Dalle indagini relative al delitto di Gloria Rosboch, sarebbero emerse nuove piste ora al vaglio degli inquirenti e seguite dopo le parole di Gabriele Defilippi e Roberto Obert. Dai loro interrogatori sarebbe emersa una rete di almeno 13 persone coinvolte in reati di pedofilia, droga, riciclaggio e truffe. Questi soggetti ora sospettati, farebbero parte delle losche frequentazioni dei due ex amanti e presunti assassini della professoressa di Castellamonte. Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti e riportato da Giallo, anche Efisia Rossignoli, indagata per la truffa dei 187 mila euro e per il delitto di Gloria Rosboch, potrebbe essere a conoscenza dei loschi giri frequentati da Gabriele e da Obert e per tale ragione sarà presto risentita, portando probabilmente ad ulteriori nomi nella già lunga lista di soggetti al centro dell’attenzione della Procura.
Dalle parole di Gabriele Defilippi e Roberto Obert, i due presunti assassini di Gloria Rosboch, sarebbe emerso un quadro shock ora al vaglio degli inquirenti. In base alle indiscrezioni raccolte dal settimanale Giallo, sarebbero almeno 13 le persone sospettate di far parte di un inquietante giro di pedofilia, traffico di droga, truffa e usura, vicini ai due presunti assassini della professoressa ed operanti nella provincia di Torino. A fare i nomi delle 13 persone sarebbero stati gli stessi due attualmente arrestati, in modo particolare Gabriele Defilippi che nel corso dell’ultimo interrogatorio anche alla presenza dell’ex amante si è rivelato un vero e proprio fiume in piena. Il gruppo di 13 persone sarebbe dunque responsabile di altri reati come truffa, spaccio e riciclaggio.
Nel corso del drammatico faccia a faccia che ha visto protagonisti nelle scorse settimane i due presunti assassini di Gloria Rosboch, Gabriele Defilippi e Roberto Obert, sarebbero emersi dettagli raccapriccianti in merito al passato dei due ex amanti. Defilippi, oggi 22enne, avrebbe infatti accusato il 53enne Obert di aver abusato di lui quando ancora minorenne. “Avevo 15 anni e lui lo sapeva bene. Dirò di più: non l’ha fatto solo con me”, avrebbe dichiarato il giovane, come riportato sull’ultimo numero di “Giallo”. Anche per questa ragione, gli inquirenti avrebbero cercato di approfondire questo aspetto e al fine di accertare quanto raccontato da Defilippi, nei prossimi giorni sarà sentita anche la seconda presunta vittima di Obert. Il ragazzino confermerà la versione di Gabriele? A detta di quest’ultimo, Obert lo avrebbe costretto a contattare la seconda vittima per conto dello stesso 53enne.
Mentre si continua ad indagare sul giallo di Gloria Rosboch, partendo dalla scomparsa dei 187 mila euro e fino alle reali responsabilità di Gabriele Defilippi e Roberto Obert, nero su bianco emerge la terribile autopsia che rivela gli ultimi drammatici attimi prima della sua uccisione. Come riporta oggi il sito Urban Post, sul corpo della donna sono state riscontrate ecchimosi sulla coscia destra e diverse altre escoriazioni che farebbero ipotizzare ad una lotta disperata di Gloria contro i suoi assassini prima di morire. Dalla relazione medico-legale si apprende inoltre che l’aggressione sarebbe avvenuta “cingendo il collo della donna con un laccio” e che “il suo aggressore era posto alle sue spalle”. Dalle lesioni riportate sarebbe inoltre sempre più evidente che mentre uno dei due killer cingeva il cordino attorno al collo, l’altro la tenesse bloccata fino al decesso per strangolamento.
