Tra una decina di giorni o poco più, dovranno riprendere le ricerche del corpo di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa oltre cinque mesi fa. La famiglia della donna spera di poter avere a disposizione almeno un corpo sul quale poter piangere ma la scarsa collaborazione delle tre persone coinvolte e la mancanza di elementi emersi dalle precedenti operazioni di ricerca avrebbero reso questo desiderio ancora irrealizzabile. L’avvocato Balduin, come riporta Il Mattino di Padova, nei giorni scorsi avrebbe presentato al pm Falcone il piano delle ricerche con i cani molecolari. In merito il legale dei Noventa ha dichiarato: “Arriveranno quattro o cinque cani dalle scuole della Guardia di Finanza di Predazzo, Udine e Bolzano”. Si punta tutto sulle nuove forze, dunque, in collaborazione con il lavoro dell’esperto nominato dalla famiglia della vittima e che seguirà da vicino tutte le operazioni.
Tra gli arrestati per l’omicidio premeditato di Isabella Noventa, Debora Sorgato sarebbe stata l’unica finora a presentare personalmente l’istanza di scarcerazione. Una mossa azzardata e che si è conclusa ovviamente con un nulla di fatto. Il gip ha infatti ritenuto non solo incompleta la motivazione contenuta nell’istanza ma ha intravisto a carico di Debora Sorgato anche “gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari”. Ma quali sarebbero questi gravi indizi? In base a quanto riportato da La Nuova di Venezia e Mestre, non possiamo dimenticare la messinscena messa in atto la notte della scomparsa di Isabella ad opera della Cacco ma che sarebbe stata decisa proprio da Debora e che doveva servire come alibi per i presunti assassini della segretaria. “Che si trattasse di un piano studiato a tavolino emerge dal fatto che le complici di Sorgato si siano trovate nel posto giusto al momento giusto per svolgere il proprio ruolo… senza che risultino contatti telefonici per orchestrare all’ultimo momento i loro movimenti”, si legge nell’ordinanza. Per il giudice inoltre, in merito alle esigenze cautelari ci sarebbe la “pericolosità sociale, la capacità manipolatoria e la spregiudicatezza della donna”. Tanto basta per farla restare in carcere.
Secondo gli inquirenti che indagano al giallo di Isabella Noventa non ci sarebbero dubbi: la donna sarebbe stata uccisa. Questa tesi è avvalorata anche dalla confessione, seppur parziale, di Freddy Sorgato, in carcere insieme alla sorella Debora ed a Manuela Cacco. Eppure, come riporta oggi Il Mattino di Padova, la morte presunta della segretaria di Albignasego sarà decretata ufficialmente solo il 17 gennaio 2017, ovvero un anno esatto dopo la sua sparizione. E’ quanto emerso nell’ambito del processo che vede coinvolta anche Isabella con l’accusa di concorso nell’esercizio abusivo della professione odontoiatrica con il fratello Paolo Noventa, la nipote ed il proprietario dei locali dove veniva svolta l’attività. Il processo, fissato inizialmente lo scorso 11 febbraio, era poi slittato in seguito al terribile fatto di cronaca che vedeva imputata la Noventa. Ieri la segretaria sarebbe dovuta comparire davanti al giudice, ma l’udienza è slittata al 17 gennaio prossimo solo relativamente alla posizione della donna. In quella data, infatti, sarà dichiarata la presunta morte di Isabella e pronunciare una sentenza di non luogo a procedere per “morte del reo”. Gli altri imputati invece compariranno in aula il prossimo 9 novembre.
Il giallo di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa in circostanze ancora poco chiare nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso, potrebbe presto essere caratterizzato da una svolta. Tra i tanti punti ancora poco chiari e tra le mancanze di un enigma ancora non del tutto risolto, resta al primo posto il corpo di Isabella Noventa, del cui omicidio premeditato continuano a restare in carcere i due fratelli Sorgato – Freddy e Debora – e Manuela Cacco. Tutti e tre sembrano essere legati da un patto del silenzio in merito al triste destino del cadavere della segretaria. Se da una parte la tabaccaia veneziana continua a sostenere di non essere a conoscenza di informazioni utili in tal senso, i due Sorgato si aggrappano alla loro sacrosanta facoltà di non rispondere. I numerosi tentativi di ricerca, ad oggi non avrebbero ancora dato i frutti sperati, ma la famiglia Noventa non molla la presa e, tramite il suo legale, l’avvocato Gian Mario Balduin, si è affidata ad un nuovo esperto, Angelo Devich, il quale si occuperà delle nuove operazioni di ricerca in programma nei prossimi giorni. Tempo permettendo, infatti, tra circa dieci giorni riprenderanno le ricerche del corpo di Isabella Noventa e con ogni probabilità torneranno a riguardare i campi limitrofi alla villetta di Freddy Sorgato, ex della segretaria uccisa. E’ qui che l’esperto altoatesino di soccorso alpino e ricerca di persone scomparse ha concentrato la sua attenzione nei giorni scorsi, evidenziando una mappa che sarà utile in sede di ricerca e che conterrebbe due punti ben precisi nei quali far lavorare la squadra cinofila che sarà coinvolta nelle operazioni. Intanto, nei giorni scorsi l’avvocato Balduin, come confermato dal quotidiano Il Mattino di Padova, ha consegnato il piano delle ricerche al pm Giorgio Falcone. Il ritrovamento del cadavere segnerà solo il primo tassello di un mosaico che vede ancora l’assenza di un vero movente. Ciò che è certo, è che ad oggi le indagini non sono ancora chiuse, come invece annunciato alla vigilia della nuova settimana dall’avvocato di Manuela Cacco, Alessandro Menegazzo, il quale sul quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre ne ipotizzava la chiusura tra mercoledì e giovedì e la sua successiva richiesta dei domiciliari per la sua assistita.