dello scorso anno mentre si trovava nella casa della fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli. A provocargli la morte sarebbe stato un colpo di pistola esploso da Antonio Ciontoli, il capofamiglia, in circostanze ancora poco chiare sebbene sia trascorso un anno da delitto. L’intera famiglia presente al momento dello sparo, insieme a Viola Giorgini, fidanzata di Federico Ciontoli, saranno chiamati a presentarsi il prossimo 23 maggio in occasione dell’inizio del processo che li vede tutti imputati (la famiglia Ciontoli per concorso in omicidio e Viola per omissione di soccorso). Quello in scesa dal prossimo lunedì, si preannuncia un lungo e complesso processo, nel corso del quale si tenterà di far luce e soprattutto giustizia sulla morte di Marco Vannini, partendo dal presupposto che il giovane, con ogni probabilità, si sarebbe potuto salvare se solo i soccorsi fossero stati chiamati tempestivamente. Di diverso avviso, come sottolinea il sito Urban Post, sarebbe la difesa dei Ciontoli, secondo la quale i soccorsi non sarebbero stati allertati “perché Antonio Ciontoli riteneva che il proiettile fosse rimasto nella spalla e che la situazione non fosse grave”. Ma contro la famiglia della fidanzata di Marco Vannini, ci sarebbero anche altri elementi, come sottolinea l’avvocato Celestino Gnazi, a partire dalle intercettazioni ambientali che andrebbero a smentire le deposizioni rese dagli imputati. Nelle ultime ore, intanto, sarebbe emersa una ulteriore novità relativa proprio ad Antonio Ciontoli: dopo essere stato sospeso nei mesi scorsi dai servizi segreti, sarebbe ora stato sospeso anche dalla Marina Militare presso la quale prestava servizio. A rivelarlo è stata la trasmissione “Chi l’ha visto?”, tramite la pubblicazione di una mail ricevuta dall’Ufficio Stampa della Marina e che recita quanto segue: “Nei confronti del Mrs Ciontoli Persomil – Direzione Generale per il Personale Militare – ha disposto la sospensione precauzionale facoltativa dall’impiego connessa a procedimento penale ai sensi del combinato disposto degli artt, 916 e 920, comma 2, Del Lgs 66/2010 (Codice dell’Ordinamento Militare).