Drammatica la vicenda che ha colpito Anna Maria Dal Col, narrata in queste ore su Amore Criminale. La violenza di un marito “sbagliato”, scelto quasi per forza dopo la scoperta della gravidanza. Il processo è iniziato il 20 giugno scorso che vede Franco Anacleto Fregona, il marito di Anna Maria ed ora settantenne, accusato di maltrattamenti, tentata estorsione e tentato omicidio. L’arma usata dal falegname, riporta il Corriere delle Alpi, è una carabina calibro 9, al centro del processo e contestata dalla difesa. I legali di Fregona ritengono infatti che l’arma era troppo vecchia perché potesse sparare. Anna racconta nella lunga intervista tutto quello che ha dovuto sopportare. Anni lunghi, in tutto quaranta, molti dei quali passati in silenzio, nonostante il comportamento di Franco fosse noto a molto, anche alla famiglia di Anna Maria. Per primo il fratello Terzo che spesso è dovuto intervenire, anche con aggressività, per impedire a Franco di fare del male ai suoi stessi figli. La brutalità di Franco Ancleto Fregona vive un crescendo costante che non solo degenera nell’oggetto scatenante, ma che allarga la sua cerchia dalla moglie fino ai figli. Un oggetto fuori posto, uno sguardo mal interpretato. La rabbia non ha un motivo reale, eppure non cessa mai. Fino a quella notte in cui Anna Maria Dal Col viene colpita sulla fronte con una bottiglia, solo perché non l’aveva rimessa in frigorifero. Per sfuggire al marito, Anna si rifugia dalla suocera, ma ha paura che l’uomo se la prenda anche con lei e ritorna quindi in casa. E’ sempre Terzo ad intervenire ed in quell’occasione fa regolare denuncia, ma Anna la ritira per la paura che nutriva nei confronti del marito. Intanto i figli, ormai grandi, lasciano la casa di famiglia, ormai stanchi della situazione ed uno, Flavio, rimane in istituto a causa di un problema di epilessia. Arriva per il 2006 e Franco Anacleto Fregona, in un ennesimo scoppio d’ira, spara verso la moglie con una carabina. Anche in quel caso la donna sopporta e va avanti, ancora per 5 anni. Poi la querela definitiva, nel 2011, dopo che le viene rotto il naso. 



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