L’avvocato della famiglia di Isabella Noventa ha commentato al quotidiano Il Mattino di Padova la proposta giunta dalla difesa di Freddy Sorgato in merito al presunto risarcimento giunta in via informale. “Agli avvocati di Sorgato che ci hanno fatto la proposta di una transazione economica per l’omicidio di Isabella abbiamo risposto che non ci interessa assolutamente nessuna forma di risarcimento finché non salta fuori il corpo”, ha dichiarato l’avvocato Balduin, il quale non cede su un punto fondamentale. A sua detta, prima deve essere restituito il corpo della segretaria uccisa quattro mesi fa e successivamente potrebbero rivalutare nuovamente la proposta. “Paolo Noventa, il fratello della vittima, quando ha saputo della proposta di risarcimento dei legali di Freddy, si è indignato. A noi adesso interessa solo trovare il corpo”, ha infine aggiunto il legale al quotidiano.



Emergerebbe un particolare piuttosto clamoroso nel giallo relativo al delitto di Isabella Noventa ed avrebbe a che vedere con un presunto risarcimento che i legali di Freddy Sorgato avrebbero proposto all’avvocato Balduin. A rivelarlo è il quotidiano Mattino di Padova che parla ovviamente di una proposta del tutto informale avanzata dalla difesa dell’autotrasportatore all’avvocato che assiste la famiglia di Isabella Noventa: la villa del loro assistito come risarcimento in cambio di uno sconto di pena. La medesima villa a Noventa, dove Isabella avrebbe trovato la morte per mano presumibilmente dello stesso Freddy e della sorella Debora Sorgato. “È doveroso per la difesa presentare una proposta di risarcimento del danno prima del processo perché all’udienza possano essere concesse le attenuanti”, ha commentato in merito uno dei legali di Freddy, avvocato Massimo Malipiero. “Abbiamo ancora tempo prima del processo e per il momento formalmente non abbiamo proposto nulla. Ne abbiamo parlato con l’avvocato della parte offesa e ne stava nascendo una trattativa, ma ad oggi ci è chiara la risposta della controparte”, ha chiosato.



Dalle indagini sul maresciallo Giuseppe Verde potrebbe emergere la verità sul caso di Isabella Noventa. Questa è la convinzione degli inquirenti che stanno cercando di fare luce sull’omicidio della segretaria di Albignasego di cui sono accusati al momento la compagna del sottufficiale dell’Arma Debora Sorgato e il fratello Freddy. Dettagli importanti, come riferisce “La Nuova Venezia”, potrebbero derivare in particolare dall’iPad rinvenuto nell’abitazione di Verde e che il maresciallo stesso ha confermato appartenere alla compagna. Possibile che il dispositivo Apple di Debora Sorgato custodisca la chiave per interpretare il delitto della Noventa? Ad accertarlo sarà una consulenza che la procura guidata dal pm Giorgio Falcone ha affidato al professor Ulrico Bardari dell’Università di Bologna, alla quale parteciperanno in contraddittorio tutte le parti coinvolte.



Non c’è pace per i familiari di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego che secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa dai fratelli Freddy e Debora Sorgato con la complicità di Manuela Cacco. Il più grande assillo della famiglia di Isabella Noventa, da quando è emerso in maniera chiara che la 55enne non avrebbe mai fatto ritorno a casa da viva, è quello di riuscirne ad avere indietro il corpo. Soprattutto per poterle offrire una degna sepoltura, ma anche per capire a quale destino è andata incontro Isabella Noventa la tragica sera del 15 gennaio. A ribadire lo stato d’animo con il quale la famiglia di Isabella sta vivendo il penoso iter delle indagini, c’ha pensato il fratello della vittima Paolo Noventa, che a “Il Mattino di Padova” in merito alla posizione di Freddy e Debora Sorgato ha dichiarato:”Non ci interessa nulla a quanto li condanneranno, ma ci stanno facendo morire, senza il corpo di Isabella viviamo nell’ansia“. Nel frattempo, a proposito di Freddy, gli investigatori stanno passando sotto la lente d’ingrandimento in particolare il rapporto economico intercorso tra l’autotrasportatore con la passione per il ballo e l’amica/amante Manuela Cacco. Come ricorda “La Nuova Venezia”, il tenore di vita di Freddy non era certamente quello di un uomo che ha dichiarato al fisco 28.000 euro di reddito annuo. Gli uomini della Guardia di Finanza avrebbero poi accertato che Freddy avrebbe versato quasi 80 mila euro in fideiussioni per permettere alla tabaccheria di Camponogara gestita dalla Cacco di svolgere tutti i servizi telematici come pagamenti di bollette, bolli auto e ricariche telefoniche. Operazioni insomma che lasciano intravedere un comportamento dal punto di vista finanziario da parte del Sorgato quanto meno poco limpido e che fanno sì che si riproponga uno dei primi potenziali moventi per l’uccisione di Isabella Noventa: possibile che la donna sia stata eliminata poiché a conoscenza dei presunti loschi affari del Sorgato?