Da oggi sono ripartite ufficialmente le ricerche del cadavere di Isabella Noventa, la segretaria uccisa in circostanze ancora poco chiare quasi quattro mesi fa. La prima fase è andata avanti anche nel pomeriggio odierno, ma quali sono le informazioni da parte delle squadre impegnate nelle operazioni? A parlare in una intervista video rilasciata al Mattino di Padova è stato Romeo Frizzo, capo del team di vigili del fuoco sommozzatori all’opera, il quale ha fornito alcune informazioni sia sul lago che sulle ricerche vere e proprie mirate al ritrovamento del corpo di Isabella Noventa. Il lago di Padova sarebbe profondo circa tre metri ed avrebbe una scarsa, o meglio nulla, visibilità. Le prime operazioni si sarebbero limitate a scandagliare solo alcuni punti precisi in quanto l’ipotesi è che il corpo possa essere stato gettato in punti particolari e nello specifico a bordo lago. Non è stato utilizzato il sonar anche a causa dei numerosi ostacoli dovuti alla presenza sul fondale di infrastrutture residue già presenti tra cui colonne in cemento, mentre Frizzo ha smentito la presenza di macchine, come ipotizzato prima dell’inizio delle operazioni. Non è chiaro se le ricerche proseguiranno anche nei giorni seguenti, tutto dipenderebbe, a detta del capo dei Vigili del fuoco, dall’esito della prima giornata odierna.



Le ricerche del cadavere di Isabella Noventa non si limiteranno solo al lago di Padova Est, nel quale sono iniziate questa mattina. E’ quanto fa sapere il quotidiano Il Mattino di Padova secondo il quale nel corso della settimana gli inquirenti proseguiranno con le loro operazioni spostandosi in un’area abbandonata dell’ex ristorante le Padovanelle, in zona Ippodromo. Qui, Debora Sorgato, avrebbe lavorato in passato ed anche questo luogo potrebbe portare presto ad una svolta. Intanto le speranze della famiglia di Isabella Noventa, nonostante si siano ridotte con il passare delle settimane, non scompaiono del tutto. Il fratello Paolo Noventa, non è mancato nel luogo dove si stanno svolgendo le ricerche attualmente e a Il Gazzettino ha dichiarato: “La speranza è poca, ma c’è. Noi siamo sempre in angoscia, finché non troviamo il corpo non troviamo pace”. Sin dall’inizio del giallo e poi dal fermo di Freddy, Debora Sorgato e Manuela Cacco, l’uomo si è sempre rivolto a loro ed in particolare all’ex fidanzato della sorella, chiedendo che possa rivelare il luogo in cui si troverebbe il cadavere di Isabella.



E’ un inizio di settimana decisivo per il giallo di Isabella Noventa, dopo l’avvio delle nuove operazioni di ricerca del corpo che hanno preso il via questa mattina, a partire dalle ore 10:00. Teatro delle operazioni che vedono impegnate le squadre dei Vigili del Fuoco è il lago di Padova Est, indicato nella lettera anonima giunta all’avvocato della famiglia della vittima come possibile luogo nel quale il corpo della segretaria sarebbe stato gettato. Le ricerche del cadavere proseguiranno fino al pomeriggio, come riporta Il Mattino di Padova, evidenziando le difficoltà iniziali a causa della poca visibilità nello specchio d’acqua. Il lago di Padova ha riacceso le speranze del fratello di Isabella, Paolo Noventa, in quanto apparirebbe molto legato ai tre presunti assassini ora in carcere con l’accusa di omicidio premeditato. Il luogo nel quale hanno preso il via oggi le ricerche, infatti, sarebbe poco distante dal Relax, il locale nel quale Freddy Sorgato e Manuela Cacco sono andati a ballare anche la stessa sera del delitto, quasi quattro mesi fa. Se qui dovesse esserci realmente il cadavere di Isabella Noventa, non dovrebbe richiedere molto tempo nel recupero in quanto, come ipotizzato dagli inquirenti, potrebbe essere stato gettato unicamente da un punto accessibile con l’auto. Inoltre, poiché il lago non ha corrente, non dovrebbe essere molto distante dai luoghi ipotizzati in sede di sopralluogo.



