Emergono altri dettagli dall’autopsia effettuata sul corpo di Gloria Rosboch che avrebbe dovuto svelare possibili novità sulla colpevolezza di Gabriele Defilippi e Roberto Obert. Al momento gli elementi di maggiore riservatezza ancora non sono stati svelati dalla Procura di Torino e di Ivrea ma emergono, tramite fonti della Sentinella del Canavese (quotidiano locale). Dall’autopsia del medico legale pare che Gloria Rosboch sia stata colpita con violentissimo manrovescio, forse un pugno, prima di essere strangolata. L’autopsia sul suo cadavere svela anche nuovi e drammatici dettagli: sembra anche che all’altezza dello zigomo destro vi sono «modeste lesioni da corpo contundente e anche un vistoso livido sul volto, tra la radice del naso e la palpebra destra compatibile con un pugno», sono le parole del medico legale Roberto Testi nelle 14 pagine della sua relazione depositata presso gli inquirenti.



Novità in vista sul caso Gloria Rosboch, rivelate questa mattina dalla Stampa grazie al collega Massimo Numa che ha seguito fin dall’inizio il caso dell’orrendo omicidio di Castellamonte. Le novità riguardano il denaro della truffa che Gabriele ha architettato contro la povera Gloria Rosboch, tra l’altro al momento unico vero movente del delitto: c’è il sospetto fondato che tra fine gennaio e inizio febbraio, ovvero prima del ritrovamento del corpo di Gloria, quei 187mila euro truffasti alla professoressa siano stati trasferiti in un conto della Costa Azzurra. Aperta addirittura una inchiesta internazionale per provare a capire meglio che fine hanno fatto quei soldi visto che potrebbero tra l’altro essere stati coinvolti in traffici poco leciti di Obert e Gabriele Defilippi. Ci sono delle prove che mostrano come Roberto Obert sia comparso per due volte nel caveau della banca nei giorni dopo la scomparsa di Gloria e potrebbe aver svuotato la cassetta da tutti i soldi. Rivela la Stampa che forse lo stesso amante di Gabriele avrebbe potuto girare quei soldi ad una terza persona fidata, forse tra gli ambienti gay che frequentavano i due ex amanti, che potrebbe averli depositati di persona in Costa Azzurra.



A distanza di quasi quattro mesi dal terribile omicidio che ha coinvolto la professoressa Gloria Rosboch, la vicenda continua ad essere caratterizzata ancora da molte ombre. In carcere con l’accusa di aver ucciso entrambi la donna 49enne di Castellamonte continuano a restare i due ex amanti, Gabriele Defilippi e Roberto Obert, mentre la madre del ragazzo 22enne, Caterina Abbattista, risulta anche lei in arresto con l’accusa di concorso in omicidio. Dalla sua cella la donna chiede ogni giorno di poter vedere il secondo figlio tredicenne, scrivendo continuamente lettere a lui indirizzate ed alle quali non avrebbe mai ricevuto finora alcuna risposta. Il suo grande desiderio starebbe per concretizzarsi, almeno in parte, come sottolinea il sito “DiariodiTorino.it”, che annuncia l’incidente probatorio nel corso del quale Caterina sarà posta di fronte al figlio minorenne. Il confronto, tuttavia, si svolgerà all’americana al fine di proteggere ulteriormente il ragazzino, già protagonista di due interrogatori in presenza dei giudici. Nel corso dell’incontro, dunque, la Abbattista avrà la possibilità di vedere il figlio attraverso uno specchio, ma non viceversa. L’incontro è in programma entro la fine di questa settimana e potrebbe rappresentare un passo in avanti in merito alle indagini sul delitto di Gloria Rosboch poiché potrebbe contribuire a chiarire ulteriormente la posizione della donna. I due protagonisti dell’incidente probatorio, dunque, risponderanno separatamente alle domande del pm Giuseppe Ferrando e degli avvocati delle difese. Sicuramente saranno poste al ragazzo domande relative agli elementi già esposti agli inquirenti con riferimento soprattutto all’aspetto legato alle banconote che il minorenne avrebbe visto bruciare nel caminetto dalla madre e dal fratellastro Gabriele. Il tredicenne, dallo scorso febbraio, ovvero dal giorno in cui Caterina Abbattista è stata arrestata, vive nel Canavese insieme al padre il quale ha chiesto il pieno affidamento del figlio, richiesta sulla quale il Tribunale di Torino si esprimerà il prossimo 28 ottobre.

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