La giornata di oggi viene ricordata per la scomparsa ben ventiquattro anni fa di Giovanni Falcone vittima della strage di Capaci insieme alla moglie e alla scorta. L’uomo era il simbolo della lotta contro la Mafia e purtroppo poi è successo una tragedia davvero incredibile. Anche chi di solito si dedica a scherzi e candid camera come i Pantellas si dedica a questa incredibile situazione. I ragazzi postano una foto di Falcone e scrivono: “Gli eroi non vanno dimenticati”, clicca qui per la foto e i commenti dei follower.



Oggi non può essere un giorno come gli altri per noi italiani, perchè si ricorda quella che è stata una delle stragi che più ci ha colpito nell’intimo negli ultimi anni. Esattamente ventiquattro anni fa morivano Giovanni Falcone,sua moglie e la scorta in quella che da allora divenne la strage di Capaci. Era esattamente il 23 maggio del 1992 e la Mafia attaccava uno dei simboli assoluti dell’onestà italiana, proprio colui il quale aveva indagato e fatto molto per cercare di sconfiggere questo male ancora oggi presente. Per ricordare le vittime Dj Ringo su Twitter ha postato una splendida foto che vede protagonisti proprio Falcone, la moglie e i tre ragazzi della scorta. Nel tweet scrive: “Goodmorning Italia! La mafia ventiquattro anni fa attaccava la libertà e onestà. Io non dimentico. Giovanni Falcone e la scorta”. Clicca qui per la foto e per i commenti dei follower.



Angelo Mangiante si occupa di sport, da anni racconta per Sky Sport tutto sulla Roma spesso come inviato da Trigoria e dallo Stadio Olimpico. Di fronte però ad eventi come questi non si può rimanere insensibili e tutto il nostro paese si dovrebbe stringere in una riflessione. E’ così che Angelo Mangiante sul suo profilo Twitter posta una foto di quel terribile giorno e scrive: “Mafia. Per non dimenticare. Tre agenti della scorta, la moglie e Giovanni Falcone. Strage di Capaci. 23 maggio 1992”, clicca qui per la foto e i commenti dei follower. Un giorno che non potremo mai dimenticare, soprattutto chi in quel periodo era già grande, ma anche i piccoli che scoprivano il male attraverso delle immagini televisive che sembravano provenire più da un film che dal telegiornale. Un ricordo che non si deve cancellare per ricordare i veri eroi del nostro paese.



Non solo Palermo ma l’Italia intera oggi ricorda l’anniversario della strage di Capaci nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo ed i tre uomini della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. La cerimonia in ricordo della strage ha riguardato anche la Regione Puglia dalla quale provenivano Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Ad aprire la commemorazione a Bari, presso il quartiere Catino è stato il coro di piccoli studenti sulle note dell’Inno nazionale e dell’Inno alla gioia. “Grazie alle voci di questi ragazzi meravigliosi una giornata in cui ricordiamo un evento molto triste assume un significato di speranza”, ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “La Puglia non dimentica Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, eroi moderni che con coraggio e intelligenza seppero opporsi alla mafia”, ha ancora aggiunto Emiliano. Non solo Bari ma anche Lecce ed in modo particolare la città di Calimera (terra di origine di Montinaro), ha ricordato la strage di Capaci di 24 anni fa. Alle 17:58 minuti esatti, nella piazza del piccolo centro del Salento si è rivissuta la simulazione dell’esplosione avvenuta a Capaci il 23 maggio 1992, alla quale ha fatto seguito un minuto di silenzio.