In attesa di una svolta decisiva nel giallo di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa brutalmente lo scorso 13 gennaio, emerge oggi una ulteriore novità che riguarda Caterina Abbattista. Una delle tre persone arrestate ed accusata di concorso in omicidio, infatti, domani avrebbe dovuto incontrare il figlio minorenne ma, stando a quanto riportato da Urban Post, il confronto sarebbe saltato per motivi ancora ignoti. Slitta, dunque, l’incontro madre-figlio fortemente voluto da Caterina Abbattista la quale dal giorno del suo arresto continua ad inviare lettere al minore senza tuttavia ricevere alcuna risposta. Il ragazzino, fratellastro di Gabriele Defilippi – anche lui in carcere insieme all’ex amante Roberto Obert – al momento è affidato al padre. Dopo lo slittamento del confronto che sarebbe avvenuto in sede di incidente probatorio divisi da uno specchio, l’incontro è stato rinviato a nuova data da destinarsi.
Novità sul caso dell’omicidio di Gloria Rosboch. Dovrebbe svolgersi entro questa settimana infatti l’incontro tra il fratellino di Gabriele Defilippi, accusato del delitto insieme con l’amico Roberto Obert, e la madre Caterina Abbattista. A riferirlo è il sito DiariodiTorino.it, che annuncia l’incidente probatorio nel corso del quale Caterina sarà messa di fronte al figlio 13enne. Un confronto atteso dagli inquirenti che sperano di ottenere nuovi elementi per ricostruire quanto accaduto a metà gennaio scorso quando la professoressa è stata uccisa. In questi giorni le indagini si stanno concentrando sui soldi della truffa che Gabriele Defilippi avrebbe compiuto nei confronti di Gloria Rosboch, facendosi consegnare 187mila euro qualche anno fa. Non si sa infatti che fine abbiano fatto i soldi. Le ipotesi sono che le banconote siano state depositate in qualche banca oppure che siano state spese. Il fratellino di Gabriele, in un precedente interrogatorio, ha però raccontato di aver visto la madre e il fratello bruciare alcune banconote nel caminetto.
Sarebbe oltremodo inquietante il contenuto della consulenza medico – legale che riassume il modo in cui Gloria Rosboch è stata uccisa, per mano di Gabriele Defilippi e Roberto Obert, quasi quattro mesi fa. A rivelare la ferocia dei suoi due presunti assassini è stato il quotidiano Cronaca Qui, che ha riportato quanto avvenuto nei pochi attimi prima del decesso della professoressa di Castellamonte (si parla di 15 secondi al massimo), conditi della più inaudita violenza. Il fatto che, secondo l’autopsia, Gabriele e l’ex amante Obert abbiano avuto un ruolo attivo nel delitto, lo si comprende dalle dinamiche e dai particolari che rivelano le modalità dell’omicidio e di quanto avvenuto nei momenti precedenti alla morte della donna. La causa del decesso di Gloria Rosboch , secondo quanto contenuto nelle 15 pagine dell’autopsia redatte dal medico legale Roberto Testi, sarebbe da attribuire ad una “asfissia meccanica da strangolamento”, eppure uno dei due assassini avrebbe contribuito a bloccarle le gambe. Non solo: prima che venisse stretto attorno al collo il cordino, la professoressa sarebbe stata picchiata con pugni e bastonate. “Si sono osservate sul corpo modeste lesioni elementari da corpo contundente”, si legge nell’autopsia, che specifica come i colpi prima del decesso sarebbero stati indirizzati alla testa di Gloria Rosboch , provocandone il “distacco completo del sopracciglio destro e parziale del sopracciglio sinistro”, ma anche la rottura di alcuni denti della vittima. Il laccio usato per uccidere Gloria Rosboch , sarebbe stato stretto anche negli istanti successivi al decesso, quasi a volersi assicurare la morte certa della povera Gloria Rosboch. A spiegare come mai Gabriele, a detta di Obert, si sarebbe accanito sul corpo della professoressa anche dopo la sua morte, è stato un investigatore della Scientifica, come riportato dal quotidiano Cronaca Qui: “Era già morta, ma è altrettanto vero che gli assassini quasi mai hanno la percezione del momento esatto in cui sopraggiunge la morte delle loro vittime”.