Ad oggi ci si interroga che fine abbia fatto il cadavere di Isabella Noventa, la segretaria uccisa quasi cinque mesi fa e del cui delitto restano in carcere i fratelli Freddy e Debora Sorgato e la tabaccaia ed ex amante del ballerino, Manuela Cacco. Per il legale della tabaccaia, in carcere a Venezia dopo il trasferimento dal penitenziario di Verona, quanto asserito finora dalla sua assistita agli inquirenti nel corso della sue precedenti confessioni altro non sarebbe che quanto appreso da Debora Sorgato. Non, dunque, un racconto di quanto visto ma solo di quanto raccontatole dalla sorella di Freddy. “Debora gli ha spiegato che il corpo di Isabella Noventa è stato gettato nel fiume Brenta. Nessuna altra ipotesi fantasiosa finora discussa è stata avvalorata. Invito tutti a restare sui fatti e sulle dichiarazioni fatte a non fare improbabili congetture”, ha voluto chiarire per l’ennesima volta il legale della donna, avvocato Alessandro Menegazzo, come riporta il quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre”.
La lettera inviata da Freddy Sorgato a Manuela Cacco non avrebbe aggiunto nulla all’inchiesta sul delitto di Isabella Noventa. E’ questo, in sintesi, quanto trapelato per bocca dell’avvocato della tabaccaia veneziana, destinataria della missiva – che abbiamo accertato non fosse di carattere amoroso – ricevuta dal suo ex amante. La posizione della sua assistita, dunque, non muterebbe ed è lo stesso legale a rivelarlo al quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre: “Anche se c’è questa lettera gli elementi a disposizione della Procura, a mio avviso, fanno propendere per l’ipotesi di un favoreggiamento e non una complicità della mia assistita. Anzi la rafforza visto che la lettera è stata spedita prima che Freddy sapesse che Manuela stava collaborando con la giustizia”. L’avvocato Menegazzo ha quindi sottolineato come la versione della sua assistita in merito a quanto accaduto la sera del delitto di Isabella Noventa non sarebbe cambiata e che dagli elementi finora raccolti Manuela risulterebbe essere all’oscuro di quanto fatto ai danni della segretaria di Albignasego.
L’ultimo tassello di una triste vicenda ancora lontana dalla soluzione e relativa al delitto di Isabella Noventa, sembra riguardare due degli indagati ed attualmente in carcere con l’accusa di omicidio premeditato: Freddy Sorgato e Manuela Cacco. Esiste davvero la presunta lettera scritta da Freddy alla tabaccaia veneziana? Quando è stata scritta? Le sue presunte parole d’amore celavano forse un ennesimo tentativo di manipolare la donna ed ex amante dell’autotrasportatore? A fornire le prime risposte in merito all’ennesimo giallo nel giallo è stato il legale della Cacco, come specificato dal quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre. L’avvocato Alessandro Menegazzo ha infatti confermato la presenza di una lettera scritta da Freddy e ricevuta dopo diverse settimane dalla sua assistita, ma il suo contenuto non sarebbe affatto di natura amorosa. L’avvocato avrebbe infatti parlato di circa una trentina di righe scritte dall’uomo in stampatello su un foglio protocollo e contenenti alcune domande sullo stato di salute e più in generale sulle condizioni in carcere di Manuela, congiuntamente alla richiesta di fargli sapere come andasse.
Un nulla di fatto. Così si potrebbe tradurre tutta la vicenda che gira attorno alla morte di Isabella Noventa. Solo il ritrovamento del corpo potrebbe portare alla luce la verità di ciò che le è accaduto. Nei vari mesi i tre accusati del suo omicidio hanno assunto diverse linee difensive. Eppure ci sarebbe molto da dire proprio su di loro, sui tre protagonisti al negativo del caso. Manuela Cacco, l’anello debole del trio, crolla subito nell’interrogatorio della squadra mobile. Non regge il confronto e si lancia in una confessione fiume in cui ammette però solo di aver preso parte alla messinscena. La donna è innamorata da diverso tempo dall’ex amante -o attuale a seconda dei punti di vista- Freddy Sorgato. In suo nome, complice quel rapporto morboso che l’ha sempre legata a lui, accetta di passeggiare per le strade di Padova per fornire un alibi al suo innamorato. Freddy Sorgato ammette invece di aver ucciso Isabella Noventa per sbaglio, in seguito ad un rapporto sessuale. L’ipotesi però non regge il confronto con le indagini degli inquirenti e proprio con la dinamica della messinscena che fa intuire invece una possibile premeditazione del delitto. Il movente è spiegato sempre dalla Cacco: i soldi e le ingiurie. Isabella Noventa infatti per anni e fino a pochi mesi prima, aveva ricevuto diverse lettere con minacce ed insulti, svariati sms da molti numeri di telefono. Alcuni riconducibili proprio a Manuela Cacco ed a quella che secondo la tabaccacia è la reale, fredda, assassina: Debora Sorgato. Dal suo canto, la sorella di Freddy adotta il silenzio, preferendo non sbilanciarsi in nessuna dichiarazione. Solo mesi dopo il proprio arresto, riporta Il Fatto Quotidiano, scrive una lettera a Pomeriggio 5 ed usa parole con cui si definisce quasi una vittima. Insicura e rassegnata. Questo è quanto riporta nella sua lettera. “Mi stupisco e sono profondamente amareggiata nel sentire tutte queste cattiverie”, scrive Debora Sorgato. Eppure è un atteggiamento strano per chi rischia l’ergastolo. O almeno, sarebbe comprensibile dopo una linea difensiva innocentista di lunghi mesi e considerata alla fine vana. Non trova spiegazioni invece che avvenga subito dopo il suo arresto. Negli ultimi giorni invece è un’altra lettera che sta facendo molto discutere. Sia per il suo contenuto sia per il reale significato che vi si potrebbe nascondere dietro. Dopo vari mesi di lontananza, Freddy Sorgato avrebbe scritto a Manuela Cacco, confessandole di essere ancora innamorato di lei. I sospetti che la lettera sia un falso, secondo la visione del difensore della tabaccaia, o che nasconda altro, secondo il legale della famiglia Noventa, gettano un nuovo punto interrogativo. Se l’amore di Freddy Sorgato era diretto solo Manuela Cacco come sembra dalla lettera, perché avrebbe dovuto continuare a tenere in piedi la relazione con Isabella Noventa? Perché invitarla a cena la notte dell’omicidio, chiederle più volte in tanti mesi di riprendere il loro rapporto? Dai numerosi sms antecedenti al delitto, quello che emerge dagli atti è che Freddy Sorgato abbia sempre avuto un atteggiamento di distacco e spesso molto aggressivo nei confronti della tabaccaia. Come delineato in tanti mesi di indagine, era Manuela Cacco a nutrire un sentimento morboso nei confronti dell’autotrasportatore. Il contenuto di questa lettera mette tutto sotto una luce nuova ed è per questo che, ancora più di prima, sembra chiaro che quelle parole potrebbero nascondere ben altro.