Sulla questione Xylella è stata convocata per martedì prossimo 14 giugno una task force dal governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano. La decisione è arrivata dopo il sì dell’Unione europea al taglio degli ulivi in Salento potenzialmente a rischio attacco da parte del batterio. Come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, Emiliano ha annunciato la convocazione della task force per “una valutazione nel merito degli effetti della sentenza”: “Sulla base della posizione italiana che scaturirà da tali incontri richiederò un incontro con le massime Autorità dell’Unione Europea, ovvero con il Commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori Vytenis Andriukaitis, con il Commissario all’Agricoltura Phil Hogan e con il Commissario all’Ambiente Karmenu Vella”. E sull’emergenza Xylella Emiiano ha aggiunto: “Faremo di tutto per proteggere il patrimonio paesaggistico della nostra Regione e per questo seguiremo e sosterremo la ricerca scientifica e in particolare i protocolli sperimentali più promettenti volti a garantire una maggiore resistenza delle piante di olivo alla batteriosi”.
Regione Puglia contro Unione europea sulla questione Xylella, il batterio che ha infestato migliaia di ulivi nel Salento. Dopo che la Corte di Giustizia Ue ha confermato la possibilità che la Commissione obblighi gli Stati membri ad abbattere anche le piante a rischio e non solo quelle già infette, arriva la risposta del governatore della Puglia Michele Emiliano. Come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, Emiliano ha dichiarato: “La sentenza ribadisce l’assenza della prova scientifica del nesso causale fra batterio ed essiccamento. Purtroppo nonostante l’assenza di tale evidenza scientifica la Corte ha ritenuto di confermare misure drastiche che rischiano di produrre conseguenze inimmaginabili per il nostro paesaggio e anche per la nostra economia. Ho convocato martedi prossimo la Task force per una valutazione nel merito degli effetti della sentenza”. Dunque il problema della Xylella sembra al momento tutt’altro che risolto.
Importante la decisione che potrebbe arrivare dalla Ue per quanto riguarda il problema della Xylella fastidiosa che ha infestato migliaia di ulivi nel Salento. Nelle scorse ore la Corte di Giustizia Ue, riporta Il Fatto Quotidiano, ha confermato la possibilità che la Commissione obblighi gli Stati membri a rimuovere non solo le piante già infettate, ma anche quelle che sono potenzialmente a rischio, “ancorché non presentanti sintomi d’infezione, qualora esse si trovino in prossimità delle piante già infettate”. Se la decisione della Procura di Lecce di procedere al sequestro penale, come avvenuto a dicembre, non dovesse avvenire, l’intervento della Ue è quindi ormai certo. L’avvocato generale della Corte ha infatti affermato che “questa misura è proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria nell’Unione ed è giustificata dal principio di precauzione, tenuto conto delle prove scientifiche di cui la Commissione disponeva al momento della sua adozione”. A nulla sono valse le proteste dei 24 agricoltori di Torchiarolo e Oria, entrambi paesi in provincia di Brindisi, che avevano fatto ricorso al Tar Lazio per evitare l’estirpazione delle piante nei propri uliveti. Non esiste ancora una connessione comprovata scientificamente fra il disseccamento rapito degli olivi avvenuto di recente e la Xylella, ma la possibilità che esista un qualche tipo di nesso è bastato perché la Corte procedesse in virtù del principio di precauzione che “può giustificare l’adozione di misure di protezione, come la rimozione delle piante infette e ciò quand’anche sussistano incertezze scientifiche al riguardo”. La decisione ultima ora spetta alla Procura di Lecce che deve valutare la possibilità di revocare o confermare il sequestro.