Domenica 8 maggio sarà il giorno dedicato alla commemorazione di san Bonifacio IV, pontefice vissuto a cavallo tra il 500 e il 600. Nato a Valeria, città situata nella provincia di Marsica, san Bonifacio è figlio del medico Giovanni. Della sua vita si conoscono pochissime informazioni. A partire dal 590, l’uomo sceglie di diventare monaco e di entrare a far parte dell’ordine dei benedettini. Collabora con il papa Gregorio Magno e si occupa prettamente delle risorse finanziarie del pontificato. Vive in un’epoca piena di difficoltà per Roma, dilaniata da una terribile siccità che ha distrutto l’agricoltura locale. Viene eletto papa il 25 agosto del 608 con il nome di Bonifacio IV, subito dopo il decesso di Bonifacio III. Prosegue la sua opera di salvaguardia del proprio territorio, nonostante le oggettive difficoltà che non accennano a placarsi. Richiede all’imperatore di Bisanzio il Pantheon di Roma e lo tramuta in un edificio religioso dedicato alla Regina delle Martiri. In seguito a questo evento viene celebrata la festa di Ognissanti, spostata poi al 1° novembre così come oggi. Il Pantheon trova nuova linfa grazie a san Bonifacio IV, che lo salva dalla rovina e dal conseguente oblio. Ed è soltanto una delle molteplici opere messe in pratica dal futuro santo, grazie al quale potranno festeggiare tutti i cattolici del mondo nello stesso giorno. In una situazione italiana che precipita a vista d’occhio, con l’Impero d’Oriente e i Longobardi che si spartiscono le varie aree, il pontefici non smette di pregare e meditare. La sua penitenza da monaco è ormai un tratto distintivo. Il papa muore l’8 maggio 615 in un periodo terribile per la religione cristiana, costretta a difendersi da una lunga serie di soprusi e persecuzioni. Per la canonizzazione si è dovuti aspettare poco meno di sette secoli. Infatti, Bonifacio VIII esegue questo importante atto agli inizi del quattordicesimo secolo. Non a caso, il pontefice ha scelto il suo nome proprio in onore del santo. Le sue reliquie sono state trasportate all’interno della Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano. Il martirologio romano lo ricorda soprattutto per la sua capacità di tramutare il tempio del Pantheon in una vera e propria chiesa e per averlo consacrato alle generazioni future. 



L’8 maggio 2016, giorno anche della Festa della Mamma, è dedicato alla commemorazione di tanti altri personaggi di spicco della cultura cristiana. Tra i diversi santi festeggiati, vanno segnalati il soldato Sant’Agazio, il diacono Sant’Arsenio, la Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, il papa San Benedetto II, il vescovo Sant’Elladio di Auxerre, la monaca Santa Ida, l’abate San Martino di Saujon, Nostra Signora di Lujan, il martire San Vittore il Moro e il vescovo missionario San Wirone.

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