Il giallo sulla morte di Isabella Noventa, in questi giorni è caratterizzato da tutta una serie di importanti novità che vedono al lavoro la dottoressa Luciana Caenazzo, nominata dalla Procura al fine di analizzare tutta una serie di elementi appartenenti a Manuela Cacco ed ai due fratelli, Freddy e Debora Sorgato. Il legale della tabaccaia avrebbe già esposto la volontà di non ricorrere ad un consulente tecnico di parte in quanto gli elementi da analizzare interesserebbero in gran parte i due fratelli Sorgato. In merito a Manuela, gli ulteriori accertamenti non ripetibili riguarderanno solo la sua auto e quella del figlio. La donna, dunque, avrebbe manifestato una certa tranquillità in quanto è certa che nella sua vettura non possano esserci tracce riconducibili a Isabella Noventa, a riprova della sua estraneità rispetto al delitto della segretaria.
Proseguono le ricerche del corpo di Isabella Noventa ma la Procura è di nuovo ad un punto morto: in cinque mesi ogni possibile svolta è stata smentita e il corpo della povera segretaria di Albignasego ancora non è stato trovato. Arriva però annunciato ieri, un possibile colpo di scena che abbiamo già trattato in passato ma che ricopre una possibile e decisiva prova contro i Sorgato: il sostituto procuratore Giorgio Falcone, titolare delle indagini, ha ordinato alla biologia Luciana Caenazzo – quella che aveva già effettuato tutto le ricerche scientifiche nella Villetta di Freddy – una nuova perizia scientifica su tutto il primo piano della villa di Freddy Sorgato. Quindi anche in camera da letto e nel bagno: l’obiettivo, racconta il Gazzettino di Padova, è quello di trovare tracce biologiche della segretaria 55enne uccisa la notte del 15 gennaio. Fino ad ora solo il piano terra era stato analizzato dopo le parole di Manuela Cacco che accusava Debora di aver ucciso Isabella Noventa al piano terra della villetta, ma ora si è deciso – forse con qualche ritardo – di effettuare le ricerche anche nel resto della casa.
Negli ultimi giorni sono emerse alcune importanti novità nel giallo sull’omicidio di Isabella Noventa, a partire da tutta una serie di nuovi accertamenti disposti dalla procura e che riguardano le tre persone attualmente in carcere con l’accusa di omicidio premeditato Isabella Noventa. Oggi intanto, presso il carcere di Venezia l’avvocato Alessandro Menegazzo incontrerà nuovamente la sua assistita, Manuela Cacco, come dallo stesso annunciato nelle passare ore ad alcuni quotidiani locali tra cui Il Mattino di Padova. Dopo l’avvio degli accertamenti non ripetibili su alcuni oggetti della Cacco e dei due fratelli Sorgato – Freddy e Debora -, il legale della tabaccaia ha voluto chiarire come la loro linea difensiva non preveda la nomina di un consulente tecnico di parte che andrà a controbilanciare il lavoro svolto dalla dottoressa Caenazzo incaricata dalla Procura. “La quantità di oggetti da analizzare è molto ampia per gli altri due indagati. Mentre per Manuela gli accertamenti vanno fatti solo sulla sua auto e su quella di proprietà del figlio, e cioè una Golf Volkswagen. Ulteriori accertamenti riguarderanno per lo più coltelli e sacchetti di plastica”, ha spiegato l’avvocato Menegazzo. Resta quindi confermata la versione della donna, secondo la quale ad uccidere Isabella Noventa sarebbe stata Debora Sorgato, in base ad un racconto resole dalla stessa. In merito al corpo della segretaria, la Cacco avrebbe ribadito che, a detta di Debora, sarebbe stato gettato nelle acque del Brenta e a tal riguardo non ci sarebbero ulteriori versioni da parte della tabaccaia. In merito al reale ruolo avuto da Manuela nell’ambito del delitto di Isabella Noventa, il suo avvocato avrebbe manifestato con certezza il suo punto di vista, asserendo: “Resto sempre più convinto e gli elementi che stanno emergendo lo confermano sempre più che il ruolo di Manuela in questa vicenda va ad inquadrarsi sempre più come un favoreggiamento e non una complicità con i fratelli Sorgato”. Riuscirà il suo legale a dimostrare ciò allontanando ulteriormente il nome della Cacco da quello di Debora e Freddy?