In attesa di capire se davvero Freddy Sorgato ha scritto o meno una lettera a Manuela Cacco, il caso di Isabella Noventa fa registrare delle nuove dichiarazioni, questa volta ad opera del cugino della segretaria di Albignasego, Eugenio Costola. Come riporta “Il Mattino di Padova” l’uomo ha parlato alla trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto” sottolineando il comportamento sospetto dell’autotrasportatore con la passione per il ballo la sera della scomparsa della cugina, quando i tre si incontrarono in pizzeria:”Freddy non si è mosso, è rimasto immobile di fianco alla porta d’ingesso e non ha fatto un passo per darmi la mano. Era pietrificato e con il volto serio e pallido“. Parole che a distanza di tempo lasciano immaginare che l’omicidio di Isabella probabilmente fosse stato premeditato da tempo..
-Negli ultimi giorni, per quanto riguarda il caso di Isabella Noventa, si è iniziato a parlare insistentemente della presunta lettera spedita da Freddy Sorgato a Manuela Cacco. Per molti la missiva avrebbe lo scopo di invogliare la tabaccaia di Camponogara a tacere la verità sul destino riservato al corpo della segretaria di Albignasego, ma l’avvocato Menegazzo, che tutela la Cacco dall’inizio della vicenda, sentito da “La Nuova Venezia” nella giornata di ieri, ha manifestato tutti i suoi dubbi. Queste le sue parole:”Prima di dare per certo un fatto del genere bisogna accertare se questa fantomatica lettera esiste. È in possesso di un periodico? E come mai Manuela non me ne ha mai parlato? Ho visto Manuela fino a pochi giorni fa e sono sicuro che se questa lettera d’amore gli fosse arrivata, lei me lo avrebbe riferito. C’è da chiedersi inoltre: se la lettera esiste chi l’ha scritta?“.
Quello di Isabella Noventa si inquadra sempre di più come uno dei delitti più complessi degli ultimi anni. L’assenza di un corpo rappresenta la vera grande lacuna dell’intero giallo, nonché la forza dei tre indagati per omicidio premeditato ed attualmente in carcere. Se è vero che Manuela Cacco sarebbe l’unica ad aver parlato con gli inquirenti facendo intravedere uno spiraglio di collaborazione, sembra altrettanto vero che i fratelli Sorgato, Freddy e Debora, siano sempre più uniti nel non far trapelare nessuna informazione utile affinché il cadavere di Isabella Noventa possa essere riconsegnato alla sua famiglia. L’assenza di un corpo, dunque, potrebbe giocare interamente dalla parte dei tre arrestati e di questo ne sarebbe pienamente consapevole anche il questore di Padova, Gianfranco Bernabei, che nei giorni scorsi ha lanciato un importante appello, come riporta “CronacaeDossier.it”: “Anche dal punto di vista della strategia difensiva degli indagati sarebbe l’unica cosa utile favorire il rinvenimento del cadavere. Sarebbe un segno di ravvedimento che potrebbe essere utile pure a loro. Auspichiamo prima possibile il ritrovamento del corpo della povera Isabella Noventa e ci aspettiamo che qualche indicazione possa venire dagli stessi indagati”. In assenza del corpo, infatti, il processo sarebbe farraginoso e basato su congetture piuttosto che su elementi concreti. D’altro canto, il ritrovamento del cadavere di Isabella Noventa potrebbe portare a cristallizzare le responsabilità, oltre alle vere cause del decesso, aggravando in tal modo le posizioni dei tre presunti assassini della segretaria. A destare ulteriori dubbi sul fatto che Freddy Sorgato difficilmente rivelerà informazioni utili al ritrovamento del corpo dell’ex fidanzata uccisa, sarebbe una parte della lettera inviata dall’uomo all’amante Manuela Cacco. Un passaggio in particolare reso noto dal settimanale “Giallo” recita: “Anche se per ora siamo distanti e divisi, spero che quando tutta questa tempesta passerà, potremo di nuovo rivivere il nostro amore. Quando un giorno sarà tutto finito, se tu lo vorrai, vivremo insieme circondati solo dal nostro fortissimo sentimento”. Freddy darebbe quasi per scontato che un giorno sarà nuovamente libero di poter vivere il suo sentimento con la tabaccaia. Una sicurezza che potrebbe essere suscitata dal fatto che nessuno riuscirà a trovare il corpo della donna? Un’ipotesi, questa, che pare non sia sfuggita agli inquirenti che indagano al giallo.