Veronica Panarello, il caso è sempre aperto: dopo la perizia psichiatrica che ha stabilito come la mamma di Lorys Stival, il bimbo tragicamente ucciso e di cui unica accusata è proprio la donna, è perfettamente in grado di intendere e di volere, si torna a parlare di un mistero emerso negli scorsi giorni sulla possibile presenza di un uomo, un complice, nell’auto di Veronica il giorno dell’omicidio del piccolo Lorys. La donna ha sostenuto che il suocero Andrea Stival era con lei e che sarebbe lui ad aver ucciso il bimbo per non far scoprire la relazione con la donna, e su quella pista lavorano da settimane anche gli inquirenti. Quantomeno è la pista della complicità la più battuta, visto che al momento gli inquirenti non credono alle parole di Veronica Panarello: «la nostra consulenza dice che all’interno dell’autovettura nel sedile posteriore ci potrebbe essere qualcuno durante il primo rientro a casa della signora Panarello. Lei dice che è il suocero Andrea Stival ma io non mi pronuncio. I miei periti dicono che è così», sono le parole dell’avvocato Villardita, legale di Veronica. In attesa delle date per l’udienza processuale, questi tratti e dati emersi cambieranno le indagini?



Potrebbe essere rappresentato da un clamoroso colpo di scena il caso relativo al delitto di Lorys Stival del quale è indagata la giovane mamma di Santa Croce Camerina, Veronica Panarello. Le ultime notizie sul suo conto, trapelate dalla trasmissione “Quarto Grado”, avevano infatti evidenziato un elemento importantissimo emerso dal contenuto della perizia presentata in Procura dai consulenti della difesa e relativo ad un’ombra – presumibilmente maschile ma difficilmente riconoscibile – visibile nell’auto guidata da Veronica Panarello, prima dell’omicidio di Lorys. Se confermata, questa novità potrebbe ribaltare la situazione e avvalorare la tesi della Panarello, secondo la quale ad uccidere il figlio primogenito sarebbe stato il suocero Andrea Stival, nonno paterno di Lorys. Come riporta però il sito Urban Post, sarebbe emersa una ulteriore novità relativa alla perizia psichiatrica alla quale Veronica Panarello si è sottoposta nei mesi scorsi. Il lavoro degli esperti è stato riassunto in un documento composto da 105 pagine contenenti i risultati dei test ai quali la mamma di Lorys Stival e sua presunta assassina si sarebbe sottoposta, ma anche le dichiarazioni di parenti, amici e conoscenti atte a scavare nel suo passato e nel suo privato, al fine di ricostruire i possibili motivi che avrebbero spinto la 27enne ad uccidere il figlio di appena otto anni. Dalla perizia sarebbe emerso che “Veronica Panarello presenta tratti disarmonici della personalità” ma che “all’epoca dei fatti (il delitto di Lorys Stival, ndr) aveva capacità di intendere e di volere”. La perizia psichiatrica è stata completata da alcuni test grafici nei quali Veronica Panarello avrebbe rappresentato una donna 25enne nel giorno del suo matrimonio, presumibilmente riferita alla stessa presunta assassina di Lorys. Le figure – maschile e femminile – sono state rappresentate con occhi grandi, mentre la cravatta del soggetto maschile secondo gli esperti avrebbe evidenziato il “simbolo fallico”. Secondo quanto emerso dal lavoro degli esperti, quei disegni evidenzierebbero in Veronica Panarello una sensibilità alle critiche sociali con “bisogno di protezione e senso di colpa legato ad attività manipolatoria”. Dai test grafici sarebbero emersi infine “tratti di narcisismo, bisogno di affetto e traumi del passato mai superati”.

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