Un dato importante emerso nell’ambito del giallo su Gloria Rosboch, riguarda la perizia dei Ris compiuta sulla Twingo bianca di Roberto Obert. Sull’auto, divenuta il luogo del delitto della professoressa di Castellamonte, sarebbero state rinvenute tracce biologiche ed impronte digitali dei due assassini, Gabriele Defilippi e Roberto Obert (sebbene l’esecutore materiale sia stato proprio il 22enne). Nessuna traccia, invece, di Efisia Rossignoli, la donna che si finse telefonista nell’ambito della truffa ai danni di Gloria Rosboch ed indagata anche per il delitto della donna. Il fatto che non sia mai salita in auto con Obert e Gabriele potrebbe ora vedere un ridimensionamento della sua posizione o l’uscita di scena rispetto al giallo. In base a quanto emerso dal quotidiano La sentinella del Canavese, la donna resta comunque indagata per spaccio di droga. Seguendo il consiglio della sua difesa non avrebbe mai risposto ai giornalisti ed anche davanti al pm dovrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere, confermando così la medesima strategia difensiva. Anche per tale ragione non è previsto a breve un interrogatorio a suo carico.
Dopo i risultati dei Ris in merito al delitto di Gloria Rosboch e che inchioderebbero in particolare Gabriele Defilippi nel ruolo di esecutore materiale del delitto e Roberto Obert in qualità di suo complice, appare più alleggerita la posizione di Caterina Abbattista. Non sarebbero emerse tracce biologiche della donna sull’auto di Obert sulla quale la professoressa di Castellamonte è stata uccisa. Intanto, la difesa della Abbattista formata dagli avvocati Matteo Grognardi ed Erica Gilardino, resta in attesa della fine del mese, entro cui il Tribunale del Riesame si pronuncerà in merito all’istanza di scarcerazione della mamma di Gabriele Defilippi. Secondo i suoi legali, Caterina era al corrente della truffa ma non del delitto. Dopo il parere negativo di procura e gip sia alla scarcerazione che ai domiciliari, la difesa di Caterina non ha intenzione di mollare la presa e puntano sulle perizie tecniche in particolare sulla cella telefonica. In caso di esito positivo, dunque, la mamma dell’assassino di Gloria Rosboch potrebbe tornare presto in libertà.
Dagli esami dei Ris sarebbe giunta la ricostruzione quasi dettagliata di quanto accaduto nell’auto di Roberto Obert ai danni della povera Gloria Rosboch. La professoressa di Castellamonte, sarebbe stata uccisa proprio dal suo allievo Gabriele Defilippi. E’ quanto è emerso dall’analisi delle tracce rinvenute nella vettura e che confermano come il delitto si sia consumato proprio qui, mentre alle spalle di Gloria il giovane 22enne strangolava la donna già vittima della truffa da lui stesso ordita ai suoi danni. Le perizie dei Ris, dunque, confermerebbero anche il racconto finora avanzato dallo stesso Obert. Secondo quanto riportato da La Sentinella del Canavese, sull’auto sarebbe stato rinvenuto anche il Dna di una quarta persona, Angelo Longoni, compagno storico di Obert e che aveva accesso alla vettura sebbene non sia affatto implicato nell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch. Sembra inoltre che non ci siano tracce della vittima sul parabrezza rotto e portato dallo stesso Obert a far riparare dopo il delitto. In un primo momento fu ipotizzato che Gloria avesse tentato di lottare contro i suoi stessi killer, ma da quanto rivelato dalle analisi compiute, il cristallo sarebbe stato rotto dall’esterno, probabilmente proprio da un masso come sostenuto dall’ex amante di Gabriele.
Si sono accusati per mesi a vicenda dell’omicidio di Gloria Rosboch ma ora, secondo i Ris, ci sarebbe la certezza di chi tra i due ha ammazzato la professoressa di Castellammonte, in provincia di Torino: sarebbe stato Gabriele Defilippi a strangolare Gloria Roscboch nella macchina di Roberto Obert mentre l’amico era alla guida. Dopo le perizie scientifiche dei Ris di Parma si aggrava dunque la posizione dell’ex alunno dell’insegnante uccisa a metà gennaio scorso. E dopo cinque mesi di indagini ci si chiede che cosa accadrà ora a Roberto Obert. Entrambi sono in carcere così come è in carcere la madre di Gabriele Defilippi Caterina Abbattista. Alla luce dei risultati degli accertamenti dei Ris sulla Twingo incriminata cambieranno le accuse nei confronti di Roberti Obert? Di sicuro si tratta di una svolta importante dopo settimane in cui il caso di Gloria Rosboch sembrava essere arrivato a un punto morto.