In occasione dell’anniversario della strage di Capaci con l’uccisione del giudice Giovanni Falcone, è partito nel pomeriggio odierno da Via D’Amelio a Palermo il tradizionale corteo con numerosi studenti, aperto da uno striscione con la scritta “Per non dimenticare”. Al passaggio del corteo, come riporta Ansa, da alcuni balconi in Via Autonomia Siciliana i residenti hanno sventolato lenzuola bianche e bandiere tricolore in onore del giudice ucciso da Cosa Nostra. All’arrivo all’Albero di Falcone in Via Notarbartolo, dove si concluderà il corteo, proprio davanti alla casa dove abitava il magistrato, alle ore 17:58 sarà osservato un minuto di silenzio. Proprio quello è l’orario esatto in cui si consumò la Strage di Capaci, il 23 maggio 1992, nella quale oltre a Falcone perse la vita anche la moglie e tre uomini della scorta. Il minuto di silenzio sarà rispettato nel corso della trasmissione tv di Rai1, La vita in diretta, annunciato all’inizio della puntata dai due conduttori.

Nell’anniversario della strage di Capaci nella quale persero la vita Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo ed ai tre agenti della scorta, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, non è mancato il messaggio da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Oggi è un giorno per la storia del nostro Paese, l’anniversario della strage di Capaci: il primo pensiero va a Giovanni Falcone, a sua moglie, alla scorta”, ha esordito il premier come riporta UnioneSarda.it. “È stato uno dei momenti in cui ho deciso di fare giurisprudenza. Ognuno si ricorda dov’era. Se questo Paese è un po’ più forte e un po’ più libero lo deve a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, ha chiosato Renzi. Anche il Capo dello Stato Mattarella ha inviato oggi un messaggio alla sorella del giudice ucciso, Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, definendo quello della strage di Capaci “un assassinio che ha segnato la morte di valorosi servitori dello Stato e l’avvio di una riscossa morale”. Il Presidente della Repubblica ha poi voluto rivolgere la sua vicinanza a tutti i presenti nell’Aula Bunker dell’Ucciardone, ma anche “a chi non si è mai scoraggiato nella battaglia contro le mafie, contro l’illegalità e contro la corruzione, a chi lo ha fatto a costo di sacrificio personale e a chi ha compreso il valore della cultura della legalità, che vive anzitutto nell’agire quotidiano”.

Ricorre oggi il 24esimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, il giudice antimafia rimasto vittima nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 nel corso della quale persero la vita anche la moglie Francesca Morvillo ed i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Nel giorno della memoria, sono numerose le iniziative in atto in tutta Italia, a partire da Palermo, città natale di Falcone e fulcro di tante sue battaglie che culminarono proprio con la sua tragica morte nell’attentato di 24 anni fa. Nel capoluogo siciliano, infatti, come ogni anno si ripetono le commemorazioni ed in occasione del nuovo anniversario lo slogan per ricordare quanto avvenuto a Capaci quest’anno è: “Palermo chiama Italia”. L’Aula Bunker dell’Ucciardone (il carcere divenuto negli anni il luogo simbolo del maxiprocesso contro Cosa Nostra) ha accolto tra gli altri anche la sorella del giudice ucciso, Maria Falcone, ma anche le istituzioni nazionali quali il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e quello dell’Istruzione Stefania Giannini. Tra i presenti anche il presidente del Senato Pietro Grasso, il ministro Angelino Alfano, la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti oltre a Giuseppe Antoci, presidente del Parco Dei Nebrodi e che la scorsa settimana è scampato ad un attentato di mafia. Proprio Orlando, alla presenza di 800 studenti ha commentato: “Penso che non bisogna mai abbassare la guardia, occorre assicurare la massima tutela ai magistrati e questo lo stiamo facendo”. Come riporta Repubblica.it, sono stati circa 50 mila gli studenti in collegamento da molte piazze d’Italia che hanno partecipato alle commemorazioni a Palermo per la morte di Giovanni Falcone, della moglie e dei tre agenti. L’edizione 2016 vede infatti coinvolte le città di Milano, Gattatico (RE), Firenze, Napoli, Roma, Pescara, Bari, Barile (PZ) con le relative piazze della legalità che dalla mattina odierna si sono collegate con l’Aula Bunker del carcere Ucciardone rispondendo al coro di #PalermoChiamaItalia, hashtag attivo in queste ore anche sul social Twitter.