Ha fatto molto rumore la dichiarazione di Paolo Noventa, fratello di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa dai fratelli sorgato con la complicità di Manuela Cacco, in cui l’uomo si diceva disposto a rinunciare al risarcimento in cambio del corpo della sorella. Come riportato da “Il Mattino di Padova” la strategia difensiva dei Sorgato è stata interpretata dai legali dagli avvocati penalisti Giuseppe Pavan e Massimo Malipiero, che hanno proposto al legale della famiglia Noventa, l’avvocato Gian Mario Balduin, un risarcimento del danno per l’omicidio di Isabella rappresentato dalla villa del ballerino, in via Sabbioni, a Noventa Padovana. Proposta rispedita al mittente al legale della famiglia Noventa, l’avvocato Gian Mario Balduin, che in tempi non sospetti aveva fatto intendere la volontà dei parenti di Isabella di non accettare nessun risarcimento fino al ritrovamento del corpo.
Ad oltre quattro mesi dal tragico omicidio di Isabella Noventa, la famiglia della segretaria di Albignasego ancora non ha un corpo sul quale piangere. E’ tanta la rabbia e la disperazione del fratello di Isabella, Paolo Noventa, il quale è tornato a parlare ai microfoni della trasmissione “La vita in diretta”, nel corso della puntata andata in onda ieri pomeriggio. Oltre a mancare di un movente, il delitto della donna avvenuto nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso non avrebbe ancora ridato il cadavere di Isabella Noventa. Ora, il fratello della vittima sarebbe disposto davvero a tutto, anche a rinunciare al risarcimento a carico dei tre indagati attualmente in carcere, Manuela Cacco ed i fratelli Sorgato, pur di sapere la verità sulla sorella. “Sono disposto a valutare l’ipotesi di rinunciare al risarcimento purché Freddy e i suoi complici ci facciano riavere il corpo di mia sorella Isabella. Siamo logorati da 4 mesi, non riesco più a contenere mia madre, per noi la cosa più importante è ritrovare al più presto il corpo di mia sorella”, ha asserito l’uomo alla trasmissione di Rai 1. Quello messo in atto da Paolo Noventa, è solo l’ultimo di tanti appelli che il fratello di Isabella ha rivolto in questi mesi soprattutto a Freddy Sorgato, ex fidanzato della donna uccisa e l’unico, insieme alla sorella Debora, a poter sapere dove si trovi il corpo della donna. Lo stesso Freddy, dopo il suo fermo, aveva raccontato agli inquirenti di aver gettato il cadavere della Noventa nelle acque del fiume Brenta, tanto da condure gli stessi sul luogo. Le ricerche – terminate dopo la morte di uno dei sub impegnati – non portarono però a nessun riscontro, facendo così dubitare gli stessi inquirenti delle parole dell’uomo che, ad oggi, non avrebbe ancora raccontato come siano andati i fatti la sera di gennaio di quattro mesi fa. “Quella di non far ritrovare il corpo di Isabella Noventa secondo me è stata una scelta ampiamente e a lungo premeditata”, ha asserito la criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta nel corso de “La vita in diretta”. In effetti, il fatto che Freddy e Debora Sorgato abbiano fatto quadrato affinché non rivelassero nessun particolare sul cadavere di Isabella Noventa rappresenterebbe il fulcro di tutto il giallo. E’ facile a questo punto ipotizzare come il suo ritrovamento potrebbe realmente definire una volta per tutte le responsabilità dei tre indagati, sebbene Manuela Cacco abbia sempre preso le distanze ammettendo di non conoscere nulla in merito al cadavere della segretaria, se non confermare la versione di Freddy, che le fu riferita dalla sorella dopo il delitto.