Questa mattina sono riprese le ricerche del corpo di Isabella Noventa nel lago di Padova est dopo le indicazioni della lettera anonima mandato all’avvocato della famiglia Noventa, Gian Mario Balduin in cui erano indicati vari particolari della morte e scomparsa di Isabella oltre al possibile luogo dove i tre presunti assassini avrebbero gettato il corpo esanime della povera donna. I sommozzatori questa mattina sono scesi in acqua con il gommone e adesso con il sussidio di un ecoscandaglio stanno vedendo i fondali del laghetto, con 3 metri di profondità come picco massimo. L’operazione di scandaglio del lago di Padova est arriva dopo che nei giorni scorsi i Vigili del Fuoco erano venuti per un sopralluogo in cui sono state verificate nel dettaglio tutte le condizioni di sicurezza per l’immersione della giornata di oggi, per non ripetere il dramma del fiume Brenta con un sommozzatore morto mentre ricercava due mesi proprio il corpo di Isabella Noventa dopo il primo depistaggio di Freddy Sorgato. Sul posto delle ricerche anche il fratello Paolo Noventa che al Mattino di Padova racconta la sua “speranza che Isabella sia qui e che finalmente finisca questo incubo.

A quasi quattro mesi dal delitto di Isabella Noventa, Freddy Sorgato, suo presunto assassino nonché ex fidanzato, pur restando in silenzio inizia a fare i primi calcoli in vista del processo che lo vedrà presto protagonista con l’accusa di omicidio volontario. Il quotidiano Il Mattino di Padova ha rivelato alcuni retroscena in riferimento alle mosse studiate dalla difesa dell’autotrasportatore e ballerino, la quale nei giorni scorsi avrebbe avanzato una proposta al legale della famiglia di Isabella, l’avvocato Gian Mario Balduin, legata ad un risarcimento. Freddy avrebbe messo a disposizione la sua villa di Noventa Padovana. Una decisione che per il fratello di Isabella Noventa assume doppiamente il gusto amaro in quanto al suo interno, con ogni probabilità, potrebbe essere stata uccisa la donna, nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso. Fino ad oggi, come specifica anche il quotidiano, si sarebbe trattato di uno scambio di idee tra le due difese in modo del tutto informale, ma l’intenzione degli avvocati di Freddy sarebbe quella di presentare una vera e propria proposta di risarcimento – rappresentata in questo caso dalla villa di Via Sabbioni – alla vigilia del processo, al fine di avere le specifiche attenuanti in sede di giudizio. A confermare ciò è stato uno dei legali dell’autotrasportatore e presunto assassino di Isabella Noventa, il quale ha ammesso: “È doveroso per la difesa presentare una proposta di risarcimento del danno prima del processo perché all’udienza possano essere concesse le attenuanti”. A detta dell’avvocato Malipiero, con la difesa della famiglia della vittima ne stava nascendo una trattativa, immediatamente bloccata anche in seguito alla risposta secca della controparte. L’avvocato Balduin, infatti, avrebbe messo le cose ben in chiaro sottolineando come non potrà esserci alcuna richiesta di risarcimento se non in presenza del corpo della segretaria di Albignasego. Paolo Noventa non avrebbe preso affatto bene la proposta avanzata dai legali di Freddy, i quali avrebbero studiato nei minimi dettagli la loro mossa. Come specifica Il Mattino di Padova, infatti, anche in caso di rifiuto della proposta di risarcimento avanzata da Sorgato, la villa sarà comunque messa a diposizione come prova della serietà e della congruità dell’offerta, permettendo al presunto assassino un possibile sconto di pena. Se invece il risarcimento dovesse venire accettato dalla famiglia Noventa, questa non potrà costituirsi parte civile nel corso del processo a carico dell’autotrasportatore.