Continua a far discutere il caso dell’omicidio di Gloria Rosboch, l’insegnante di 49 anni di Castellammonte, in provincia di Torino, uccisa lo scorso 13 gennaio e il cui corpo è stato ritrovato dopo circa un mese all’interno di una cisterna in disuso nel bosco di Rivara. Del delitto sono accusati, e tuttora in carcere, l’ex alunno Gabriele Defilippi, il suo amico ed ex amante Roberto Obert, e la madre di Gabriele, Caterina Abbattista. Riguardo a quest’ultima la donna nei giorni scorsi ha fatto richiesta di scarcerazione, o in alternativa di domiciliari, attraverso i suoi avvocati. Richiesta che è stata però respinta: è stata infatti giudicata “inammissibile” per un vizio di forma, come riporta La Sentinella del Canavese. Il quotidiano riferisce ora che “i legali della Abbattista hanno già presentato una nuova istanza di scarcerazione dove, in subordine, si chiede che la donna possa essere messa agli arresti domiciliari. Il gip Cugge potrebbe esprimersi sulla nuova richiesta già mercoledì (domani, ndr). La donna ha da poco lasciato la cella di isolamento del carcere dove era rinchiusa dallo scorso 19 febbraio”.
Il caso relativo al delitto di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio, sembra essere giunto ad un punto fermo. Le indagini condotte fino ad oggi hanno portato all’arresto di tre persone – Gabriele Defilippi, Roberto Obert e Caterina Abbattista – alle quale si è aggiunto anche il nome di Efisia Rossignoli, la cameriera 44enne indagata sia per la truffa dei 187 mila euro che per il concorso in omicidio della 49enne. Nel frattempo, giungono alcune indiscrezioni relative alle confessioni del fratello minore di Gabriele, il quale nelle scorse settimane è stato il protagonista di un intenso incidente probatorio. Il ragazzino, separato da uno specchio dalla madre Caterina e da Gabriele, avrebbe rivelato alcune informazioni importanti che avrebbero contribuito a complicare la posizione di Defilippi ed al tempo stesso a scagionare la madre. “Era mio fratello che voleva far sparire Gloria Rosboch. Lo ha detto e ridetto più volte, anche una settimana prima”, avrebbe asserito il minorenne, come riporta il settimanale “Giallo”. Il fratellino di Gabriele, dunque, non solo avrebbe addossato le colpe del delitto di Gloria Rosboch sul 22enne, ma avrebbe anche avanzato l’aggravante della premeditazione a carico di Defilippi. “Mia mamma non c’entra. Sì, forse sapeva della truffa, ma questo è un altro discorso…”, avrebbe poi aggiunto il minore, scagionando così la Abbattista dall’accusa di concorso in omicidio per la quale è stata arrestata. Secondo gli inquirenti, tuttavia, la donna avrebbe avuto un ruolo logistico o di supporto sia prima che dopo il delitto della professoressa Gloria Rosboch. Un’ipotesi, questa, che però è stata fermamente smentita dal figlio. La donna, intanto, dopo aver ricevuto il “no” del gip in merito all’istanza di scarcerazione avanzata dalla sua difesa, continua a definirsi innocente e, secondo quanto trapelato da “La Stampa” sarebbe anche molto provata dalla vita del carcere al punto da essere visivamente dimagrita e da piangere spesso in cella, sebbene nei giorni scorsi abbia abbandonato l’isolamento per intraprendere la convivenza con altre detenute.