Sinistra per Roma, Fassina sindaco: la lista del ex politico del Pd è stata esclusa dalla commissione elettorale del Campidoglio. E’ stato lo stesso Stefano Fassina a dare la notizia su twitter: «Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste dalla competizione per Roma. Si tratta di una decisione che, se fosse confermata, altererebbe pesantemente l’esito delle elezioni amministrative nella Capitale. Presentiamo subito ricorso e nelle prossime ore decideremo quali ulteriori iniziative intraprendere»



Se la riforma costituzionale sarà approvata, allora sarà l’inizio di un regime. Così Berlusconi alla presentazione dei candidati al comune di Milano durante l’incontro tenuto al teatro Manzoni. “In Italia” ha aggiunto “oggi la democrazia è sospesa, la politica è immobile e ammuffita”. Parlando dei candidati di Forza Italia ha poi detto che il 70% di loro è alla prima esperienza ed è in servizio per il bene comune. Ha ricordato le parole che disse ventidue anni fa nello stesso luogo dicendo che in esse non c’è nulla da cambiare: ” È lo Stato che deve essere al servizio dei cittadini, e non il cittadino il servitore dello Stato. L’individuo è sovrano e ha il diritto a realizzare se stesso nel benessere e nella creazione di una famiglia, nucleo fondante della nostra società. Non c’è da cambiare una parola di quel discorso”.



Cinque le persone estratte vive al momento dal crollo di una palazzina in zona La Rustica periferia di Roma. L’edificio è crollato parzialmente, le forze di soccorso scavano alla ricerca di possibili superstiti. Secondo le prime ricostruzioni non sarebbe stata una fuga di gas a provocare il crollo ma il cedimento di un locale sottoscala adibito ad appartamento, probabilmente abusivo. Tre le persone ferite non si sa in quali condizioni, cinque estratte vive. Dopo il crollo l’esplosione probabilmente per via di una fuga di gas. clicca su questo link per la notizia approfondita

Non bastassero i morti per i continui attentati dei talebani, in Afghanistan oggi si segnala un terribile incidente stradale che ha provocato 52 morti. Due autobus carichi di persone si sono scontrati con un camion che trasportava benzina: la collisione ha provocato una esplosione disastrosa che ha ucciso 52 delle 73 persone coinvolte. L’incidente è accaduto sulla strada principale che collega la capitale Kabul con la città del sud di Kandahar. Purtroppo gli incidenti stradali sono frequenti in Afghanistan dato il pessimo stato in cui si trovano le strade mentre le regole di guida sono scarsamente applicate.



Il papa ha aperto la giornata della Comunicazione a cui è dedicata questo 8 maggio con un messaggio scritto a mano, un cosiddetto “chirografo”, probabilmente a voler dire che dietro ai computer, dietro alle nuove tecnologie sempre più disumanizzate c’è ancora e deve esserci un essere umano. Il messaggio  stato pubblicato sul suo profilo ufficiale di Instragram e Twitter ed ecco cosa dice: “A te, che dalla grande comunità digitale, mi chiedi benedizione e preghiera voglio dire: tu sarai il dono prezioso nella mia preghiera al Padre. E tu, non dimenticarti di pregare per me e per il mio essere servo del Vangelo della misericordia. Franciscus”.

Sono atterrati nel pomeriggio al Cairo due funzionari italiani per valutare insieme ai colleghi egiziani come procede l’indagine che mira ad accertare la verità sulla morte di Giulio Regeni. I due investigatori, (un funzionario dello SCO della polizia, e un ufficiale dei ROS dei Carabinieri), sono stati invitati dal procuratore egiziano Sadeq. L’invito è il primo passo per il riavvicinamento dei due Paesi, dopo la brusca interruzione delle indagini congiunte, visto il fallimentare vertice tenutosi a Roma nelle settimane scorse. Dalle risultanze che riporteranno indietro i due ufficiali, e soprattutto dalla voglia di collaborazione che dimostrerà la polizia egiziana, potrebbe dipendere il rientro del nostro ambasciatore Maurizio Massari, “richiamato in patria” dal Cairo lo scorso 8 Aprile.

Filippo Nogarin, uno dei primi sindaci del M5S, è stato messo sotto inchiesta per “presunte anomalie” nel sistema dei rifiuti della città toscana. È stato lo stesso Nogarin a rivelarlo tramite un post su facebook, in cui si diceva amareggiato ma sereno. Ha avvertito anche i suoi sostenitori di essere pronto a lasciare la poltrona di primo cittadino, qualora emergessero condotte contrarie alla politica del movimento. Fonti vicino alla procura evidenziano come l’avviso di garanzia sia riferibile al fallimento dell’Aamps, l’azienda pubblica dei rifiuti livornese. L’ipotesi di reato contestata al Sindaco dovrebbe essere “concorso in bancarotta fraudolenta”. Nei giorni scorsi con la stessa accusa era stato messo sotto inchiesta l’assessore della città toscana, Gianni Lemmetti. Al sindaco è giunta la vicinanza di Beppe Grillo, uno dei primi a chiamarlo telefonicamente.

Ha assunto un contorno importante, la vittoria di Sadiq Kahn a Sindaco di Londra. I conteggi definitivi hanno infatti sottolineato come la distanza tra il neo sindaco e il suo sfidante, è stata di oltre 400.000 voti. La vittoria è la seconda per termine assoluti di voti, in tutta la storia delle elezioni londinesi, dato che il nuovo primo cittadino ha totalizzato oltre un 1.300.000 preferenze. Khan, inglese di seconda generazione, è figlio di una famiglia modesta. Avvocato specializzato in diritti civili, non ha mai nascosto di voler puntare sull’integrazione degli immigrati britannici, perché possono essere il valore aggiunto di una città in cui la multiculturalità è uno degli aspetti principali della Londra del futuro. 

Via via che passano le ore si infiamma sempre di più la vicenda che vede al centro della bufera il consigliere del CSM Piergiorgio Morosini. Al consigliere, eletto in quota Magistratura Democratica, sono state riferite delle frasi sul suo coinvolgimento diretto nel referendum costituzionale di Ottobre. A quanto riportato dal Foglio, Morosini sarebbe intenzionato a fare campagna elettorale per il “No” , allo scopo di “fermare Renzi”. Ed è proprio questa la frase, che fa pensare ad Orlando che ci sia “un’indebita ingerenza” da parte di un ente giurisdizionale in quel potere legislativo rappresentato dal presidente del Consiglio. Il Guardasigilli è intenzionato a chiarire le cose nell’incontro che lunedì avrà con il vice presidente del CSM. Dopo quest’incontro è intenzione dello stesso Orlando valutare se dare il via o meno ad un azione disciplinare nei confronti di Morosini.