Le novità sono a loro modo sconvolgenti sul caso Gloria Rosboch, finalmente: dopo un tira e molla di diversi mesi, i Ris hanno scoperto dopo le analisi che ad uccidere la povera insegnate di Castellamonte è stato proprio Gabriele Defilippi, l’amante Obert infatti era alla guida mentre la donna veniva strangolata dalla follia dell’ex alunno prediletto e amato. Dopo tutte queste novità, ci si interroga però sulla figura delle due presunte complici indagate, la madre Caterina Abbattista e una delle tante donne di Gabriele, Efisia Rossignoli, già telefonista nella truffa ai danni di Gloria Rosboch. Entro fine mese ci sarà, raccontano i colleghi della Sentinella del Canavese, l’appello del Tribunale del Riesame di Torino, in merito all’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati nei confronti della madre di Gabriele, mentre Efisia viene confermata nella sua versione, ovvero che non era in auto con i due assassini al momento del delitto. Secondo gli avvocati, Caterina era al corrente della truffa ma non dell’omicidio: un mese fa era stata bocciata la richiesta di scarcerazione, ma dopo i nuovi dettagli dei Ris potrebbe cambiare la decisione del Gip. Se si riuscisse a dimostrare che la prova regina, quella delle celle telefoniche agganciate dal telefonino di Caterina durante l’orrenda morte di Gloria, era in realtà impossibile agganciare una cella telefonica esterna alla città di Montaleghe, allora davvero gli avvocati potrebbero riuscire a far scarcerare la donna.
Il giallo di Gloria Rosboch, nelle ultime settimane, sembrava essere giunto ad una nuova battuta di arresto. In realtà, le indagini proseguivano spedite anche alla luce dei risultati dei Ris attesi proprio nei giorni scorsi. Dalle perizie compiute dalla Scientifica sarebbe giunta una conferma importante che andrebbe a ribadire gran parte della versione finora fornita da Roberto Obert, il 54enne ex amante di Gabriele Defilippi. A quanto pare, infatti, l’uomo non mentiva quando sosteneva di non essere stato lui ad uccidere materialmente la professoressa di Castellamonte. Dagli esami dei Ris, come riporta “La Stampa”, sarebbe emerso che le impronte digitali e biologiche di Gabriele sarebbero presenti solo sul sedile posteriore, ovvero alle spalle di Gloria Rosboch. Alla guida, dunque, ci sarebbe stato unicamente Obert. I sedili e gli interni della Twingo bianca appartenente a Roberto e nella quale la professoressa Gloria Rosboch sarebbe stata assassinata, inoltre, non conterrebbero altre tracce se non quelle delle due persone arrestate con l’accusa di omicidio volontario premeditato. Nessun segno di Efisia Rossignoli, né di Caterina Abbattista, rispettivamente la finta telefonista indagata sia per la truffa che per il delitto ai danni della 49enne e la madre di Gabriele, in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. La perizia dei Ris, giunta nei giorni scorsi in Procura ad Ivrea, avrebbe quindi confermato che ad uccidere Gloria Rosboch sarebbe stato proprio il suo ex alunno oggi 22enne, la “bestia numero uno”, come più volte nominato dalla madre della professoressa brutalmente uccisa. A finire sotto l’occhio attento della Scientifica, anche il parabrezza rotto dell’auto teatro dell’orrendo omicidio. Nelle scorse settimane si era ipotizzato che a provocarne la rottura fosse stata proprio la stessa Gloria, nell’atto di ribellarsi alle violenze dei suoi assassini. Le perizie, tuttavia, avrebbero smentito questa ipotesi alla luce dell’assenza di tracce della donna. Il parabrezza, dunque, potrebbe essere stato rotto da un pesante oggetto esterno come ad esempio un masso. Resta da chiarire e ancora al vaglio degli inquirenti la posizione di Caterina Abbattista, mentre quella di Efisia sembrerebbe essersi alleggerita dopo le ultime novità. La donna, dunque, potrebbe presto uscire di scena almeno per quanto riguarda l’aspetto legato al delitto, mentre resterebbe ancora coinvolta per la maxi truffa di 187 mila euro a scapito di Gloria Rosboch.